PERUGIA – Una “signora” del passato alla ricerca di una nuova identità; una “nobile decaduta” del calcio italiano che così come il Catanzaro è alla ricerca del rilancio, dopo anni tristi e bui. Dalla stagione calcistica 2004-2005, una serie di vicissitudini, molto simili alla recente storia giallorossa, porteranno il Perugia ad una mancata affiliazione nella serie cadetta, alla nascita di una nuova società ripartita dalla serie C1 grazie al Lodo Petrucci ed al successivo fallimento della stessa nel breve giro di cinque stagioni. È storia recente la nascita dell’ ASD Perugia che nella stagione agonistica 2010-2011 si iscrive al campionato di serie D, vincendo nettamente il proprio girone e mettendo anche in bacheca la Coppa Italia dilettanti. Oggi il Perugia “disegnato” da personaggi del calibro di Luigi Agnolin(ex arbitro della massima serie) direttore generale e soprattutto dal direttore dell’area tecnica Arcipreti, punta decisamente alla promozione diretta in prima divisione con un progetto che vuole assolutamente riportare nel giro di tre stagioni la squadra umbra nel calcio che conta. Alvaro Arcipreti profondo conoscitore del calcio cosiddetto minore, grazie alla sua ultradecennale esperienza nel settore, iniziata nella Tiberis, maturata con le esperienze nel Gualdo e nel Gubbio, prima dell’approdo al San Sepolcro e l’incontro con l’attuale tecnico biancorosso Battistini, oggi ha la possibilità di una consacrazione definitiva in quel di Perugia. Finora promosso a pieni voti per quanto abilmente costruito; una formazione che guida dopo nove giornate, la classifica del girone “b” della seconda lega pro.
L’ALLENATORE – Riconfermato dopo la splendida cavalcata della scorsa stagione, Pierfrancesco Battistini, romano, e con una lunga carriera di attaccante alle spalle, siede per la prima stagione sulla panchina di una squadra professionistica. Poca esperienza da allenatore, prima della passata stagione infatti solamente due anni a San Sepolcro sempre in serie “D” e precedentemente altre due esperienze nel campionato di eccellenza toscana sulle panchine del Subbiano e della Castenuovese.
LA SQUADRA – Sulle fondamenta di una squadra che lo scorso hanno ha dominato il girone “E” del campionato nazionale dilettanti, il presidente Roberto Damaschi imprenditore natio della vicina Cannara ed operante nel settore petrolifero e della ristorazione, non ha badato a spese pur di allestire una formazione degna di tal nome. Gli acquisti in attacco di Clemente, Tozzi Borsoi e di Bueno sono sintomatici della ferrea volontà societaria di arrivare fino in fondo davanti tutte le altre formazioni del girone. Sicuramente l’attacco più forte del girone se solamente si pensa alle marcature negli ultimi campionati per gli elementi sopracitati. Per Clemente nelle ultime cinque stagioni al Benevento, 142 presenze e ben 62 reti messe a segno. Tozzi Borsoi invece, prelevato dalla Ternana, ha collezionato con i rosso-verdi nelle ultime cinque stagioni 134 presenze andando a bersaglio 42 volte. Per la vecchia conoscenza dei tifosi del Catanzaro, Sebastian Bueno, dopo l’exploit della prima stagione in Calabria dove ha collezionato 16 reti in 21 partite giocate, poche presenze da titolare e molti infortuni ne hanno condizionato il rendimento a Benevento, dove ha collezionato comunque 48 presenze andando a segno appena 9 volte. Per la difesa innesto importante quello di Borghetti, prelevato sempre dalla Ternana ed a centrocampo invece l’arrivo del brasiliano Carloto dalla Lucchese a completare un reparto già ben collaudato.
LO STADIO – L’impianto di Pian di Massiano, in cui il Perugia gioca le sue partite interne dalla prima storica promozione in serie A avvenuta al termine della stagione agonistica 1974-1975, è oggi intitolato all’indimenticato “Renato Curi” scomparso il 30 ottobre 1977 durante il match di campionato tra il Perugia e la Juventus, stroncato da un arresto cardiaco durante una normale azione di gioco ad appena 24 anni.
PRECEDENTI E CURIOSITA’ – Per quanto riguarda i precedenti al “Renato Curi”, d’obbligo sono gli scongiuri per i tifosi delle “Aquile”. I Calabresi infatti, sub ben 17 incontri di campionato giocati in terra umbra non hai mai conquistato l’intera posta in palio, l’almanacco recita: 9 sconfitte ed 8 pareggi; sarebbe anche ora di sfatare questo tabù. Curiosamente, l’incontro tra le due formazioni per la prima volta si gioca in un campionato di serie C2, ed a parte un’altra breve parentesi riguardante i primi anni novanta, in cui il campionato di appartenenza era la serie C1, le due compagini si sono sempre affrontate tra serie A e B.
EX DELL’INCONTRO – Due gli ex dell’incontro, uno per parte. Sebastian “killer” Bueno, oggi in forza agli umbri, che proprio con il Catanzaro (allora Fc), fece il suo esordio nel campionato italiano, nella stagione 2006-2007; erano i tempi del “Pittelliano” Lodo Petrucci. Nella squadra giallorossa invece l’ex di turno è Salvatore Accursi che con la società Perugia Calcio Srl (anche lei fresca di Lodo Petrucci) del Presidente Silvestrini, colleziona in cinque stagioni di serie C1, 95 presenze e solamente una rete all’attivo.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Giordano; Borghetti, Pupeschi, Russo, Zanchi; Borgese, Benedetti, Carloto, Margarita; Gucci (Tozzi Borsoi), Clemente. All.:Battistini.
Massimo Saverino