Dellisanti: ”Sarebbe un onore allenare il Taranto”

L’ex tecnico del Catanzaro nelle prossime ore potrebbe firmare per la società pugliese

“Allenare il Taranto? Un grandissimo onore per me,
anche se con il doppio delle responsabilità“.

Il dopo Brini è appena cominciato e Franco Dellistanti non lo dice apertamente,
ma in una chiamata di Pieroni ci spera.
Con la sua esperienza e la sua figura potrebbe rilanciare una piazza che lo
stima parecchio. “Per un tarantino – spiega – non è
mai facile allenare nella propria città: non ti perdonerebbero il benchè
minimo errore, ma questo non mi spaventa, anzi”.

Per qualcuno, però, sulla sua candidatura peserebbe l’amicizia con Vittorio
Galigani, uno dei “nemici”, stando ai si dice, di Ermanno Pieroni.
“A questo non voglio credere – ribatte secco –, l’amicizia
che mi lega a Vittorio Galigani prescinde dall’aspetto professionale. Tra Pieroni
e Galigani potrebbe anche non correre buon sangue, ma il fatto che io e Vittorio
non abbiamo mai lavorato insieme la dice lunga. Nel senso che si può
essere amici anche in maniera disinteressata. Franco Dellisanti deve essere
giudicato per le sue qualità tecniche, non per le amicizie che coltiva”.

Giusto. Allora, in attesa di conoscere il nuovo allenatore del Taranto, non
si può non parlare della sfida del “Ceravolo” tra il Catanzaro
e il Taranto: “Un match che non può lasciarmi indifferente
– prosegue -. Da una parte la squadra della mia città, dall’altra
quella che milita in C1 anche grazie al sottoscritto. Braglia allena il gruppo
creato da me nella passata stagione con l’aggiunta, non indifferente, di un
attaccante del calibro di Giorgio Corona terminale di tutte le manovre offensive”.

– Il Catanzaro può puntare alla promozione diretta in B?
“Credo proprio di sì. La squadra, oltre a essere la migliore
di tutto il girone, è supportata da una società presente e puntale.
Insomma, tutte le componenti sono al posto giusto e se poi si spendono tre miliardi
delle vecchie lire per un giocatore come Corona, che ha colmato le lacune della
passata stagione, allora vuol dire che si punta alla promozione”.

– Perchè ha rotto con la società calabrese?
“Incompatibilità. Non esisteva più quel rapporto di fiducia.
Avremmo potuto tentare, ma sono convinto che sarei stato esonerato alla prima
occasione, allora è meglio chiudere. In questa separazione le colpe non
sono da attribuire a Franco Dellisanti, il quale ama entrare nello spogliatoio
e guardare in faccia tutti i suoi uomini”.

– E il Taranto?
“Non vive un momento felice, purtroppo. La sconfitta con la Fermana
ha riportato a galla problemi che possono essere risolti soltanto con il lavoro.
La squadra non merita la posizione di classifica che occupa, ma è stressata
psicologicamente e non riesce a esprimere il suo reale valore. Il nuovo allenatore,
prima di lavorare sull’assetto tattico dovrà essere un bravo psicologo”.

– Come andrà a finire domenica?
“Per non far torto a nessuno, dico pareggio. E motivo: la squadra di
Braglia vola sulle ali dell’entusiasmo, ma il Taranto ha gli uomini giusti per
far risultato ovunque. Una gara da vedere, insomma”.

Dante Sebastio (Blunote.it)

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Redazione

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