Ventiduemila metri cubi d’acqua “recuperati” in soli quattro giorni lavorativi, pari a 22mila euro che giungeranno nelle casse comunali. Sembra essere partita col piede giusto la task force voluta dal sindaco Michele Traversa per il recupero dell’evasione del canone idrico e che, nelle intenzioni del primo cittadino, dovrebbe portare ad un maggiore introito di circa 2 milioni di euro all’anno.
Le quattro squadre in cui è articolata la task force (ognuna composta da un vigile urbano, da un operatore tecnico e da un amministrativo) hanno iniziato a setacciare il territorio “a caccia” di allacci abusivi. Parallelamente, agisce la task force interna che si sta occupando di aggiornare i dati ed effettuare controlli incrociati per scovare gli evasori. I risultati dei primi quattro giorni sono molto indicativi. Le squadre esterne hanno individuato 40 allacci abusivi (38 privati e 2 condomini) ed hanno sottoscritto sul posto i relativi contratti, assicurando all’ente – come detto – la fatturazione di 22mila metri cubi di acqua. Altre 20 persone sono state invitate a regolarizzare la loro posizione presso gli uffici comunali (se ne sono già presentati quattro).
A coordinare il lavoro della task force è il dirigente del settore finanziario dell’ente, dottor Pasquale Costantino, assistito dalla responsabile dell’ufficio tributi, Rosalba Chirillo.
L’obiettivo del recupero di 2 milioni di euro diventa, dunque, realistico. Si tratta di una cifra che, accanto al recupero di altre evasioni (quella sulla tassa dei rifiuti, soprattutto), consentirà di dare ossigeno al bilancio comunale.
Il sindaco Traversa ha lanciato un appello agli evasori: non attendete l’arrivo della task force, ma recatevi spontaneamente presso l’ufficio tributi del Comune per regolarizzare la vostra posizione. I controlli, ha sottolineato il primo cittadino, saranno inflessibili.
A tal proposito, si ricorda che è possibile regolarizzare le posizioni recandosi presso l’ufficio tributi, situato a corso Mazzini, 188, dalle 9 alle 12 di martedì e giovedì e dalle 15,30 alle 17 del mercoledì (è necessario che si presenti il titolare dell’utenza, con i dati catastali dell’abitazione e una fotocopia del documento d’identità).
Il recupero dell’evasione è uno dei principali obiettivi che si è posta l’amministrazione Traversa. Una punto di particolare criticità è rappresentato dal servizio idrico. E’ risultato che mediamente l’ente fattura 7milioni700mila metri cubi di acqua, per un importo complessivo di 5milioni700mila euro. Viceversa, i dati del settore gestione del territorio, per come comunicato alla Corte dei Conti, l’acqua effettivamente erogata è pari a 19milioni500mila metri cubi, di cui 3 milioni da sorgenti comunali e 16milioni 500mila acquistati dalla Sorical.
Da tali confronto emerge che, detratto il 40% di perdite della rete idrica e circa 500mila metri cubi per utenze di uso comunale (scuole, fontane, edifici pubblici, etc), mancano all’appello circa 3milioni800mila metri cubi che tradotto in euro corrispondono a 3 milioni 800mila.
L’istituzione della task force punta, in definitiva, a recuperare almeno il 60% dell’evasione, stimabile in circa 2 milioni di euro all’anno.