Pesanti accuse tra i due principali candidati alla poltrona di primo cittadino di Catanzaro dopo il confronto televisivo saltato in mattinata negli studi della Rai a Cosenza, dov’era in programma una tribuna elettorale con i candidati alle Comunali del capoluogo. Visto il ritardo con cui Salvatore Scalzo è arrivato al confronto, Sergio Abramo è andato via lasciando la sede Rai senza partecipare al programma. Il candidato del centro-destra ha affidato poi ad una nota stampa il suo pensiero: «Fare il sindaco non è un gioco da ragazzi. Occorre essere persone capaci di tenere fede agli impegni che si prendono prima con i cittadini e poi con se stessi. Proprio perché sono abituato ad essere una persona seria e rispettosa degli altri ho deciso, oggi, di non partecipare alla tribuna elettorale in onda negli studi Rai 3 Calabria di Cosenza, dopo avere atteso, per ben tre quarti d’ora, che Salvatore Scalzo si facesse vivo per partecipare alla trasmissione. Considero un tale comportamento – prosegue Abramo – ineducato non solo nei miei confronti ma anche nei confronti degli altri candidati a sindaco, Pino Celi e Antonio Carpino, presenti tutti con un adeguato anticipo rispetto all’orario di inizio della tribuna elettorale. La mia decisione di non aspettare l’arrivo del candidato del centrosinistra è dovuta al fatto – conclude l’ex sindaco – che per gli appuntamenti che avevo in agenda, un’ulteriore attesa, avrebbe significato avere lo stesso atteggiamento irrispettoso tenuto da Salvatore Scalzo».
Il giovane candidato del centro-sinistra si mostra allibito di fronte all’attacco di Abramo: «Non rimane che sorridere amaramente per l’allucinante spettacolo offerto da Sergio Abramo questa mattina nella sede regionale della Rai a Cosenza. Una manciata di minuti di ritardo, causati dal protrarsi di una iniziativa pubblica nel quartiere Piterà, il quartiere dove è nato mio padre e in cui ho fortemente voluto esporre personalmente il nostro programma elettorale, non possono in alcun modo giustificare la furiosa reazione di Abramo – attacca Scalzo – letteralmente fuggito dalla sede Rai regionale urlando contro tutto e contro tutti, mentre tutti gli altri candidati, essendo pienamente coscienti dei ritmi frenetici della campagna elettorale, hanno tranquillamente compreso la situazione. Mi pare evidente, quindi, che da parte di Abramo si stia cercando di strumentalizzare nella maniera più bieca la situazione».
E se Abramo esprime «solidarietà ai giornalisti della Rai, il cui lavoro è stato mortificato dal comportamento oltremodo ingiustificato di Salvatore Scalzo che ha superato ogni limite di tolleranza», Scalzo «ringrazia pubblicamente per la disponibilità e la comprensione tutto il corpo redazionale della Rai e gli operatori, ai quali il ritardo, preannunciato con congruo anticipo, non ha creato alcun problema organizzativo. Colgo questa occasione per scusarmi con loro pubblicamente dopo averlo già fatto in privato».
Per la cronaca il confronto si è tenuto lo stesso. Senza Abramo.
Red