Sciopero generale CGIL: migliaia in piazza in Calabria

Secondo i primi dati forniti dal principale sindacato italiano, «al di là di ogni aspettativa» l’adesione dei lavoratori. Protesta anche dell’USB: occupata la stazione di Lamezia

Centinaia di migliaia di italiani sono scesi oggi in piazza in tutto il paese per protestare contro la manovra economica che il Governo sta varando in queste ore. Cento le piazze coinvolte da nord a sud per lo sciopero generale indetto dalla CGIL. E la Calabria non si è tirata indietro. Cinque le manifestazioni che hanno interessato i cinque capoluoghi di provincia. A Catanzaro, raduno stamattina a Piazza Vittorio Veneto, presente il segretario confederale della CGIL Calabria Mammoliti. Sul palco anche un rappresentante (precario) del mondo della scuola e un ex operatore di Phonemedia, l’azienda al centro di una delle vertenze più difficili degli ultimi anni. In piazza, invece, diverse personalità politiche dalla galassia del centrosinistra: dall’ex sindaco Olivo all’attuale primo cittadino di Lamezia Terme Speranza; dal consigliere Scalzo ai rappresentanti del mondo dell’associazionistico. 

Pensionati, lavoratori, precari e disoccupati uniti «per dire no ad una manovra recessiva e rivendicare immediate azioni per lo sviluppo e per l’occupazione». Sono le parole del segretario regionale della CGIL Sergio Genco, che ha partecipato alla manifestazione di Vibo Valentia. Anche l’Unione Sindacale di Base è scesa in piazza stamattina a Lamezia Terme, rivendicando la contrarieretà alla politica economica del governo ma da una piattaforma diversa rispetto a quella della CGIL. Disagi sono stati creati dai manifestanti che hanno occupato simbolicamente i binari della stazione di Sant’Eufemia.

Di seguito i comunicati diramati dalla CGIL Calabria, sui numeri e le adesioni allo sciopero, e dall’USB sulla giornata di oggi.

Red

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CGIL Calabria

In Calabria l”adesione allo Sciopero Generale indetto dalla CGIL per protestare contro la manovra economica del Governo è andata aldilà di ogni aspettativa. In tutti i settori si sono registrate percentuali di adesioni superiori al numero degli iscritti alla CGIL, questo sta a significare che tanti lavoratori non iscritti o iscritti ad altri sindacati hanno condiviso le ragioni dello Sciopero. Hanno incrociato le braccia il 57[%] dei lavoratori dei trasporti: alla Coopmar Impresa Portuale di Gioia Tauro l”adesione è stata del 100[%], alle Ferrovie della Calabria (Catanzaro) del 50[%], alla Sacal aeroporto di L.T del 56[%]; alta l”astensione nel settore dell”industria e del terziario da segnalare l”86[%] della Cosmic di Crotone, il 65[%] di De Masi SpA di Gioia Tauro, il 91[%] dell”Acem Costruzioni Porte di Reggio Calabria, l”88[%] della Fimet Cantieri A3, il 92[%] della Monier di Cosenza,chiusa l”Europack di Castrovillari, il 43[%] dell”Afor di Vibo Valentia, il 35[%] della Sicurtransport di VV dove l”adesione è stata superiore del 16[%] rispetto ai nostri iscritti. Buona la riuscita dello Sciopero in tutta la Funzione Pubblica: il 45[%] della Provincia di Cosenza; il 77[%] della Coop. Sociale ”Magnolia” di Rossano, il 40[%] dell”Inps di Reggio Calabria, il 60[%] del Comune di Satriano, il 100[%] della Comunità Montana Malvito di Cosenza e della Cooperativa sociale ”Vita Si” di Corigliano. Migliaia sono stati i lavoratori e le lavoratrici, assieme ai tanti precari, ai pensionati, ai giovani disoccupati, ai sindaci, che hanno partecipato alle manifestazioni tenutesi nei cinque capoluoghi di provincia. L”adesione allo sciopero e le imponenti partecipazioni alle manifestazioni confermano la giustezza della giornata di lotta per modificare una manovra economica iniqua, ingiusta, sbagliata, che colpisce il lavoro, i diritti e le fasce più deboli della società italiana. La Cgil continuerà l”azione di lotta per non permettere la cancellazione dell”art.18 dello Statuto dei lavoratori e l”abolizione del Contratto Nazionale del Lavoro e per impedire che questo Governo continui a produrre danni al nostro Paese. Dalle piazze della Calabria una sola richiesta: che il Governo Berlusconi, approvata la manovra, si dimetta immediatamente. 

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USB Calabria

Alcune centinaia di lavoratori aderenti all’USB, hanno manifestato questa mattina a Lamezia Terme, per protestare contro una manovra finanziaria ingiusta e iniqua, che colpisce ancora una volta i dipendenti, i pensionati ed i soggetti deboli, lasciando indenni i ceti alti e chi la crisi haprovocato. La manifestazione si inserisce nella giornata di sciopero generale indetta da tutto il sindacalismo di base, in contrapposizione con quella della Cgil, sia nei contenuti, che nelle piattaforme rivendicative. I manifestanti, esasperati dalla situazione creata  dalla crisi e dalle contromisure del tutto inadeguate assunte dal governo, hanno deciso anche di occupare le stazione ferroviaria centrale di Lamezia, scendendo tra i binari e provocando disagi alla circolazione, peraltro già ridotta a causa dello sciopero del sindacato dei trasporti O.R.S.A. che ha aderito allo sciopero del sindacalismo di base. L’occupazione dei binari, si è svolta pacificamente e, dopo una trattativa con le forze dell’ordine, è stata rimossa.  La manifestazione è continuata all’insegna della protesta sia contro il governo nazionale, che sotto il ricatto della Lega, sta adottando misure che affossano sempre di più l’economia della Calabria, che contro il governo regionale che ha scelto di impegnarsi nelle varie manifestazioni folkloristiche, anziché adottare misure in difesa del territorio, della nostra economia e dei cittadini calabresi. Lo sciopero di oggi è per USB la base di partenza per rilanciare un programma di lotta che coinvolga sempre di più tutti i lavoratori, le associazioni libere, i cittadini, i movimenti e tutti coloro che si oppongono concretamente a questa manovra e a tutte le azioni che colpiscono in modo sempre più indiscriminato i soggetti deboli. All’iniziativa, oltre all’USB ed ai Sindacati di Base, hanno aderito anche la RDT (Rete Difesa del Territorio), il Comitato Acqua Pubblica ed il Collettivo Altralamezia.

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Redazione

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