Restano due sole stazioni per concludere il calvario calcistico 2010-11 dell’Effeccì Catanzaro, iniziato a fine agosto con la sconfitta interna contro il Neapolis, la prima delle tante che hanno costellato una stagione vergognosa. Due partite inutili, visto che anche la matematica ha ormai condannato i giallorossi alla retrocessione tra i dilettanti, dopo quasi 60 anni ininterrotti di professionismo. La trasferta a Pomezia di domenica prossima e la chiusura casalinga l’8 maggio contro il Trapani serviranno solo ad aggiornare definitivamente i record negativi stabiliti dall’Effeccì “spartano” dei politici.
Nel frattempo le partite più importanti per il futuro del calcio sui tre colli si giocheranno su altri tavoli, come troppo spesso è accaduto negli ultimi anni. Mentre l’interesse in città si è inevitabilmente spostato sulla campagna elettorale in vista delle Comunali del 15-16 maggio, gli unici movimenti riguardanti il Catanzaro si registrano nelle aule giudiziarie. Il 4 maggio è attesa la decisione della Corte di Giustizia Federale sul caso-Pomezia. Dopo i 15 punti di penalizzazione inflitti alla società laziale dalla Disciplinare, è atteso il verdetto definitivo che potrebbe confermare la sentenza di primo grado, premiare il ricorso del Pomezia o retrocederlo all’ultimo posto della classifica, accogliendo la richiesta del procuratore federale Palazzi. In quest’ultimo caso l’Effeccì resterebbe in Seconda Divisione e si aprirebbero nuovi scenari per il salvataggio della società giallorossa.
L’altra partita, quella del fallimento, si gioca infatti al tribunale di Catanzaro. Due gli appuntamenti più importanti previsti nei primi giorni del mese prossimo. Il 6 maggio verrà definitivamente accertata l’entità del debito dell’Effeccì, al termine dell’esame dei crediti sportivi vantati dai tesserati. Quattro giorni dopo, il 10 maggio, si terrà l’udienza per la cessione del ramo d’azienda, il cui valore è stato quantificato in 100.000 euro. Questa prima asta potrebbe andare deserta, visto che all’orizzonte non si profila ancora nessuna cordata pronta a rilevare l’Effeccì.
Sul piano sportivo, il 29 aprile è previsto anche un Consiglio Federale che dovrebbe tracciare la rotta su organici e ripescaggi in Lega Pro per la prossima stagione. Sembra ormai acclarata quantomeno una riduzione delle squadre e un numero inferiore di ripescaggi. Ma il paventato innalzamento delle soglie per le fideiussioni da allegare alle domande potrebbe portare di fatto a un ridimensionamento molto più profondo degli organici, salvando solo le società sane. I risultati del campo potrebbero nuovamente essere ribaltati dall’ormai consueto terremoto estivo.
Un ulteriore ostacolo o un’opportunità in più per il Catanzaro? Dipende come sempre da una nuova proprietà. Dipende come sempre dalla volontà – finora nulla – della classe imprenditoriale della città di investire in un progetto nuovo. Dipende come sempre dalla capacità della città di aggrapparsi all’ultima scialuppa di salvataggio rimasta. All’orizzonte per ora nulla. Solo la fame di calcio dei tifosi bastonati e disillusi. Che hanno fretta di dimenticare questa stagione fallimentare e un disperato bisogno di futuro.
Ivan Pugliese