Proseguono le indagini sulla morte di Denis Bergamini. Il 18 novembre 1989 lo sfortunato centrocampista del Cosenza fu investito da un camion lungo la statale jonica. La versione ufficiale fu quella che Denis Bergamini si era suicidato buttandosi sotto un camion. L’ex fidanzata Isabella, unica testimone della morte di Denis, dichiaró che il pomeriggio del 18 novembre il calciatore lasció il ritiro della sua squadra per andarla a prendere con la sua Maserati biturbo. I due si sarebbero allontanati da Cosenza per prendere la statale jonica che conduce a Taranto. Secondo la ricostruzione fatta da Isabella Denis Bergamini si sarebbe suicidato lanciandosi sotto ad un camion, e che quest’ultimo, dopo averlo colpito, lo avrebbe trascinato lungo l’asfalto per circa 60 metri. Le indagini sin dall’inizio non furono condotte scrupolosamente: né il camion che investí Denis né la sua Maserati furono sequestrati e controllati, gli abiti sparirono e le scarpe furono consegnate dopo alcuni mesi da un magazziniere del Cosenza ai genitori. Il magazziniere a sua voltá morí in circostanze poco chiare in un incidente sulla stessa strada dove anche Denis Bergamini aveva trovato la morte. Le indagini adesso ripartono dalla provincia di Ferrara: i carabinieri, delegati dai pm di Castrovillari, hanno sequestrato a casa della famiglia gli effetti che il 27enne calciatore del Cosenza, originario di Boccaleone di Argenta, indossava il giorno della morte. Si tratta appunto delle scarpe, di un orologio e della catenina. Si dovrà verificare se sia possibile che non siano stati danneggiati dal camion che, secondo la verita’ giudiziaria finora seguita ed ora messa in dubbio, lo investì.