Slow Food Calabria: Nicola Fiorita nuovo presidente

Il professore univarsitario, utente storico e collaboratore occasionale di UsCatanzaro.net, scelto all’unanimità dopo mesi di commissariamento

Nicola Fiorita, 43 anni, è il nuovo presidente di Slow Food Calabria. Lo ha deciso all’unanimità il congresso regionale dell’associazione, riunitosi ieri a Vibo Marina dopo mesi di commissariamento per definire le nuove linee, la nuova strategia e soprattutto il nuovo direttivo regionale. Nicola, catanzarese e storico utente e collaboratore di UsCatanzaro.net, è professore di Diritto Islamico della Facoltà di Scienze Politiche all’Università della Calabria.

Emigrato di ritorno, ha studiato e iniziato a lavorare a Firenze, poi il ritorno in Calabria per amore. Fiorita si è assunto l’onere e l’onore di rilanciare la nuova fase della delegazione calabrese di Slow Food. La sua formazione “slow” viene dalla frequentazione assidua della cucina della nonna, che gli raccontava le favole mentre preparava piatti della tradizione calabrese. A Firenze ha conosciuto l’associazione della chiocciola. Prima da semplice iscritto e frequentatore di osterie e manifestazioni. Poi, dal suo ritorno in Calabria, con un contributo diretto alla fondazione e allo sviluppo di una nuova condotta catanzarese che nel giro di poco tempo si è distinta per qualità degli eventi e sviluppo della base associativa. Al suo fianco, negli ultimi anni, anche Giuseppe Costabile e Mariano Calogero.

Il suo obiettivo è traghettare l’associazione, che oggi conta più di 700 soci e 6 condotte, verso una maggiore presenza territoriale, investire sulla formazione, ingrandire e qualificare una rete di produttori e di cuochi locali e costruire un ponte tra le eccellenze agricole presenti in regione e i vecchi contadini che custodiscono gli ultimi brandelli di una cultura e di una cura del territorio purtroppo quasi scomparsi. Per farlo si avvarrà di soci storici dell’associazione calabrese come Raffaele Riga, che ha assunto il ruolo di vicepresidente, Silvio Greco e Marisa Gigliotti del consiglio nazionale.

 

Slow Food è un’associazione internazionale no-profit, conta 100 000 iscritti, volontari e sostenitori in 150 Paesi, 1500 Condotte – le sedi locali – e una rete di 2000 comunità che praticano una produzione di cibo su piccola scala, sostenibile, di qualità. Fondata da Carlo Petrini nel 1986, Slow Food opera per promuovere l’interesse legato al cibo come portatore di piacere, cultura, tradizioni, identità, e uno stile di vita, oltre che alimentare, rispettoso dei territori e delle tradizioni locali. 

Il motto di Slow Food è buono, pulito e giusto. Tre aggettivi che definiscono in modo elementare le caratteristiche che deve avere il cibo. Buono relativamente al senso di piacere derivante dalle qualità organolettiche di un alimento, ma anche alla complessa sfera di sentimenti, ricordi e implicazioni identitarie derivanti dal valore affettivo del cibo; pulito ovvero prodotto nel rispetto degli ecosistemi e dell’ambiente; giusto, che vuol dire conforme ai concetti di giustizia sociale negli ambienti di produzione e di commercializzazione.

Le finalità di Slow Food sono:

Educare al gusto, all’alimentazione, alle scienze gastronomiche. Salvaguardare la biodiversità e le produzioni alimentari tradizionali ad essa collegate: le culture del cibo che rispettano gli ecosistemi, il piacere del cibo e la qualità della vita per gli uomini. Promuovere un nuovo modello alimentare, rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali, capace di avvicinare i consumatori al mondo della produzione, creando una rete virtuosa di relazioni internazionali e una maggior condivisione di saperi.

Fabrizio Scarfone

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Redazione

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