Il terzo polo calabrese batte un colpo e decide di dare corpo a un progetto politico che finora era rimasto solo al livello delle mere enunciazioni. Al termine di un vertice che si è tenuto stamattina a Lamezia Terme, i segretari regionali di Api, Udc, Mpa e Fli hanno annunciato la candidatura di un loro uomo alla poltrona di sindaco di Catanzaro. Si rompe così l’asse fra Udc e Pdl che aveva portato meno di un anno addietro all’elezione di Michele Traversa. Il nome del candidato a sindaco alternativo ai due blocchi tradizionali verrà ufficializzato al massimo entro la fine di questa settimana. I tempi stretti non permettono ragionamenti laboriosi. «Per la città di Catanzaro – si legge in un documento firmato dal leader dell’Udc calabrese, Gino Trematerra – è stato deciso di incaricare Mario Tassone, vicesegretario nazionale del partito, a individuare le strategie necessarie per la candidatura a sindaco di un rappresentante del terzo polo e delle associazioni moderate che vogliono impegnarsi alla costruzione di una piattaforma politico-amministrativa comune. A Catanzaro è costituito un tavolo politico-programmatico per la redazione di un programma elettorale-amministrativo, aperto al contributo di tutti gli interessati che vogliono lavorare al progetto politico del terzo polo».
Messa in questo modo, tramonta definitivamente l’ipotesi di una convergenza sul nome del candidato proposto dal Pdl, Sergio Abramo. È un brutto colpo per le ambizioni dell’ex sindaco che dovrà affrontare la battaglia elettorale senza l’apporto dei centristi. Ma è un brutto colpo anche per il governatore Peppe Scopelliti che a più riprese si era detto sicuro sulla riproposizione, alle amministrative di Catanzaro, del patto elettorale con il partito dello Scudocrociato.
Per la cronaca, all’incontro presieduto da Trematerra, erano presenti l’onorevole Angela Napoli, in rappresentanza di Futuro e libertà, Bianca Rende, in rappresentanza dell’Mpa-Ad, Francesco Mauro, Piero Romeo, Giovanni Paone e Ivan Corea tutti esponenti di Alleanza per l’Italia e per l’Udc hanno fatto capolino in sala l’assessore regionale Michele Trematerra, il presidente del consiglio regionale, Franco Talarico, il capogruppo del partito a Palazzo Campanella, Alfonso Dattolo e i dirigenti Marisa Fagà e Francesco Manti.
Antonio Ricchio