“Attendiamo chiarezza in merito alla vicenda della costruzione dei 4 nuovi ospedali in Calabria (Vibo Valentia, Sibari, Gioia Tauro e Catanzaro) per i quali la Regione Calabria, ha stipulato una Convenzione con la Regione Lombardia, affidando ad una società privata “Infrastrutture Lombarde” le procedure di gestione delle gare d’appalto”. E’ quanto ha affermato Salvatore Scalzo, Capogruppo dell’opposizione al consiglio comunale di Catanzaro.
Un provvedimento, ha continuato Scalzo, che ha portato la Procura della Repubblica di Catanzaro ad aprire un fascicolo, per verificare che le procedure utilizzate siano in regola rispetto a quanto stabilito dal diritto comunitario, dal momento che, una società partecipata, come il caso della “Infrastrutture lombarde”, dovrebbe lavorare unicamente per conto dell’ente proprietario di tutte le quote azionarie.
Tra l’altro, prosegue la nota, tale Convenzione prevedeva un compenso a favore della Regione Lombardia pari al 2,7% sul costo finale dei lavori, a fronte di una spesa complessiva di 700 milioni di euro per la stessa società, senza contare gli eventuali importi aggiuntivi.
La Regione Calabria, dove il governatore detiene l’incarico di commissario ad acta della sanità dal luglio 2010, nonché commissario delegato dal Governo per la costruzione degli ospedali, con la promessa di tempi record nella realizzazione dei nuovi ospedali, si è dotata di una SUA (Stazione Unica Appaltante), il cui scopo primario dovrebbe essere proprio il controllo sui grossi appalti pubblici e non solamente la gestione spicciola dei piccoli appalti. A fronte di ciò il governatore decide di stipulare la Convenzione con la Regione Lombardia, solamente dopo aver interpellato la SUA, la quale dichiarava, secondo quanto riferito testualmente dal presidente Scopelliti, “di non essere in grado di portare avanti gli onerosi incombenti collegati alla predisposizione di gare così difficoltose, mai poste in essere fino ad ora nella Regione”.
Una vicenda che, negli ultimi mesi, ha prodotto diverse perplessità da parte della CGIL regionale, nonché una interrogazione parlamentare. Una convenzione che costerebbe alle casse della sanità calabrese diversi milioni, decretando ineluttabilmente la sfiducia del Presidente della Giunta verso il tessuto tecnico- amministrativo- istituzionale della nostra regione ed un duro colpo verso quelle categorie professionali ed imprenditoriali valenti, esistenti in Calabria. Non è altresì trascurabile il fatto che in un momento di crisi sociale e di occupazione la nostra regione decida di dirottare tali somme consistenti della sanità calabrese, che potrebbero essere spese sul territorio, verso altre regioni. “Per ciò che concerne la costruzione del nuovo ospedale di Catanzaro, ha concluso Scalzo, condivido la proposta di dedicare una seduta del consiglio comunale, al tema della sanità, per discutere del miglioramento del servizio sanitario pubblico e privato da erogare alla cittadinanza”.