Le aquile volano in vetta. Almeno sino a lunedì sera. Grazie al pareggio esterno nel big-match della giornata e in attesa del posticipo in programma in quel di Viterbo tra la capolista e il Sora, la matricola guidata da Braglia aggancia la Viterbese sul primo gradino del podio e respira lâaria fina dellâalta quota, dopo una lunga scalata.
Sin dallâavvio la gara è vivace e vibrante. Il primo sussulto già al 7â: dalla fascia destra il difensore rossoblu Hilario scodella in area, Martuscello prova a staccare di testa ed entra in contatto con il portiere, la sfera giunge a Zerbini che di ginocchio appoggia oltre la linea bianca. Lâarbitro annulla per una carica su Lafuenti, ma lâepisodio è da rivedere. Dopo sette minuti sono i marchigiani rischiare il tracollo. Dalla destra Dei crossa basso al centro, Corona svirgola, arriva in corsa Alfieri ma il suo destro al volo si stampa sul palo. Ed è ancora un legno a salvare lâequipe di Trillini al 17â, quando la botta di prima intenzione di Briano, su traversone rasoterra di Caterino, coglie in pieno la traversa. Al 32â tra le fila della Sambenedetese viene espulso Manni per doppia ammonizione e il match cambia volto. Il Catanzaro prova a schiacciare sullâacceleratore e le occasioni da gol più nitide le crea nella ripresa, nei due minuti tra il 66â e il 68â. Prima con una prepotente percussione centrale di Alfieri, che al momento della conclusione non trova lo specchio della porta, poi con Toledo, che arriva in ritardo di un soffio allâappuntamento con al deviazione sottomisura. Ai calabresi manca la necessaria cattiveria in fase realizzativi e non riescono a frantumare la rocciosa difesa di casa. E allâ85â le aquile rischiano anche di precipitare, ma per pochi centimetri lâartiglio di Martuscello non riesce ad arpionare una palla vagante in area, su punizione di Gennari. Ma sarebbe stata unâautentica beffa.
E ora in casa giallorossa tutti a tifare Sora, nella speranza del colpaccio.
Calabresi, primato a orologeria
da datasport.it