Gravi incidenti si sono verificati sia prima che dopo Paganese-Juve Stabia.
Centinaia di tifosi di entrambe le squadre più volte si sono scambiate
fitte sassaiole, con numerosi corpo a corpo. Alla fine, solo grazie al gran
lavoro delle forze dell’ordine, per quanto in numero insufficiente, i danni
sono stati limitati al minimo. Ben nove i poliziotti feriti durante gli scontri.
Tre ultras di Pagani refertati all’ospedale assieme ad uno della Juve Stabia.
Decine di auto danneggiate. Una Fiat Punto, con targa napoletana, è stata
data alle fiamme. Perfino i vigili del fuoco del distaccamento di Nocera sono
stati aggrediti e gruppi di supporters paganesi hanno impedito loro di raggiungere
l’auto in fiamme. Ma la furia dei teppisti, è continuata, nel confinante
Comune di Sant’Egidio del Monte Albino. Qui una donna che stava andando a messa
con il figlio è stata investita da una fitta sassaiola, riportando leggere
ferite. La gente si è riparata in casa. I primi piani delle abitazioni
hanno dovuto abbassare le serrande per ripararsi dalle pietre lanciate dai supporters
stabiesi, un centinaio a bordo di moto, con il volto coperto dai caschi e armati
anche di spranghe. Un’auto con tre ragazze è stata accerchiata e presa
a colpi di bastone.
Torniamo indietro di qualche giorno per parlare degli incidenti avvenuti nella
capitale prima di Lazio-Besiktas. Tre tifosi turchi infatti sono stati accoltellati
ai glutei nei pressi dello stadio Olimpico, ed altri sei sono rimasti feriti.
Gli scontri sono avvenuti in piazza Diaz, quando alcuni tifosi turchi che si
stavano recando all’impianto sportivo sono stati aggrediti da un gruppo di ultras
laziali. Solo l’immediato intervento delle forze dell’ordine, presente in gran
numero anche per il rischio attentati, ha impedito ben più gravi conseguenze.
Chiudiamo riportando il comunicato degli Sconvolts Mantova che intendono scusarsi
per i fischi fatti durante il minuto di raccoglimento in memoria dei carabinieri
caduti in Iraq.
I sempre più frequenti attacchi al nostro gruppo confezionati attraverso
il sito della Curva Te, la stampa locale e in alcuni casi quella nazionale,
ci impongono il dovere di una spiegazione o quanto meno di replicare ad accuse
insensate.
Ci assumiamo tutta la responsabilità dei fischi di domenica e cogliamo
l’occasione per portare le nostre scuse alle famiglie delle vittime della missione
in Iraq e nello stesso tempo al Mantova calcio punito con una assurda e discutibile
sanzione.
Quello che non condividiamo è l’attacco ridicolo, duro e falso rivolto
al nostro gruppo. Non abbiamo la pretesa di rappresentare questa Curva, ma di
far parte del gruppo trainante che ha sempre lottato in prima linea mettendo
davanti a tutto la propria dignità e soprattutto la propria “faccia”.
Siamo inseriti in un contesto spesso ipocrita, fasullo di cui il mondo del calcio
costituisce una delle massime espressioni. E’ un mondo in cui chi fischia, sbagliando,
nel corso di un minuto di silenzio, è accusato di essere un talebano,
o un drogato o un soggetto pericoloso per la società ; al contrario chi
gestisce società di calcio con bilanci falsi, non pagando tasse e stipendi,
drogando giocatori (che in alcuni casi trovano la morte a fine carriera) confezionando
decreti per salvare il mondo del pallone è soggetto da tenere nella massima
considerazione, che comunque lavora per un bene collettivo, la cui squadra non
può subire la squalifica del campo.
Veniamo condannati per un errore di pensiero, per aver manifestato nel posto
sbagliato, nel momento sbagliato, nel modo sbagliato, un’idea, per non essersi
confrontati con gli altri gruppi presenti in curva.
Ripetiamo, ci assumiamo le responsabilità dell’errore commesso, che ha
visto protagonisti alcuni membri degli Sconvolts, ma non solo. I fischi non
erano certo indirizzati alle vittime o alle loro famiglie ma erano essenzialmente
rivolti a chi spesso ha gestito l’ordine pubblico senza il rispetto delle persone
e senza la piena conoscenza dei fatti.
Le uniche cose che chiediamo sono di:
1) non essere confusi con tifosi che utilizzano la curva per fini personali,
oppure che vendono il materiale per finanziarsi droghe e divertimenti. Chi crede
questo è pregato di identificarsi, ma soprattutto deve essere in grado
di sostenere un confronto con tanto di prove e testimonianze.
2)di essere valutati per tutto quello che il gruppo Sconvolts ha fatto in questi
numerosi anni di presenza in curva, per far sì che le diffide, le trasferte,
le riunioni, le coreografie non vengano dimenticate con troppa fretta e superficialità .
Ci riteniamo tifosi ultras del Mantova calcio, rappresentiamo la parte sana
del tifo quella che non ha mai chiesto niente a nessuno, che non accetta compromessi,
che ha sempre pagato, in prima persona, per gli errori commessi, si è
sempre battuta per il mondo ultras, ambiente che qualcuno sta cercando di massacrare
ed eliminare in quanto scomodo e spesso e volentieri sostenitore della verità ,
dell’onestà e della coerenza qualità che nel mondo attuale stanno
diventando merce introvabile.
Nel ribadire le nostre scuse e nell’ammettere l’errore commesso speriamo che
da qualche parte ci sia qualcuno che trovi la forza di smentire o ritirare le
parole infamanti gettateci addosso, sarebbe un atto quantomeno dovuto.
SCONVOLTS MANTOVA
“LE COREOGRAFIE PIU’ BELLE”
Oggi vi proponiamo una delle tifoserie più calde, la famosa Torcida.
HAJDUK