“Il nome di Renato Dulbecco, illustre figlio della città di Catanzaro, resterà scolpito nella storia della medicina. La città che lo ha visto nascere s’inchina, commossa, davanti al suo feretro. Sono certa che l’Amministrazione comunale promuoverà tutte le opportune iniziative per celebrarne degnamente la memoria e indicarlo alle nuove generazioni quale fulgido esempio di dedizione allo studio e di passione rivolta al progresso dell’umanità”.
Il commissario straordinario del Comune di Catanzaro, prefetto Giuseppina Di Rosa, ha così espresso il cordoglio del Capoluogo calabrese per la scomparsa del premio Nobel per la medicina. Dulbecco era nato in un’abitazione di via Bellavista il 22 febbraio del 1914 da padre ligure e madre calabrese.
“Non ho avuto la fortuna di conoscere personalmente il professor Dulbecco – ha aggiunto il commissario Di Rosa – ma ho sempre riservato una grande ammirazione alla sua persona e alla sua attività di ricercatore. Ci ha fatto sentire tutti orgogliosi di essere italiani quando, nel 1975, gli fu attribuito il premio Nobel per la medicina, in virtù delle sue rivoluzionarie scoperte nella lotta contro il cancro. Se oggi questa terribile malattia è sul punto di essere vinta, molto lo si deve a questo straordinario uomo che ha aperto nuove strade e nuovi orizzonti alla scienza”.