Mentre il Catanzaro ha sopportato un turno di “riposo”, le avversarie di alta quota ne hanno approfittato (due delle tre solo di misura…) e hanno portano a casa i tre punti che configurano una classifica “falsata” da questo aspetto alquanto anomalo del torneo di seconda divisione 2011/2012.
Viste le ultime uscite della squadra di Cozza la tranquillità sui valori esplicitati in campo deve regalare serenità a tutto l’ambiente anche perché a “riposare” non sarà solo il Catanzaro, e tutte le squadre che momentaneamente sopravanzano in graduatoria i giallorossi dovranno rendere visita alle Aquile e recarsi al Nicola Ceravolo. Insomma un torneo aperto a tutte le soluzioni si, ma con una certezza: un Catanzaro rinforzatosi e figlio di un Presidente che non fa altro che ricordare in qualsivoglia conferenza stampa e non, che il Catanzaro deve vincere il campionato. Gli avversari sono avvisati.
Non si tratta di presunzione o di strategia della comunicazione: è così. E a chi scrive piace la sicurezza con la quale il massimo dirigente giallorosso si pone, così come sono piaciute le quattro segnature rifilate all’Andria (squadra militante in Prima Divisione…) in terra pugliese in Coppa Italia. Qualsivoglia condottiero deve avere la forza per trasmettere ai propri uomini l’obiettivo da raggiungere, costi quel che costi. Da questo punto di vista non può esimersi dal fare da cassa di risonanza sul rettangolo verde il Mister che sta motivando a dovere i propri ragazzi.
Fronte mercato: il nome della punta che dovrebbe completare l’organico in vista della seconda fase del campionato, è avvolto nel mistero. Molto probabilmente una mossa strategica da parte del presidente Cosentino che preferisce monitorare la situazione per non cadere in tentazione… quando i costi dell’operazione potrebbero essere superiori al reale valore degli atleti. Una società solida come quella attuale del Catanzaro potrebbe indurre i destinatari delle attenzioni a richieste esagerate. Il tempo, come sempre, è signore e ci consegnerà le risposte tanto attese. Una cosa è certa: la punta arriverà.
Intanto sarebbe opportuno da parte di chi di dovere, provvedere a risolvere la situazione del settore “distinti”. Non ci stancheremo mai di ricordarlo a costo di essere ripetitivi. In una fase di campionato così importante e soprattutto nelle gare interne succitate nelle quali il Catanzaro affronterà il Perugia, l’Aquila e La Vigor Lamezia (non vogliamo neanche menzionare l’eventuale antipatica appendice post torneo…), privare il Nicola Ceravolo del prezioso apporto della parte centrale dell’impianto, potrebbe essere una grave mancanza oltre a impedire alla società di fare cassa. Molti i consueti ping pong tra responsabilità varie e il solito linguaggio burocratese/politichese che tanto piace a qualcuno ma di fatto è ostativo alla reale risoluzione della problematica. Pretendiamo di conoscere la reale situazione da avrebbe dovuto (a detta di qualcuno) trovare una soluzione.
Chi scrive continuerà a ricordarlo in ogni articolo e chissà che la goccia riesca a scavare la roccia del “provvisorio” che in questo Paese, ahinoi sempre più allo sbando, si veste spesso da “definitivo”.
L’Ebolitana il prossimo appuntamento durante il quale le punte giallorosse saranno chiamate a scardinare la difesa di chi spesso si reca al Ceravolo col chiaro intento di issare le barricate a difesa del punto da portare a casa. La parte più importante del campionato inizia proprio in questa fase laddove nessuno regala nulla all’avversario… meglio mettere ora fieno in cascina per scongiurare rischi a fine torneo.
Il Catanzaro c’è, i suoi impareggiabili tifosi altrettanto, il Presidente passionale più che mai e ha un solo obiettivo… e allora ridestiamoci da un antipatico riposo ricominciamo a vincere perché noi siamo il Catanzaro.
Giuseppe Mangialavori