IL POLO ARCHIVISTICO DI CATANZARO SARA’ IL PRIMO ESEMPIO DEL GENERE IN ITALIA / CONSEGNATE LE CHIAVI DELL’IMMOBILE EX MATTATOIO ALLA DIREZIONE REGIONALE DEI BENI CULTURALI PER L’AVVIO DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE CHE AMMONTANO A 600 MILA EURO E CHE SARANNO COMPLETATA ENTRO LA FINE DELL’ANNO
Il Polo archivistico di Catanzaro, sarà il primo esempio del genere in Italia e troverà casa nel complesso immobiliare ex- Mattatoio che il Comune ha formalmente concesso in uso all’Archivio di Stato per la durata di 30 anni. Questa mattina, infatti, la dirigente del patrimonio di palazzo de Nobili, ing Alba Felicetti, presente il sindaco Rosario Olivo, ha consegnato le chiavi dell’immobile all’architetto Carmela Genovese in rappresentanza della direzione regionale dei beni culturali. L’atto fa seguito alla firma della convenzione che regola i rapporti tra le due Istituzioni, firmata a Roma al Ministero per i Beni e le attività culturali dal sindaco Rosario Olivo, presente anche l’assessore comunale alla cultura, Antonio Argirò. dal direttore generale del Ministero dott. Luciano Scala e dal responsabile della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Calabria, arch. Francesco Prosperetti.
Alla cerimonia di consegna delle chiavi oltre al sindaco Olivo ed alla dirigente Felicetti erano presenti: l’assessore alla cultura, Antonio Argirò, ed il suo omologo al patrimonio, Domenico Iaconantonio, l’ing Iannelli del Ministero Beni culturali, il dott Colacino, direttore amministrativo dell’Archivio di Catanzaro, in rappresentanza della direttrice, dottoressa Luisa Porchia ed il progettista, ing Fanigliulo.
“E’ una giornata importante – ha commentato il sindaco Olivo – perché la dotazione culturale della città si arricchisce di un nuovo, prezioso tassello, un polo archivistico di straordinario valore che costituirà un punto di riferimento per tutti i ricercatori”. Olivo ha sottolineato come “le radici della memorie e della cultura devono costituire un patrimonio di fondamentale importanza. Il complesso immobiliare ex-Mattatoio quale sede del costituendo Polo archivistico di Catanzaro – ha concluso Olivo – favorirà, inoltre, la diffusione della conoscenza delle fonti storiche del territorio, la formazione nel settore dei beni culturali e archivistici, la promozione di studi e ricerche, la sperimentazione di forme innovative di didattica degli archivi e della storia destinate ai giovani e al mondo della scuola”.
Infatti, sempre nella mattinata di oggi, è stata firmato dal Sindaco un protocollo d’intesa con la Direzione regionale per i beni culturali, la Direzione generale per gli archivi e l’Archivio di Stato di Catanzaro, per la valorizzazione della sede di Catanzaro attraverso l’avvio di importanti funzioni ed attività di supporto e di servizio a soggetti terzi (ordinamento e inventariazione di archivi, interventi conservativi e di restauro, trattamento e riproduzione digitale della documentazione, assistenza tecnico-scientifica), poiché il Polo nasce dalla consapevolezza del ruolo che ha oggi la produzione della documentazione digitale.
Argirò ha ricordato l’iter della pratica avviata nel 2009 e come il Polo di Catanzaro non sarà un deposito chiuso e polveroso ma “un luogo dinamico ed aperto teso alla valorizzazione del materiale conservato ma dove troveranno spazio anche innovativi lavoratori di ricerca e di studio. Un tassello culturale che va ad aggiungersi al ricco patrimonio di cui Catanzaro si è dotata”
Per l’assessore Iaconantonio con il Polo archivistico “Catanzaro rafforza il ruolo di Capoluogo della cultura”
l’ing Iannelli ha sottolineato come di fatto la convenzione “apre un’autostrada di collaborazione tra la Città ed il Ministero una strada fatta di piena condivisione”
Il dott Colacino ha ringraziato i promotori di questa intesa anticipando come finalmente “si potrà portare a fruizione un patrimonio finora nascosto”
“Non vediamo l’ora di iniziare – ha sottolineato l’architetto Genovese– evidenziando come il recupero “ mira a valorizzare anche quella che è stata la storia dello stabile”
Soddisfazione per il completamento dell’iter burocratico è stata espressa dalla dirigente Felicetti che ha voluto ringraziare il sindaco Olivo “che mi ha consentito di portare a conclusione uno dei progetti avviati dal mio settore grazie alla sinergia con gli altri enti interessati”.
Infine, il progettista, ing Fanigliulo ha spiegato gli aspetti tecnici innovativi che caratterizzeranno il recupero dell’immobile.
I lavori che saranno completati entro la fine dell’anno, sono a carico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che ha impiegato a somma di 600mila euro oltre a quelle destinate agli arredi.
E’ da ricordare che l ’Archivio di Stato conserva le fonti documentarie più significative per la storia della città di Catanzaro e del suo territorio, ma che l’attuale sede di piazza del Rosario non presenta sufficienti caratteristiche di idoneità e adeguatezza che consentano di valorizzare il patrimonio documentario conservato
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CONTO CONSUNTIVO / DICHIARAZIONE DELL’ASSESSORE AL BILANCIO
Testo integrale della dichiarazione diramata dall’assessore al bilancio , Giuseppe Marcucci
“L’idea che l’avanzo di amministrazione costituisca una sorta di gruzzoletto di scintillanti monete d’oro, lasciato sotto un mattone per avarizia o negligenza, è forse suggestiva, ma sicuramente sbagliata. Essa è altrettanto bizzarra di quella, che pure è echeggiata in questi giorni pasquali, secondo cui la politica degli investimenti del Comune si deciderebbe in fase di approvazione del conto consuntivo e non in sede di bilancio preventivo.
L’avanzo non dipende dalla mancata realizzazione di investimenti previsti, esso è il risultato di una somma algebrica fra residui attivi e passivi (quindi soldi virtuali…) e può essere prudentemente utilizzato (dopo averne accantonato parte rilevante per coprire il rischio di svalutazione dei crediti) solo in determinate circostanze, ad esempio per ripianare i debiti fuori bilancio o per ricapitalizzare le Società Partecipate, come il Consiglio Comunale ha già indicato.
Naturalmente non possono essere finanziate con l’avanzo le spese correnti ripetitive e la sezione di controllo della Corte dei Conti dà indicazioni assai restrittive sul suo utilizzo.
Peraltro il limite alla nostra capacità di spesa è fissato con rigore dalle norme del Patto di Stabilità che ci impedisce di spendere al di là di una certa soglia anche risorse nostre già disponibili.
La crisi finanziaria non è cosa che si legga solo sui giornali, investe direttamente gli Enti Locali chiamandoli a concorrere al risanamento dei conti pubblici in maniera pesantissima.
Vorrei infine fare osservare che quando il consigliere Carlo Nisticò militava nelle file di Forza Italia, il centro destra lasciò in eredità alla Giunta Olivo un avanzo dello stesso ordine di grandezza di quello che oggi registriamo. Con Nisticò che sosteneva (sosteneva?) il P.D. ed il Centro Sinistra le cose non sono cambiate. Sarà per questo che il consigliere Nisticò stavolta ci riprova con il centro centro dell ’U.D.C. ? come dire: se “avanzo” seguitemi”.