Cio’che attende la città di Catanzaro nei prossimi mesi è una nuova campagna elettorale, ad appena 10 mesi da quella precedente, con una città lasciata allo sbando politico sociale e a rischio altissimo per il profilo democratico.
E’ questo il regalo che il centro destra lascia agli uomini e alle donne di Catanzaro, dopo aver chiesto con tutti i mezzi una valanga di voti di preferenza sui singoli candidati. Michele Traversa si è dimesso formalmente da Sindaco della Città di Catanzaro, una carica che politicamente non ha mai esercitato.
Michele Traversa è stato bocciato e umiliato dalla maggioranza che lo sosteneva, perché ha appena avuto poco piu’ del 62 % di consensi, mentre la sua coalizione ha ottenuto oltre il 78%dei voti.
Così è stato preso in ostaggio, perché a vincere sono stati gruppi e lobby che avevano bisogno di mettere le mani sulla città con dei numeri tali che avrebbero annullato l’azione politica dell’opposizione.
Sette mesi fa si è consumata in nome di Traversa un attacco alla democrazia reale della città, la dove di fatto si è costituita nella stessa maggioranza una maggioranza parallela, che dettava l’agenda politica del sindaco. Traversa si dimette non perché non trova risorse per governare la città, ma perché lui, dopotutto uomo politico attento, non ha, non aveva, non avrebbe mai potuto avere gli strumenti per soddisfare le richieste determinate dagli accordi limite, che hanno caratterizzato la campagna elettorale di una parte della sua coalizione, pena la sua decapitazione politico-giudiziaria. Traversa lascia perché anche a Catanzaro si è consumato l’inizio della caduta del Metodo Berlusconiano così come si è andato sempre più definendosi, “stanza di compensazione” “crocevia di traffici e accordi politico-economici”, intorno al quale si è andato definendo di volta in volta un nuovo blocco sociale, per cui come in tutte le cadute degli imperi, sono le periferie a segnarne l’avvio delle fughe e delle diserzioni. Traversa si dimette perché in Calabria lui è un perdente rispetto alla logica dei clan e delle lobby presente in tutto il centro destra (dove non ci sono angeli e demoni) che tentano di posizionarsi rispetto al nuovo scenario nazionale. Traversa si dimette perché già nel corso della formazione delle liste aveva dovuto assistere impotente a prove di forza, volte ad assicurarlo ad un sequestro politico, da parte del presidente Scopelliti (che forse a breve dovrà dare spiegazioni sulla gestione finanziaria quando era sindaco di Reggio Calabria) e del di lui assessore al personale nella giunta regionale.
Il Centro Sinistra nel corso di quella campagna elettorale, nel vivo del suo momento più drammatico di crisi politico-organizzativa ha saputo costruire nel vivo del tessuto sociale quella che potremmo definire una rinascita delle coscienze e delle dignità degli uomini e delle donne libere di questa città.
Lo ha fatto intorno ad una candidatura, quella di Salvatore Scalzo, che non era soltanto una novità, ma nel contempo un simbolo che materializzava l’attesa e il bisogno agognato da tempo da parte di una sinistra e di un centro sinistra che doveva dare un taglio netto anche con le nefandezze politiche che lo avevano visto alla guida della regione Calabria. Abbiamo, come centro sinistra, favorito il protagonismo di giovani generazioni che hanno trovato l’entusiasmo di provarsi sul difficile terreno della progettualità e del governo del territorio e delle comunità, fuori dai ricatti e delle gabelle servili. La Federazione della Sinistra ritiene per questo che la candidatura del centro sinistra è già in campo, anzi lo è sempre stata sin dalle elezioni precedenti, ed è quella di Salvatore Scalzo, facendo così giustizia anche di furberie e traccheggiamenti su primarie si e primarie no. Le primarie ci sono già state, le uniche che riconosciamo, quelle delle
urne, quelle elettorali, quelle vere, svoltasi appena qualche mese fa. Come Federazione della Sinistra di Catanzaro, abbiamo caratterizzato l’alleanza del centro sinistra, come intesa leale e convinta, e la riproponiamo con sempre maggiore determinazione interamente nei modi e con i contenuti che l’hanno animata appena pochi mesi fa e che difendiamo in ogni caso. La Federazione della Sinistra e le componenti tutte della sinistra hanno avuto il pregio di far vivere nel pieno di una crisi politica senza precedenti a tutti i livelli, un progetto di unità straordinariamente convincente, ”LA SINISTRA per SCALZO” che ha parlato al cuore e alla testa di uomini e donne che giornalmente ricercano la strada dell’unità a sinistra, come l’unica per mettere in piedi un soggetto politico che abbia nel lavoro e nel pensiero socialista e operaio il fulcro per elaborare un progetto di società altra.
La Federazione della Sinistra ripropone con forza l’esperienza della lista “LA SINISTRA PER SCALZO” a tutte quelle forze che hanno permesso la sua affermazione unitamente a quelle che pur avendo avuto una propria distinta identità elettorale, rimangono nel solco della cultura e delle tradizione del pensiero socialista, comunista, operaio, laico e solidale.
Sarebbe da irresponsabili far fallire questo interessante progetto.
Unità integra del Centro Sinistra, candidatura di SALVATORE SCALZO, unità della Sinistra con “LA SINISTRA per SCALZO” SONO LE CERTEZZE DA CUI PARTIRE, tutto il resto appartiene alle doti, i sofismi e alle fantasie del genio guastatori.
Rifondazione Comunista: partire da Salvatore Scalzo, è lui il nostro candidato
Nota stampa a firma di Raiomondo Silipo e Tommaso Chiodo, Federazione della Sinistra, Circolo di Catanzaro