La bocciatura degli emendamenti all’assestamento di bilancio presentati ieri dall’opposizione è un segnale negativo perché raffigura una maggioranza sostanzialmente indifferente non solo rispetto alle sollecitazioni dell’opposizione in Consiglio, ma, quel che è peggio, anche rispetto ai nuclei familiari e alle persone coinvolte dai tre emendamenti presentati: il primo per aiutare le famiglie bisognose con riferimento alle rette di iscrizione dei figli agli asili nido (ricordiamo che in città gli asili nido sono soltanto di natura privata), il secondo per i contributi all’assistenza alloggiativa ai senzatetto e il terzo per contributi assistenziali e sostegno alimentare delle famiglie bisognose.
Il tutto inteso per riparare ad un buco concettuale determinatosi nel bilancio di una città, le cui famiglie, per il 41%, sono a rischio povertà. Questo buco si chiama emergenza sociale. Eppure dinanzi a questa esigenza la maggioranza si è mostrata indifferente.
Speriamo che abbia quanto meno seguito il nostro invito a restituire priorità immediata alla politica delle entrate. Con un bilancio così ingessato, causa i tagli puntuali operati dal Governo nazionale di centrodestra sui Comuni, l’unico modo per governare con successo una città che voglia crescere e svilupparsi e non addormentarsi lentamente è quello di concentrare l’attenzione sulle politiche delle entrate e sul reale contrasto agli abusi. Per questo l’opposizione ha riproposto con forza alcuni punti importanti del programma elettorale: il telerilevamento satellitare periodico e la tecnica “change detection” per la gestione del territorio e il controllo degli abusi e la costruzione di un progetto di autofinanziamento con la partecipazione del personale interno che lavori al recupero dei tributi locali.