CATANZARO. Il Catanzaro piega anche lâAquila e vola spedito allâinseguimento della capolista Viterbese. Partita dura e lo si sapeva con gli abbruzzesi disposti a tutto pur di non perdere ulteriore terreno utile per la salvezza. Alla fine è servito un dubbio penalty di Biancone per rimandare a casa battuti gli uomini di Gentilini. Il Catanzaro aveva iniziato come ormai abituato, ovvero con un gol-lampo siglato manco a dirlo da Corona (11° centro) ma lâAquila ha avuto il merito di non demoralizzarsi e così dopo uno svarione di Pastore è pervenuta al pareggio con il vivace Vidallè, al 3° sigillo stagionale. Per i giallorossi tutto da rifare ma câera tutto il tempo necessario per tornare nuovamente in vantaggio. Gentilini chiudeva gli spazi e lasciava al suo uomo di maggior fantasia e iniziativa, ovvero lâex Turris Rizzioli, il compito di sostenere gli isolati Vidallè e De Palma. Dopo ripetuti attacchi allo scadere del 1° tempo i padroni di casa usufruiscono di un rigore per atterramento di Corona servito da Ferrigno: dal dischetto lo stesso Ferrigno spreca malamente la grande chance. Eâ un errore che innervosisce lâundici di Braglia che anche alla ripresa delle operazioni non si dimostrano lucidissimi, ma non era facile giocare e costruire palle importanti contro una squadra che gioca con lâacqua alla gola e vende carissima la pelle per non perdere lâennesima partita dopo 6 sconfitte consecutive. Gentilini comincia a crederci soprattutto quando il duo Rizzioli Vidallè al 20â sfiora addirittura il clamoroso vantaggio, con unâazione che si esaurisce con la traversa degli abbruzzesi. Il Cz soffre lâaggressività dei rossoblù, a volte fin troppo arditi nel contrastare i giallorossi; ne fa le spese proprio Vidallè, espulso allâ80â. Con un uomo in meno lâAquila si difende ancor più strenuamente fino a quando a 2 minuti dalla fine ancora Corona provoca tensione nellâarea aquilana, inducendo lâesperto centrale Chionna a un fallo davvero ingenuo che comunque è sembrato probabilmente fuori area. Come lunedì a Giulianova lâincaricato è Biancone e non Corona e lâex pescarese si conferma cecchino infallibile. Il Cz chiude così la gara e si prepara anima e corpo per la trasferta minacciosa di S. Benedetto dove la squadra di Braglia si misurerà con una delle formazioni più attrezzate del girone da cui occorrerà uscire indenni. Per lâAquila, invece, solo recriminazioni e disperazione per una classifica davvero problematica. Dietro il Catanzaro, intanto, insiste lâAcireale, corsaro anche a Teramo contro una squadra sempre più in crisi che non riuscirà ormai a invertire la rotta. La Samb non ha vita facile nel derby marchigiano di Fermo mentre lâunico spunto interessante è quello del Foggia che piega il Taranto e si insedia sulla quarta poltrona della classifica. Giulianova, Lanciano e Crotone dimostrano ancora che al loro discreto organico manca ancora qualche puntello in grado di far loro spiccare il volo.
M.S