E’ tenuto sotto controllo, nella cella in cui e’ detenuto, Daniele Gatto, di 29 anni, il giovane che a Lamezia Terme ha strangolato la fidanzata, Adelina Bruno, che ieri avrebbe compiuto 27 anni.
Al personale del carcere di Lamezia la polizia ha chiesto di controllare l’omicida nel timore che possa compiere gesti inconsulti. ”Gatto – ha detto un poliziotto – non sembra pentito, ma e’ bene controllarlo perche’ i suoi comportamenti possono essere imprevedibili”.
Il Procuratore Bruni ha racontato le modalità dell’uccisione. La donna e’ stata uccisa in modo atroce. Prima strangolata con una corda (non a mani nude, come appreso in un primo momento) e poi sfigurata con delle canne che sono state trovate conficcate nella testa e nella gola. L’autore del delitto ha riferito tuttavia di non ricordare la modalita’ dell’omicidio. L’ipotesi degli inquirenti e’ che la ragazza volesse lasciare il fidanzato e da li’ sia nata una discussione degenerata nella tragedia.
Gatto agli inquirenti continuava a parlare del suo ”grande amore”. Conclusosi con un dramma dalla violenza inspiegabile. Il 29enne e’ stato sottoposto a fermo di indiziato delitto. Deve rispondere dell’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.