Nasyce l’associazione “CCSVI nella Sclerosi Multipla – Calabria” un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale che intende incoraggiare, coordinare e sostenere la ricerca rivolta alla prevenzione, diagnosi e cura della Sclerosi Multipla con particolare riferimento alle sue connessioni con l’Insufficienza Venosa Cronica Cerebro – Spinale (CCSVI).
Da mesi ormai si parla della Big Idea del prof Paolo Zamboni, sicuramente al centro di molte discussioni, ma i primi risultati presentati al convegno internazionale tenutosi a Bologna, approvano all’unanimità il 90% della metodica per diagnosi della CCSVI proposto dal prof Zamboni. E’ stato siglato, dai più autorevoli medici neuro vascolari internazionali, un documento che pone i parametri di riferimento di indagine valido per tutto il mondo. Inoltre si è detto che la terapia endovascolare ha mostrato una riduzione del numero di ricadute di malattia, una netta riduzione del numero di lesioni attive cerebrali e spinali associato a un marcato miglioramento della qualità di vita. Le malformazioni scoperte nella CCSVI sono malformazioni congenite di tipo trunculare, e pertanto sicuramente precedono lo sviluppo della Sclerosi Multipla. Non possono pertanto essere considerate una conseguenza della Sclerosi Multipla. Non esistono fenomeni auto-immunitari nelle vene malate quindi si esclude che le malformazioni delle CCSVI siano conseguenti alla Sclerosi Multipla.
Il dato più importante è la safety. Con un follow-up a 2 anni non si sono verificate complicanze maggiori, tutti gli interventi sono stati eseguiti in regime di day hospital. Il trattamento statisticamente riduce la pressione nelle vene cerebrali in misura altamente significativa, dimostrando così il suo enorme potenziale anti-infiammatorio.
La CCSVI nella SM – Calabria opera a livello regionale consentendo oltre al contatto diretto tra i soci, un’attenta rilevazione delle problematiche del nostro territorio; si interfaccia con le istituzioni ed è portavoce degli interessi dei soci. In questo ambito l’associazione lavora a stretto contatto con l’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro guidato dall’avv Elga Rizzo che per dare una risposta alle tante richieste delle persone affette da sclerosi multipla, non solo della provincia catanzarese, ma dell’intera regione, ha investito nell’acquisto del macchinario necessario per fare una valutazione corretta della CCSVI secondo il metodo del prof Zamboni. Inoltre ha investito nella formazione del referente clinico, il dott Libero Notarangelo, per garantire alle persone che fanno l’esame una corretta valutazione, evitando così i viaggi fuori regione anche per fare un semplice ecocolordoppler.
La sensibilità dell’avv Elga Rizzo ha dimostrato con i fatti e non con le promesse di lavorare tenendo conto della persona che è sempre al centro delle decisioni, garantendo non solo affidabilità dal punto di vista di operatore e strumentazione, ma garantendo il diritto di ogni cittadino di eseguire l’esame tramite il sistema sanitario nazionale. Luca Delle Cave, presidente della CCSVI nella SM – Calabria, dichiara “il lavoro fatto con l’avv Elga Rizzo dimostra che, anche in un momento così difficile per la sanità calabrese, l’obiettivo che viene perseguito è sempre il bene del malato, salvaguardandolo dalle speculazioni che in molti, anzi troppi casi, ci sono”.