E’ sera, vado alla “217” portando al mio fianco la mia pargola di appena sei anni con i soliti ospiti della domenica a cena. Mantengo fissa la pagina del televideo chiedendole: “amore, leggi quale squadra è in cima alla classifica. Quale è la prima?”, e lei felice legge “Catan..zaro”. E poi rileggendo ancora una volta esclama: “papà è il Catanzarooo, il Catanzaroooooo”. Mi abbraccia, le si illuminano gli occhi e ripete ancora una volta felice “siamo i primiiiiii”. Il fratellino le fa eco saltando e rumoreggiando con evidente meraviglia dei presenti. E non ci credi, guardi in cielo e dedichi la tua gioia alla tua stella, ai tuoi affetti troppo lontani… ma maledettamente vicini.
Se appena un anno fa qualcuno lo avesse pronosticato gli avrebbero dato del matto. Dall’ultimo posto con il fallimento alle porte, alla vetta. Appena un anno dopo è tutto cambiato. Un vero e proprio record. Vibo Valentia il palcoscenico del due a zero che permette agli uomini di Ciccio Cozza di superare il riposante Perugia e di battezzare il Catanzaro capolista solitario del girone.
Qualcuno osserverà che le distanze dalle altre due competitor sono minime. Sarà vero, ma quel punto pesa e con il passare del tempo peserà sempre più come un macigno per le inseguitrici. Splendida accoglienza di una stupenda Vibo Valentia che permette il trasferimento in toto del Ceravolo su sponda tirrenica. La partita è stata vera e la traversa colta a seguito del vantaggio giallorosso testimonia la fame di punti e l’impegno profuso dall’ex Corapi e dai suoi compagni di squadra. Le sette giornate dal termine del torneo dovranno essere affrontate con la massima concentrazione e pari partecipazione da parte dell’infinito popolo giallorosso, a partire dal prossimo appuntamento con l’Isola Liri. Nessuna gara sarà facile così come a dir poco velenoso già si respira l’alito delle inseguitrici che di certo non molleranno così facilmente.
Purtroppo qualcuno l’ha presa male, ma molto male con conseguente grave danno per il proprio tessuto epatico. Il riferimento va all’eccessivo strascico in merito alle dichiarazioni post gara di Mimmo Giampà e la convocazione in diretta da parte di un’emittente perugina nientepopodimenoche del presidente Macalli al fine di improvvisare un vero e proprio tribunale televisivo, pronto a diversificarsi in Parlamento e proporre la positivizzazione di nuove normative ai danni di Mimmo Giampà, reo di avere esternato in un’intervista la propria estrema disempatia nei confronti dei Perugini. Calcio giocato? Solo in appendice alla trasmissione. Il 90% della stessa incentrata su denunce e querele da indirizzare al centrocampista giallorosso. Forse del caso se ne occuperà anche il Presidente della Repubblica che a sua volta convocherà il presidente della Corte Costituzionale!
L’intervento in diretta dell’ottimo DS Sorace, volto a stemperare gli animi, unitamente ai piedi colti da forte tremolio dei presenti, uno dei quali ha dato letteralmente del “deficiente” al centrocampista, rischiando realmente una querela. Insomma perdere la vetta nel giorno di riposo ha fatto molto male e non vorremmo che mosse del genere fossero incentrate più a tentativi goffi di iniziare a mietere tensioni in casa altrui, perché questi esperimenti destabilizzanti, questi giochetti non troveranno certamente terreno fertile.
Ma rituffiamoci nel Tirreno e parliamo dell’ottima gara disputata dalle Aquile con il solito (oramai non è una novità) super Sirignano che apre le danze seguito dal sempre presente Masini, che ha messo al sicuro i tre punti rifacendosi dell’errore commesso dal dischetto nella partita precedente. Il ritorno di Quadri e D’Anna hanno conferito tranquillità a tutto il reparto, impreziosito dall’ottima gara di un ritrovato Maisto.
Come dicevamo, ora viene il difficile. Sette finali da vincere insieme, sette finalissime alle quali partecipare come fosse l’ultima gara, ovviamente con qualche tornante in più sul percorso che porta alla Prima Divisione. Il contributo determinante della tifoseria sarà prezioso per gli uomini di Ciccio Cozza e certamente la tifoseria non si risparmierà. Papà, Massimo, Umberto, siamo primi sì, siamo primi e lotteremo fino all’ultimo secondo per restare primi insieme a Voi. Grazie ragazzi. Avanti tutta Catanzaro.
Giuseppe Mangialavori