Intervistiamo

Anpi Catanzaro sulla ricorrenza del 25 Aprile

 

Quest’anno siamo al 66° anniversario della Liberazione. E’ di particolare importanza ricordare questa data oggi insieme alle celebrazioni dei 150 anni dall’Unità d’Italia. Nonostante gli odiosi attacchi, mai sopiti, che si continuano a muovere verso La Resistenza, la lotta di Liberazione ed i partigiani, il 25 Aprile continua ad essere una data fondamentale per la storia del nostro paese. Vogliamo ricordare la scellerata proposta di cinque senatori del Governo in carica, con il loro disegno di legge teso a cancellare la XII Disposizione transitoria della Costituzione Italiana che vieta espressamente “la riorganizzazione del disciolto partito fascista”. Questi presunti uomini politici del senato che hanno giurato fedeltà alla Repubblica, tra i silenzi dei loro tanti colleghi di Governo, hanno in mente un progetto odioso e provocatorio finalizzato a dare una mano a quanti, Presidente del Consiglio in primis, attaccano la Costituzione, denigrano la Resistenza, tentano un revisionismo della storia che mai potremo consentire.

In questo quadro si comprendono meglio gli attacchi alla scuola pubblica, ai libri di testo, agli insegnanti. Vorrebbero costoro riscrivere la storia a propria immagine e somiglianza. Per fortuna la storia, quella vera, ha già dato il suo giudizio sul fascismo, sulla dittatura, sui crimini commessi, leggi razziali, torture e stragi oltre alla connivenza con il nazismo. Ecco perchè dopo quasi settant’anni dalla lotta di Liberazione centinaia di migliaia di donne e uomini di ogni età continuano a dare grande valore alla Resistenza e alla memoria di quel periodo culminato nel risveglio e nell’impegno di una larga parte della popolazione italiana che con grande sacrificio e la morte di decine di migliaia di partigiani hanno consentito la liberazione dal fascismo e contribuito alla nascita della Carta Costituzionale. Ci pare opportuno riportare l’appello per questo 25 Aprile dell’ ANPI Nazionale che proprio in questi giorni ha eletto nuovo Presidente il partigiano e giurista Carlo Smuraglia. “Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d’Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l’idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà” .Giordano Cavestro (“Mirko”), 18 anni, studente di Parma, medaglia d’oro al valor militare, scrisse questa lettera appena prima di essere fucilato dai nazifascisti il 4 maggio 1944.

Il 25 aprile ha il suo nome.

Il 25 aprile ha il nome di tutti quei meravigliosi ragazzi e ragazze che immolarono la loro breve vita, senza alcuna esitazione, alla causa della liberazione del proprio Paese dalla tirannia nazifascista. Il 25 aprile avremo i loro nomi nel cuore, nella coscienza, e li diffonderemo nelle piazze, ne faremo una ragione di impegno, ancora, per il futuro di una democrazia che, come sappiamo, come vediamo, non è data una volta per tutte, non vive di respiri propri, ma va irrobustita, vivificata, giorno per giorno. Il 25 aprile diremo il nome di Giordano Cavestro a quei senatori della destra, che stanno tentando, con una ignobile proposta di legge, di abrogare la XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta la riorganizzazione del partito fascista. Diremo NO! E’ una vergogna, un oltraggio ai caduti per la libertà. All’Italia intera. Il 25 aprile diremo che dalla Liberazione non si torna indietro.

Da tutte le piazze, vie, scuole, caserme, mostreremo ancora una volta, e questa volta di più, il volto dell’Italia più bella e civile: quella che non dimentica. L’Italia democratica e antifascista. Il Comitato Provinciale dell’ANPI di Catanzaro ha organizzato due appuntamenti: Sabato 23 alle ore 18.30 presso il centro di aggregazione giovanile di via Fontana Vecchia proiezione del film “MEMORIE PARTIGIANE” un cortometraggio di circa 40 minuti che racconta con il metodo della fiction le vicende dell’Eccidio di Montalto. “Memorie partigiane”, infatti, nasce con l’obiettivo di tramandare, soprattutto alle giovani generazioni, il ricordo del sacrifici di tanti giovani che nel 1944 diedero la loro vita alla patria.

Il filmato non riguarda solo il racconto dei fatti di Montalto, ma mostra l’intero periodo storico di riferimento e si sofferma su ciò che accadde nel territorio.La regia dell’opera è stata curata da Laura De Sanctis. Il video si presenta come un insieme di racconti, frutto dei ricordi di chi quei momenti li ha vissuti davvero. Le testimonianze dei giovani attori sono interrotte dalle azioni di lotta, dal ricordo degli addii ai genitori e alle giovani fidanzate, dalla vita in montagna. Sarà presente un partigiano protagonista e testimone della Resistenza nei luoghi dell’eccidio. Lunedì 25 Aprile Manifestazione provinciale dalle ore 9.30 in poi sul lungomare di Soverato. Immagini e musiche per ricordare la Resistenza.

Autore

Salvatore Ferragina

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