Mi presento: sono Raffaele Miceli, svolgo l’attività di chirurgo, da alcuni anni dirigo il reparto di chirurgia di una struttura privata della nostra città. Questo dopo essere stato per 36 anni nel pubblico, gli ultimi quale primario presso l’ospedale di Lamezia. A questo mio movimento hanno già aderito liberi professionisti, imprenditori, funzionari ed impiegati, molta “quota rosa”, studenti, anche un rinomato musicista, operai.
È una nave piegata su stessa, quasi inabissata. L’immagine che la nostra città offre è simile a quella ormai nota e triste. Manovre poco prudenti anzi irresponsabili ne sono la causa sia nella metafora che nella realtà cittadina. Ed ecco il fallimento di un progetto politico dopo proclami gridati al vento. Ecco una Catanzaro orfana di quella buona politica fondata sulla ricerca esclusiva dell’interesse pubblico. Ecco un capoluogo di regione desertificato, assonnato e sognante, incapace di risollevarsi.
Ma oggi ci viene offerta l’occasione di presentarci più forti più uniti più consapevoli per poterci ancora sentire parte integrante protagonista e responsabile del futuro e del risveglio della nostra città.
E l’occasione ce la offre Salvatore Scalzo. E questo nostro movimento si apre a tutta la cittadinanza. Vogliamo cogliere e raccogliere suggerimenti e proteste. Noi vogliamo e proponiamo un risveglio, una rinascita che passa attraverso il proposito di offrire condizioni di vita più dinamiche e meno sterili; attraverso il proposito di rendere Catanzaro la città che investe competenze e meritocrazia; la città che ascolta la base, i suoi cittadini e che accoglie le loro istanze; la città che darà valore alla cultura ed alle sue attività; la città che creerà centri sportivi, che mirerà al recupero degli antichi edifici, che avrà scuole agibili; una città che sarà partecipante se sarà partecipata. Vogliamo una città in evoluzione pronta ad accogliere i suoi ospiti offrendo la bellezza del centro storico, il fascino e la vivacità dei suoi vicoli, i suoi tipici prodotti. Con una cura fatta inizialmente di attese e di sacrifici, con una politica delle piccole cose che creerà a breve-medio termine anche nuovi posti di lavoro. Così auspichiamo che Catanzaro torni ad essere “città vivace, amabile, ingegnosa, di bella fantasia” come affermava Luigi Settembrini. Certo i problemi amministrativi della nostra città sono tanti e pretendere di risolverli tutti e presto, specie con la stretta finanziaria attuale è impensabile.
Rimane la scelta dei problemi da rendere compatibile con le limitate risorse disponibili affrontando i più impellenti. In tale contesto l’oculatezza dell’amministratore deve sposarsi con la sobrietà e la diligenza del buon padre di famiglia, per non aggravare la già precaria situazione economica della città. Ciò comporta un’attenta valutazione e valorizzazione dell’esistente, correggendo pecche e inefficienze. E la regola dovrà essere quella di conservare e non distruggere l’esistente migliorando e riformando ciò che non corrisponde alla funzionalità ed all’efficienza dei servizi da rendere.
Bisogna tutelare il territorio e l’ambiente: la priorità va alla pulizia delle strade e degli spazi pubblici e non solamente del centro storico ma allargando la nostra attenzione alla periferia.
Riassetto e ammodernamento della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Studiare ulteriormente i flussi di traffico delle diverse ore della giornata per una confacente disciplina dei sensi di marcia. E inoltre, crediamo che la difficile crisi economica, politica, etica che la nostra città sta attraversando possa trarre giovamento dall’emergere di nuovi protagonisti, questo lo penso fortemente.
I leader politici, quando sono veramente tali, offrono un’interpretazione convincente dello stato delle cose esistenti, di ciò che non funziona e che deve essere cambiato. Un leader è anche capace di mobilitare risorse e d in particolare risorse umane (dagli stretti collaboratori agli elettori), convincendo, ma anche creando sentimenti di identificazione ed appartenenza, rendendo così possibile la trasformazione dei suoi obiettivi in obiettivi condivisi. Se queste sono le caratteristiche di un capo, allora è evidente che la leadership dell’amministrazione della nostra città deve essere di Salvatore Scalzo. Questo movimento ha già pronta una lista civica a lui di supporto.
A margine dell’incontro, Salvatore Scalzo, sollecitato dall’intervento di un cittadino si è soffermato su una questione riguardante la sanità catanzarese: “Sebbene le questioni relative al comparto sanitario non siano di stretta competenza del Comune, è necessario che la cittadinanza trovi nell’Amministrazione quelle risposte rispetto agli annosi problemi con cui i cittadini, ormai da troppi anni, sono costretti a convivere. Il Comune è il primo vero riferimento istituzionale, pertanto occorre individuare degli strumenti che possano supportare l’assistenzialismo primario per i cittadini. Penso ad esempio alla drammatica questione delle interminabili liste di attesa, per le quali esistono già in cantiere delle idee che non graverebbero quasi per nulla sui bilanci comunali e sulle quali sto lavorando assieme a professionisti ed esperti nei tavoli tematici dedicati”.