“Il risultato della consultazione referendaria ha dimensioni storiche – scrive in una nota Salvatore Scalzo, leader dell’opposizione in Consiglio comunale di Catanzaro alla chiusura dei seggi -. Segna in sole due settimane il secondo fortissimo punto di scollamento tra la cultura politica di questo governo di centrodestra e gli Italiani, ormai desiderosi di cambiamento e soprattutto di una classe dirigente seria, credibile, responsabile. Si era detto che la sfida referendaria, al di là dell’importanza primaria dei singoli quesiti, sarebbe stata anzitutto una sfida culturale tesa a riaffermare una democrazia fondata sulla consapevolezza e sulla partecipazione e che esisteva la necessità di offrire un simbolo chiaro del risveglio generalizzato all’interno di un Paese stanco, offeso nei suoi valori più essenziali, mortificato nell’assistere a teatri di discussione politica sempre più distanti dai bisogni essenziali e dalle difficoltà quotidiane della maggioranza delle persone. Oggi questo ulteriore simbolo è arrivato e l’Italia si è nuovamente rialzata. L’Italia ha vinto contro una posticipazione onerosa e pretestuosa della consultazione referendaria, contro un’informazione spesso carente e latitante, contro gli inviti assillanti ad andare al mare o a rimanersene a casa (inviti, mi sia consentito dire, perfettamente miserabili: gli inviti strategici all’astensione si collocano agli antipodi di una sana cultura democratica e dell’impegno civico)”.
“L’Italia e gli Italiani – prosegue Scalzo – hanno vinto ed è bene che il governo e, oserei dire, l’intero centro-destra a tutti i livelli di governo, nazionale e locale, prenda atto della diversa Italia con cui si trova a confrontarsi. Si renda conto che l’Italia del mare o dell’incantamento, ammesso che sia mai esistita, oggi non esiste più. L’Italia nuova è più orgogliosa, ambiziosa, più avanti della sua classe dirigente e attende risposte all’altezza dei suoi tempi e delle sue ambizioni. Registro con grandissimo entusiasmo il dato di Catanzaro che si attesta assolutamente in linea con il resto del Paese: la città ha offerto segnali di vitalità importanti già durante la campagna elettorale per il referendum e si è resa protagonista di un’affluenza forse storica nell’ambito delle consultazioni referendarie. I segnali di risveglio civico all’interno del capoluogo si consolidano e si amplificano e danno il segno di una democrazia, oggi più che mai, in cammino”.
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“Sento di esprimere grande soddisfazione per i dati registrati nel Capoluogo di Regione ed in tutto il territorio provinciale per l’eccezionale risultato sul Referendum 2011” dichiara Annamaria Principe, Coordinatore FLI per la provincia di Catanzaro. “Futuro e Libertà ha dato un contributo diretto e tangibile, con l’allestimento di postazioni informative, di gazebo e con la distribuzione di materiale divulgativo, sia per il raggiungimento del quorum che per l’affermazione dei quattro sì e, in particolare, il voto referendario registrato a Catanzaro presenta risultati sostanzialmente in linea con il dato nazionale. L’affluenza alle urne si è attestata vicinissima al 55% degli elettori e le percentuali in favore del sì, per tutti e quattro i quesiti, supera abbondantemente il 95%. L’esito della consultazione referendaria“ conclude il Coordinatore provinciale FLI “conferma che gli elettori sono stanchi di assistere ad una gestione arrogante, approssimativa e inconcludente della cosa pubblica e che pretendono di partecipare attivamente alla vita democratica del Paese”