Ha dovuto sudare più del dovuto il quotato Catanzaro contro l’ultima in classifica che comunque ha dimostrato di non meritare l’attuale posizione. La squadra di casa certamente è stata meno brillante di altre volte ma ha fatto di tutto per complicarsi la vita come lasciare libero il centravanti Vidallè in occasione del pareggio e, soprattutto, fallire con Ferrigno un calcio di rigore al 45° e svariate altre occasione da rete non sfruttate nella ripresa. La partita è iniziata con un minuto di raccoglimento per ricordare la memoria del presidente del Lanciano e per commemorare Mirko un bambino catanzarese di 12 anni morto nei giorni scorsi. Come suo solito il Catanzaro trova il gol nei primi minuti grazie ad un ottimo lavoro di Corona che ricevuta palla al limite dell’area dribbla tre avversari e fulmina il portiere Greco. Al primo calcio d’angolo l’Aquila pareggia con il centravanti Vidallè lasciato nell’occasione libero dai difensori di casa. Il Catanzaro cerca di impostare le sue solite giocate ma il gioco ostruzionistico dell’Aquila, con frequenti interruzioni del gioco, penalizza la squadra di casa. La posizione di classifica della squadra abruzzese e le polemiche generate dal sindaco con la richiesta di quest’ultimo all’allenatore Gentilini di non far giocare il portiere Sassanelli e l’attaccante Bertolucci, richiesta peraltro accolta dal mister, ha caricato a mille i giocatori dell’Aquila. In virtù dei diversi valori tecnici i giocatori dell’Aquila hanno pensato bene impostare la gara facendo tesoro dell’agonismo, primo fra tutti del capitano Vidallè, poi espulso nella ripresa per una gomitata in faccia a Biancone, e l’obiettivo stava per essere raggiunto. Allo scadere del primo tempo il Catanzaro ha la più grossa occasione per tornare in vantaggio. L’arbitro Fiori concede, giustamente, un calcio di rigore per atterramento in area di Corona. Sul dischetto si presenta Ferrigno ma il suo tiro è debole e centrale e l’esito è scontato: parata facile di Greco. Si torna in campo con le stesse squadre del primo tempo e il gioco della squadra di casa, sostenuta anche questa domenica da un folto pubblico( almeno 9.000 i presenti Ceravolo) ristagna, da segnalare l’opaca prova del brasiliano Toledo che ha condizionato non poco l’andamento delle proiezioni offensive della squadra giallorossa. Il Catanzaro rischia grosso al 75° quando il tornante Dei nel tentativo di spazzare l’area manda la palla a colpire la traversa dell’ottimo Lafluenti. Gol mancato gol subito è questa la dura legge del calcio e all’87° l’arbitro concede un secondo rigore sempre per atterramento in area del solito Corona. Braglia indica chiaramente Corona come l’incaricato del tiro ma Biancone s’impossessa della palla e con tiro angolato spiazza il portiere Greco e regala la 4a vittoria consecutiva al Catanzaro. Dove può arrivare questa squadra? I tifosi sono sicuri che possa andare lontano, per il momento si stanno incamerando punti determinati per l’obiettivo principale: la salvezza, superati i 40 punti ci sarà da divertirsi. Domenica prossima i giallorossi sono attesi a S. Benedetto del Tronto per un’ importante verifica delle loro possibilità future. Per il momento un’intera provincia si gode il 2° posto al resto si penserà dopo.
Franco Caccia – da Tuttalac.it