CATANZARO Â Anche nel pomeriggio di ieri va annoverata la defezione di Giorgio Corona, che ha saltato la seduta a scopo precauzionale. Il bomber giallorosso soffre per un lieve affaticamento al polpaccio, accusato alla ripresa degli allenamenti. Le rassicurazioni sulla sua certa presenza nella sfida di San Benedetto restano credibili, ma nel frattempo Braglia ha sistemato Biancone al centro dell’attacco, nel corso della partitella di ieri.
L’attaccante di Colleferro, a segno nelle due ultime gare, sembra l’uomo designato a prendere il posto di Corona contro la Sambenedettese, ma l’eventualità appare remota. Ascoli sta bene, lavoro differenziato per il convalescente Di Girolamo, assenti gli infortunati di lungo corso Ciardiello, Ambrosino e Andrisani, quest’ultimo avvistato negli spogliatoi. Durante la consueta partitella in famiglia, il tecnico ha schierato la stessa formazione vittoriosa con L’Aquila, eccezion fatta per il già citato Biancone: Lafuenti tra i pali, difesa a tre con Milone, Pastore e Zappella; Dei e Caterino sulle fasce, Briano e Alfieri al centro; Ferrigno, Biancone e Toledo a offendere. Tra le riserve va segnalata l’ottima prestazione di Massimo Campo, autore di una doppietta.
UN DOLCE RISVEGLIO. E’ felice che il suo rientro in campo sia coinciso con una vittoria, come desiderava alla vigilia, e con una prestazione che non facesse rimpiangere Ascoli, a sua volta molto apprezzato per non aver fatto maledire l’assenza forzata del compagno. Altrettanto felice, per aver battuto una formazione difficile, «che ha pure giocato meglio rispetto ad altre squadre con più punti in classifica». Del resto, Giuseppe Zappella sa bene che là dietro tocca sempre adattarsi alle caratteristiche di chi prendi il posto. Basta farlo bene. «Il nostro è un reparto di categoria, gente esperta che vanta curriculum importanti. Ora magari soffriamo per qualche infortunio, ma a ranghi completi andiamo bene».
L’attacco della Samb non fa paura. «E’ molto forte e merita rispetto, ma non lo temiamo. Anzi, quando incontri squadre così non vedi l’ora che arrivi domenica, è stimolante giocare con squadre all’altezza».
Specie ora, un momento d’oro che per Zappella può segnare l’inizio di una nuova era, di un cambiamento concreto per il calcio catanzarese. «Sono arrivato e mi è sembrato di vivere un dolce risveglio. Ho trovato un’intera città attorno alla squadra, e questo ci galvanizza anche se non voliamo alti. Fa però piacere quest’affetto, ci fa sentire importanti, e ci spinge a fare sempre meglio per non deludere nessuno».
L’ARBITRO. Riecco il signor Velotto. Il fischietto di Grosseto torna a dirigere una partita del Catanzaro, dopo il derby col Crotone giocato un mese fa (vittoria ed espulsione proprio di Zappella), la gara contro l’Olbia dello scorso dicembre (3 a 1, un rigore sbagliato da Giglio), e l’andata della finale play-off pareggiata ad Acireale (9 ammoniti).
Domenico Concolino