La Striscia

La firma di Sirignano su un pari d’oro

Il difensore protagonista in una partita sottotono del Catanzaro. L’Aprilia si conferma un’ottima squadra con uno stadio piccolo ma funzionale

È un punto d’oro. Il Catanzaro lo ottiene con una prestazione tutt’altro che trascendentale e con un gol di Sirignano all’ultimo secondo di un primo tempo brutto e sfortunato. Era stata infatti una disattenzione di Mariotti, un corto retropassaggio verso Mengoni, a scatenare la rapidità e la furbizia di Buonaiuto, il migliore dei suoi, che dribblava il portiere giallorosso e portava in vantaggio l’Aprilia dopo solo 12 minuti. Pronti, via e Catanzaro sotto, proprio nel momento in cui sembrava carburare.

L’errore di Mariotti, uno dei migliori in questa stagione, è uno choc per i ragazzi di Cozza che non riescono a riprendersi. Così capita che Maisto non ne imbrocchi una, che Squillace sia la controfigura del motorino di questi mesi, che gli attaccanti ricevano pochi palloni giocabili, senza riuscire peraltro a metterli a frutto. Succede addirittura che Quadri sbagli qualche passaggio di troppo. I ragazzi dell’Aprilia, spuntati da un paio di assenze pesanti in attacco, mettono in difficoltà il Catanzaro con fraseggi rapidi. I trequarti laziali, veloci e brevilinei, pressano alti e mettono spesso in difficoltà i difensori giallorossi, anche se di occasioni vere neanche l’ombra. La manovra giallorossa però non è fluida come al solito e i difensori sono spesso costretti a lanci lunghi per evitare il pressing laziale.

Il copione non piace a Cozza che allarga spesso le braccia e inizia a far scaldare D’Anna già al 20′ del primo tempo. Un copione che si trascina immutato fine alla fine del primo tempo quando l’arbitro concede tre minuti di recupero e un calcio di punizione dalla trequarti ai giallorossi. Quadri calcia forte e tagliato, la difesa laziale si addormenta lasciando tre uomini soli in area. Sirignano non perdona e regala con una zampata un pari insperato.

Dagli spogliatoi torna in campo un altro Catanzaro. La partita diventa più interessante e intensa. Cozza inserisce dopo pochi minuti D’Anna al posto di uno spento Esposito. L’Aprilia gioca bene, ma i giallorossi si scuotono e non commettono più errori grossolani. Un paio di aperture illuminanti di Quadri lanciano Giampà sulla destra, i due cross susseguenti sono due pericoli: sul primo salva alla disperata Gritti rischiando l’autogol; sul secondo Masini gira di testa debolmente. 

È questo forse il momento migliore del Catanzaro. Anche D’Anna si rende pericoloso un paio di volte con un paio di incursioni concluse con tiri a lato. Poi un contropiede tre contro due sprecato da Criaco, che si fa ipnotizzare da Mengoni, impaurisce i giallorossi. L’ingresso di Bruzzese largo a destra al posto di uno sfinito Carboni, con il parziale accentramento di Giampà, non porta frutti. Le squadre tirano un po’ i remi in barca, anche se l’Aprilia, quasi allo scadere, costruisce una bella azione tutta di prima, conclusa da Buonaiuto con un tiro che sfiora il palo a Mengoni battuto.

Finisce con un pari tutto sommato giusto, come ammettono i due allenatori in sala stampa. Sulla prestazione dei giallorossi, nonostante Cozza non accampi scuse, ha influito sicuramente il dispendio di energie psico-fisiche nella supersfida col Perugia. Le tante partite dell’ultimo mese si fanno sentire, nonostante l’ottimo lavoro del preparatore e di tutto lo staff tecnico, compreso Cozza che è riuscito a tirare fuori anche oggi le motivazioni per risalire la china. I due pareggi di Chieti e Aprilia sono preziosissimi e fanno classifica, mentre le due gare casalinghe in arrivo sono un’occasone ghiotta per provare ad allungare.

Un’ultima considerazione la merita la società laziale e il suo nuovo stadio. Piccolo ma perfetto per la realtà di Aprilia, con una sala stampa ordinata e attrezzata. Triste invece dover rispondere ai giornalisti locali che si chiedevano il motivo della pessima qualità delle immagini provenienti dal “Ceravolo” (causa posizionamento delle telecamere). Vergognoso che la società giallorossa non abbia una struttura adeguata alle sue ambizioni e alla sua classifica. Vergognoso che i giornalisti siano costretti a lavorare nei container. Vergognoso che i tifosi non possano ripopolare l’amato settore Distinti. C’è bisogno che tutte le componenti facciano il loro dovere per centrare un obiettivo che sembra alla portata. A partire da quei tifosi meravigliosi che domenica scorsa hanno fatto strabuzzare gli occhi a mezza Italia e che nelle prossime due partite sono chiamati ad un ulteriore sforzo per sostenere il Catanzaro nella rincorsa alla Prima Divisione.

Ivan Pugliese

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