CATANZARO  «Nessun problema. Da domani ricomincio a correre col gruppo». Giovanni Caterino, vittima di un leggero infortunio con il Taranto, scioglie ogni dubbio sulla sua disponibilità per la delicata trasferta in terra acese. «Il dolore è completamente sparito  ha assicurato  e domenica sarò regolarmente in campo. Acireale è per noi una tappa fondamentale, sia per vendicare la sconfitta dello scorso anno, sia per mantenere una certa continuità di risultati. Andremo lì per vincere, perché questa è la nostra mentalità , ma conserviamo il vantaggio psicologico di non doverlo fare a tutti i costi. La cosa meravigliosa di questa squadra, è che pensa soltanto alla partita che dovrà disputare nell’immediato, senza preoccupazioni derivanti dal calendario. Alcuni dei miei compagni, a esempio, non sanno neanche chi dovremo affrontare tra due turni. Siamo un gruppo davvero fantastico che sta viaggiamo sulle ali dell’entusiasmo. Inoltre, qualora il fiato non dovesse bastare, possiamo sempre contare su un pubblico stratosferico. Loro, rappresentano il nostro più grande vantaggio. Come stiamo atleticamente? Benissimo. Lo scorso anno  aggiunge  a Crotone si lavorava tanto in palestra, per riuscire a rendere al massimo nella seconda parte del campionato, ma purtroppo subimmo un crollo inatteso. Qui a Catanzaro, il paragone non regge. Il tipo di preparazione che stiamo portando avanti è completamente diversa. Un gol? Ci provo spesso, ma non è una cosa indispensabile. Posso togliermi delle soddisfazioni anche servendo grandi assist ai miei compagni».
Ivan Montesano
POLITICI E VECCHIE AQUILE. Giorgio Corona tra i pali. Milone, Ottonello e Campo in difesa. Toledo, Gentili, Rovrena e Morelli sistemati a centrocampo. Ferrigno, Rodrigo e Alfieri in attacco. State tranquilli. Non è la probabile formazione che Braglia intende schierare contro l’Acireale. E’ semplicemente l’inedito, anche affascinante se volete, Catanzaro che domenica ha animato il triangolare per beneficenza “Sognando per sorridere”, organizzato dai Lions del capoluogo e dall’associazione Fabbrica dei sogni.
Il ricavato va per metà alla realizzazione di una “casa del sorriso”, che il Lions club costruirà su un terreno concesso dall’amministrazione comunale, nei dintorni del quartiere Lido. L’altra metà dell’incasso andrà alla Fabbrica, associazione catanzarese vicina ai bambini più disagiati.
L’Unione sportiva ha messo a disposizione la sua rosa, rimpolpando anche le altre formazioni partecipanti: la squadra del sociale, e la nazionale dei CalciAttori. Peccato, però, per quegli spalti quasi vuoti. Gli organizzatori si aspettavano molto di più, a fronte di una massiccia campagna d’informazione e sensibilizzazione. Invece, solo qualche centinaio di persone ha scelto di lasciare in fretta e furia la tavola di una domenica senza calcio vero e freddina, nonostante il sole.
Meno male che per i bimbi presenti alla manifestazione è stata una mezza pacchia. A nugoli hanno circondato Massimo Palanca, al termine dei tre incontri di 40 minuti ciascuno, per un autografo da mettere in cornice. Il ruolo di star è toccato all’Imperatore della ovest, autore di due gol dallo stile inconfondibile, e quel piede sinistro misura 37 non sembra aver perso la sua magia.
In mezzo a tante facce note, altre glorie giallorosse, politici, avvocati e medici. Armando Cascione (stopper del Catanzaro anni ’80), e Tato Sabadini (terzino in serie A e tecnico in C2 coi giallorossi), hanno rinforzato la squadra del sociale insieme a Corazzini, Piemontese e Zappella. Nell’altra mista, in divisa blu, insieme a Palanca, spiccavano Gianni Improta, mister Braglia, Adriano Banelli, Beppe Fonte, Claudio Parente e Massimo Poggi, Ascoli, Briano e Dei, il sindaco Sergio Abramo e l’assessore comunale allo Sport, Toni Sgromo.
Bello vedere Improta dettare gioco con tocchi sempre felpati, l’eleganza di Banelli, o la grinta di Cascione. Curioso osservare Sergio Abramo scattare con impegno, triangolando con Sgromo a caccia del gol. Il tutto in un giorno di grande festa.
Domenico Concolino