Come i cittadini catanzaresi sanno da tempo seguo la vicenda di FONDAZIONE BETANIA e della mancata adozione delle delibere della Giunta regionale sulla tematica. Dopo aver letto la nota di stampa del candidato a sindaco TRAVERSA esprimo il mio compiacimento per l’azione di sollecito che il parlamentare catanzarese ha svolto nei confronti di SCOPELLITTI. Quando si tutela una realtà catanzarese si compie un’azione meritoria che deve essere riconosciuta. Con la stessa franchezza devo però far notare che la deliberazione adottata non è sufficiente a far pagare gli stipendi arretrati ai dipendenti di FONDAZION BETANIA i quali rimangono ancora appesi ai capricci del sistema regione che tiene bloccati i soldi che spettano a FONDAZIONE BETANIA e a tutte le altre realtà che operano nel sociale. In altri termini ciò che è dovuto per legge viene elargito come favore (…?!) soprattutto in campagna elettorale. Invito la deputazione catanzarese, quindi, a unirsi al mio rinnovato sollecito a che il “sistema regione” provveda allo sblocco dei soldi che ci sono (dopo la conclusione dei lavori del c.d. Tavolo MASSICCI) al fine di pagare i lavoratori che versano in evidenti difficoltà quotidiane. Le eccellenze catanzaresi (FONDAZIONE BETANIA ne è una testimonianza che supera i confini stessi della Calabria) vanno sempre difesi e non solo in campagna elettorale. Ma vi è di più. I lavoratori di FONDAZIONE BETANIA potranno da subito constatare se la delibera adottata dalla Giunta Regionale si tramuterà in effetti reali e concreti ovvero sarà l’ennesima attesa di speranza. Intanto, colgo l’occasione, per dire ai lavoratori di tutte le realtà che operano nel Settore del Sociale che io personalmente e tutto il gruppo parlamentare di FLI vigileremo e ci adopereremo affinché i diritti non si tramutino in favori e soprattutto affinchè la Regione Calabria voglia trasferire le deleghe ai Comuni. Per risolvere veramente e definitivamente la vicenda di FONDAZIONE BETANIA e di tutte le altre realtà che operano nel sociale bisogna spingere in questa direzione di trasferimento delle deleghe. Solo così facendo non ci sarà più bisogno di “chiedere il favore” ma di vedere riconosciuti i propri diritti.
