Pino Celi, candidato sindaco del Polo di Centro, incontra il Prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci
L’incontro, richiesto da Celi e prontamente accordato dal Prefetto, si à svolto nella massima cordialità e comune soddisfazione per la reciproca personale conoscenza.
Pino Celi ha esposto al Prefetto Reppucci i motivi che lo hanno portato ad accettare la candidatura a sindaco della città di Catanzaro per le prossime amministrative del 7 e 8 maggio. Nel ripercorrere la sua storia personale e professionale, Celi ha ricordato il suo trascorso impegno nel consiglio comunale e nel governo cittadino negli anni tra il 1985 e il 1992 a cui ha fatto seguito un periodo fortemente incentrato sulla sua attività di imprenditore, nella associazione di categoria dei costruttori e al vertice del Comalca. Pur non essendo quindi uomo nuovo della pubblica amministrazione, Celi ha voluto rappresentare l’elemento di novità rappresentato dal suo mettere a disposizione della città il bagaglio delle competenze professionali acquisite non disgiunte da un approccio alla politica che si è andato probabilmente spegnendo negli ultimi tempi. Una politica fatta di buone pratiche, di dedizione assoluta al pubblico interesse, incentrata sulle cose possibili da realizzare in breve tempo talora a costo zero e sui grandi progetti su cui occorre investire nel medio e lungo periodo.
Il Prefetto Antonio Reppucci ha insistito ancora una volta, in armonia con quanto va sostenendo da quando opera in Calabria, sulla necessità di fare crescere il tasso di legalità e di senso civico in tutte le manifestazioni della vita comune, non delegando ad altri e tanto meno a un concetto astruso di Stato l’osservanza delle regole elementari del vivere civile. Secondo il prefetto Reppucci la nuova amministrazione, qualunque essa sarà, dovrà adoperarsi con l’esempio e l’attività quotidiana a favorire un sentimento personale di dignità e a contribuire allo scatto di orgoglio di cui necessita la città come insieme sociale. Reppucci ha ancora una volta invitato le forze politiche in campo alla massima attenzione nei comportamenti etici e tutti i candidati a condurre una campagna elettorale all’insegna della concretezza, con la certezza che l’elettorato catanzarese saprà da parte sua mostrarsi maturo e consapevole della importanza della manifestazione responsabile del voto al fine della crescita civile delle presenti e future generazioni.
Pino Celi, candidato sindaco di Catanzaro del Polo di Centro, alla sottoscrizione dell’accordo per il nuovo Centro pediatrico per le Chirurgie fa la conoscenza del competitore del centro sinistra Salvatore Scalzo
Il candidato sindaco di Catanzaro per il Polo di centro, Pino Celi, ha presenziato all’incontro per la sottoscrizione dell’accordo tra l’Ospedale Pugliese Ciaccio e l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù – Irccs di Roma.
«E’ – ha commentato Pino Celi – fondamentalmente una buona notizia per la città, ma anche per tutto l’hinterland e la regione nel suo complesso, anche per alleviare il costoso e spesso drammatico esodo sanitario per interventi che si possono tranquillamente eseguire in loco. Nella speranza che tutto si concretizzi a breve, l’accordo segna un buon passo avanti nella dotazione delle specialità mediche e chirurgiche cittadine che certo non mancano di professionalità adeguate, se mai di una casistica che solo un grande centro con una utenza pluriregionale può vantare. Catanzaro vanta una buona tradizione nella sanità, è da sempre sede di uno degli ospedali di riferimento regionale, è titolare della Facoltà di medicina calabrese, deve riuscire a riconquistare anche nel campo sanitario il rapporto di fiducia tra utente e istituzioni che solo la buona e prolungata pratica può garantire».
A margine della manifestazione Pino Celi ha fatto la conoscenza personale con Salvatore Scalzo condidato sindaco per il centro sinistra. Un incontro che sicuramente sarà molto replicato nei giorni a venire. Entrambi si sono detti sicuri che la competizione reciproca sarà improntata al massimo del rispetto per le ragioni e i programmi di ciascuno.
Sergio Abramo: «Santa Maria può rinascere sanando il quartiere dal degrado e grazie ai nuovi collegamenti stradali»
Proseguono a pieno ritmo gli incontri di Sergio Abramo con i cittadini in tutti i quartieri della città. Il candidato a sindaco per il centrodestra, con la consueta sensibilità e capacità d’ascolto già dimostrate in passato durante la sua sindacatura, ha voluto incontrare un gruppo di giovani sostenitori di Santa Maria per un confronto sulle problematiche del quartiere e le possibili soluzioni che l’amministrazione comunale potrà essere in grado di adottare in tempi brevi per migliorare la vivibilità cittadina. I numerosi presenti all’incontro hanno, infatti, denunciato lo stato di totale abbandono in cui versa Santa Maria, quartiere che durante il mandato di Sergio Abramo era stato interessato da numerosi interventi nel settore della viabilità e dall’inaugurazione di spazi di aggregazione per i giovani. Abramo, in occasione dei recenti sopralluoghi effettuati su tutto il territorio cittadino, ha potuto constatare che quanto da lui realizzato in passato versa oggi in condizioni di assoluto degrado dopo cinque anni di governo del centrosinistra che hanno portato Catanzaro sull’orlo del baratro: «Come in quasi tutti i quartieri – ha detto Abramo -, anche a Santa Maria saremo costretti ad intervenire drasticamente con interventi di manutenzione per ripristinare la funzionalità di strade, parchi gioco e altre opere pubbliche mandate in rovina a causa dell’incuria di chi ha governato dopo di me la città». All’incontro con i residenti di Santa Maria era presente anche l’assessore regionale Domenico Tallini che ha ribadito come per il rilancio del quartiere sarà necessario garantire i servizi essenziali ai cittadini, togliendoli dall’isolamento a cui sono stati costretti negli ultimi anni, a cominciare dalla riqualificazione della viabilità. «Il nuovo svincolo che collega direttamente Santa Maria a Germaneto – ha detto Tallini – può rappresentare un’opportunità importante per favorire la creazione di un tessuto urbano integrato lungo tutta la zona sud della città. L’abitato di Santa Maria, baricentro di tutto il tessuto urbano della valle, deve riscoprire la sua centralità e distinguersi come quartiere a misura d’uomo in cui giovani, anziani e famiglie potranno fare affidamento su nuovi servizi ed opportunità». Anche Abramo, concludendo l’incontro, ha sottolineato come tutti i quartieri lungo la valle della Fiumarella, in cui il degrado è sotto gli occhi di tutti per la carenza persino di interventi di ordinaria manutezione, potranno riscoprire una nuova e piena vivibilità grazie allo stretto collegamento con il Polo direzionale del Corace, dove si concentrerà anche il futuro Ospedale civile. «Tutto ciò – ha detto Abramo – attraverso la realizzazione di un sistema organico di servizi e infrastrutture in grado di assicurare uno sviluppo ordinato e funzionale dell’area in raccordo con i centri urbani circostanti».
Corriere della Sera racconta Salvatore Scalzo: “Modello di rivoluzione culturale”
Dopo la ribalta internazionale ottenuta lo scorso anno con l’importante citazione de “The Economist” e de “El Pais”, Salvatore Scalzo e Catanzaro tornano ad essere presi ad esempio positivo, a punto di riferimento per un nuovo corso politico, anche in questi giorni.
E’ infatti in uscita, il libro “Noi siamo la rivoluzione”, anticipato dall’e-book “La Cina siamo noi”, firmati da Federico Fubini, giornalista del “Corriere della Sera”, che già nel maggio scorso si era interessato a Catanzaro e a Salvatore Scalzo, scendendo in Calabria da Milano per conoscere di persona il movimento attorno al candidato a Sindaco del centro-sinistra.
E quella esperienza si è tramutata in un’ispirazione per Fubini che ha avuto modo di conoscere il tessuto sociale della città e che ora lo racconta in questa duplice opera (l’e-book è già tra i più scaricati in Italia ed è scaricabile da iTunes o Amazon gratuitamente). Un’opera in cui si racconta di come lo scollamento tra Università e città abbia portato alla proliferazione dei call center, veri e propri “centro di raccolta” di neolaureati a caccia di un impiego nella loro città. L’ultimo capitolo del volume, dunque, intitolato “Catanzaro come Bangalore”, è un’amara fotografia, del tutto realistica ed attuale, delle possibilità di lavoro che i giovani laureati catanzaresi, ma non solo loro, si trovano davanti.
Ad opporsi a questo sistema, racconta Fubini, c’è Salvatore Scalzo, indicato dall’autore come protagonista di una rivoluzione culturale, politica ed economica in Italia, a capo di un movimento che ha fatto appassionare di nuovo i giovani alla politica e che vuole governare secondo i criteri di buonsenso e capacità, sfruttando le competente professionali della città, seguendo la linea della sostenibilità. Scalzo, prosegue Fubini nel suo libro e nell’e-book, con la sua candidatura a Sindaco “ha intenzione di rimettere in movimento un contesto immobile e incancrenito”.
“Sono orgoglioso di quanto scritto su di me da Fubini – ha commentato Scalzo -, dal momento che si tratta di un grandissimo giornalista. Ho avuto modo di conoscerlo, di approfondire con lui tematiche sociali ed economiche importanti, ed essere citato come esempio di una forza di cambiamento non può che darmi ulteriore grinta nel portare avanti il progetto politico che vogliamo costruire a Catanzaro. Catanzaro può e deve diventare un modello da esportare, un modello in cui l’approccio alla politica è alto e di spessore, un modello in cui le migliori professionalità si spendono per la città, un modello di buon governo che si contrappone ad un contesto in cui la politica ha perso la sua principale funzione sociale di servizio all’intera collettività ed è sempre più appannaggio degli interessi dei pochi. Quello che mi rattrista è che le parole di Fubini aprono uno squarcio realistico doloroso sulla città che amo. Per questo mi rivolgo a Catanzaro e dico che è ora di reagire: adesso si cambia. Insieme”.
Scalzo: “ La nostra idea per una mobilità efficiente, efficace e sostenibile”.
In materia di mobilità la mia amministrazione riserverà speciale attenzione alle periferie più lontane, dove i cittadini si sentono abbandonati da troppi anni. Sono i cittadini più poveri che soffrono le lacune del trasporto pubblico, è per loro che un trasporto pubblico capillare e sostenibile può diventare un vero e proprio ammortizzatore sociale. La mia attenzione inoltre, è rivolta a quei cittadini che vivono con grande difficoltà la congestione della mobilità del centro storico e delle zone più vissute del centro città (Zone S. Leonardo – Stadio). Il progetto, sul quale la squadra di tecnici che mi affianca è già al lavoro, si preoccupa di ottenere il decongestionamento delle parti più centrali della città e di ottenere una mobilità su gomma efficiente, efficace e sostenibile.
Centro di questa idea è la realizzazione di una autostazione di interscambio all’altezza della rotatoria del Musofalo, cuore nevralgico della città per chi proviene dalla sponda jonica, SS 106 e chi proviene dall’area vasta SS 280 Catanzaro – Lamezia. Questo consentirà una migliore distribuzione delle linee degli autobus, utilizzando un sistema ormai più che collaudato in tutte le città d’Italia che prevede l’utilizzo di circolari sulle direttrici principali nella città.
Immaginiamo cioè, circolari tipo:
Catanzaro lido < – > autostazione
S.Elia < – >autostazione
Università <-> autostazione
ecc.
Dall’autostazione si dirameranno, inoltre, navette verso le zone del centro cittadino e verso l’Università facilmente “riconoscibili” dalla cittadinanza grazie ad allestimenti grafici sostenibili economicamente ed efficienti comunicativamente. L’utilizzo di tali navette, già in possesso dell’amministrazione, garantirebbe grande attenzione all’ambiente e una sostanziale riduzione della congestione del traffico urbano.
Nel ripensare la mobilità a Catanzaro è fondamentale considerare la dimensione “capoluogo” della città. Catanzaro è infatti ogni giorno raggiunta da autobus che arrivano da tutta la provincia e oltre. La realizzazione di questo progetto consentirà, quindi, che la città venga scaricata da un tale peso attivando, inoltre, un importante economia per l’azienda municipale di trasporti che si troverà finalmente a non dover più spartire quel servizio di utilità pubblica di trasporto cittadino che per troppo tempo gli è stato sottratto.
Quanto detto sarà realizzabile da subito ma il progetto che abbiamo in mente è ancor più ambizioso e prevede per l’autostazione – interscambio, la realizzazione di un parcheggio multipiano, all’interno della rotatoria del Musofalo, attraverso il sistema di project financing per garantirne la sostenibilità economica.
Nei primi cento giorni di amministrazione si lavorerà affinché si possa ottenere finalmente, il biglietto a tariffazione integrata (parcheggi, autobus e gomma) sul modello degli altri capoluoghi di regione, rendendo inoltre gratuito l’utilizzo del mezzo pubblico ai pensionati, disoccupati e inoccupati, e proponendo tariffe speciali per gli studenti.