Due giorni di sciopero per le farmacie

Il 30 gennaio e l’1 febbario ci sarà la serrata, lo annuncia Federfarma

 

L’Assemblea nazionale straordinaria di Federfarma che si è riunita ieri e oggi ha infatti preso atto che le misure concernenti il servizio farmaceutico inserite nel provvedimento del governo in materia di liberalizzazioni provocheranno il deterioramento della qualità del servizio offerto, fino al collasso del sistema e proclama lo stato di agitazione sindacale della categoria. Per questo ha dato mandato al Consiglio di presidenza di “effettuare urgentemente un incontro con i capigruppo parlamentari e con i rappresentanti di governo e Regioni, perché si ascoltino le ragioni della categoria” e di “programmare giornate di sciopero, la prima per il giorno 1 febbraio, e altre in data da definirsi, in assenza di esiti positivi del confronto”.

Le giornate di chiusura saranno precedute da assemblee provinciali, “per fornire una corretta informazione alla base sociale sulla decisione odierna, assicurare l’adesione compatta alle forme di lotta e contribuire alla comunicazione”. Ci saranno poi “opportuni approfondimenti legali, per verificare gli estremi di impugnazione sotto il profilo della legittimità costituzionale”. Tutte le iniziative, spiegano i farmacisti, “saranno accompagnate con un’opportuna informazione che spieghi ai cittadini i motivi della protesta a tutela del servizio e non del profitto e programmare manifestazioni pubbliche”. Se poi la protesta non avrà effetti le farmacie si riconvocheranno per valutare l’adozione di ulteriori iniziative sindacali”.

”Noi abbiamo sempre detto che siamo disponibili a un confronto, al momento negato, e abbiamo più volte dichiarato che siamo favorevoli a nuove aperture pari a circa il 10% del totale delle farmacie esistenti – prosegue Racca – ma con questo decreto si potranno aprire alla fine 7mila farmacie, con il conseguente impoverimento di tutto il servizio a danno dei cittadini”. In tal senso Federfarma ”chiede un incontro urgente” con i rappresentanti parlamentari affinché siano introdotte modifiche al provvedimento. Altrimenti, ”seppur nel pieno rispetto della legalità e senza danneggiare i cittadini, che sono il nostro punto di riferimento, saremo costretti a forme estreme di protesta”.

Le farmacie nella Provincia di Catanzaro chiudono:

Alla protesta del 30 gennaio indetta per il ritardato pagamento alle farmacie private dei farmaci erogati in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, si associa quella nazionale di giorno 1 febbraio contro la manovra estrema che il governo Monti ha varato. 
Noi come farmacisti – afferma il presidente di federfarma Calabria e Catanzaro Defilippo- siamo d’accordo ad un riordino, ma che sia sensato e non vada a ledere un sistema che finora ha sempre funzionato. Se poi –continua Defilippo- si considera la situazione nella nostra provincia e della nostra regione, la situazione diventa ancor più grave visti i problemi finanziari in cui le farmacie si trovano, a causa dei ritardi nei pagamenti da parte dell’Asp.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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