Intervistiamo

Ciambrone: le affissioni selavagge in campagna elettorale

Nei giorni scorsi avevo promesso ai cittadini catanzaresi di “svelare” , nei mie “Appunti di un Candidato Sindaco”, alcuni retroscena della campagna elettorale, nei prossimi giorni verrà tutto pubblicato sul sito www.luigiciambrone.it , ed eccomi pronto all’appuntamento. Essendo un novizio della campagna elettorale ieri ho appreso che un manifesto costa ad ogni candidato circa 1,60 Euro al minuto se affigge il numero minimo di 1000 manifesti e siccome il numero medio è di 5000 manifesti il costo arriva a 8,30 Euro al minuto! Ora vi spiego come si arriva a questi calcoli. Il mio Staff (composto da 15 meravigliosi volontari che lavorano in maniera certosina e sino a notte fonda) mi ha relazionato che un Candidato Sindaco deve affiggere, almeno, 1000 manifesti e mi hanno fornito alcuni numeri di telefono dei c.d. “attacchini”. Sino a qui tutto nella norma ma il bello nasce quando mi viene riferito che bisogna scegliere gli “attacchini giusti” in quanto se individuiamo i migliori ai miei manifesti viene assicurata una sopravvivenza di almeno 8 ore (prima di essere coperti da quelli di altri candidati). Stupito ho riferito ai miei ragazzi che noi rispetteremo gli spazi elettorali che ci verranno assegnati e che nessun manifesto verrà collocato fuori gli spazi previsti. Ebbene, nonostante questa nostra legittima decisione di rispetto delle regole, mi viene ribadito che vi è una “regola non codificata” tra gli “attacchini elettorali” che sancise la visibilità di 8 ore! Sconcertato ho fatto due calcoli e ho capito che affinchè la mia immagine sia resa pubblica tramite soli 1000 manifesti (che costano circa 800,00 Euro IVA compresa) ogni minuto ci costa circa 1,60 Euro. Se poi vado nella norma e ne faccio attaccare 5000 mi costa 8,30 al minuto (oltre ovviamente la mano d’opera). Sin dall’inizio della mia candidatura avevamo previsto, nel bilancio preventivo delle spese elettorali (documento non obbligatorio ma che noi depositeremo all’ufficio elettorale unitamente a tutti gli altri documenti di presentazione delle nostre due liste), una soglia minima per Manifesti, c.d. “santini” e fac-simili. In un periodo di recessione economica riteniamo fermamente che i Candidati a Sindaco della città capoluogo di regione debbano, necessariamente, dare un segnale quanto meno di sobrietà e non impegnare grosse somme per la loro campagna (i più avvezzi parlano di almeno 20.000,00; 30.000,00 Euro). Siamo stanchi, lo dico come cittadino, di vedere la nostra amata città deturpata da migliaia di manifesti affissi in ogni luogo, durante la campagna elettorale, e su ogni facciata disponibile. Mi ricordo, addirittura, qualche anno addietro manifesti affissi su una macchina (magari in disuso) interamente ricoperta! Un altro elemento, che ci impone una certa sobrietà nei comportamenti elettorali, è quello ecologico. Sul punto ci è stato riferito che si possono stampare i manifesti su carta ecologica, per come abbiamo richiesto, però i colori sono inquinanti. E allora l’unica soluzione è di ridurre l’inquinamento ovvero l’affissione dei manifesti elettorali. Per quanto ci riguarda, se così è, non intendiamo buttare 1,60 Euro al minuto ovvero 8,30 Euro al minuto (quindi circa 4.000,00 Euro per ogni 8 ore !!!) quando in India una famiglia vive con poco più di 2,00 Euro al mese! Ed allora lancio la sfida agli altri candidati Sindaci. E’ chiaro, lo sanno tutti, che se il candidato impone ai suoi attacchini di rispettare le regole di affissione non avremo, sicuramente, un manifesto fuori posto. Ed allora sin da ora lancio un accordo pre-elettorale chiedendo ai Candidati Sindaci (che s’impegnano, anche, per i loro candidati consiglieri) di sottoscrivere, con dichiarazione resa pubblica tramite gli organi d’informazione, un “Codice Etico dell’Affissione” che prevede: 1) l’affissione dei manifesti nei soli spazi elettorali; 2) il mantenimento degli stessi in base alla normativa vigente. Se il mio appello cadrà nel nulla “Vox clamantis in deserto” sin da ora m’impegno a non stampare un solo manifesto elettorale (solo dieci per le manifestazioni e che verranno sempre riutilizzati) e la somma prevista di spesa sarà devoluta in beneficienza, con consegna dell’assegno davanti agli organi d’informazione e ai cittadini catanzaresi che vorranno partecipare, ad un Ente no profit che sin da ora indico nel Conventino di S.Antonio che, com’è noto, è in prima linea (con i frati e i meravigliosi volontari) nell’assistenza delle persone meno fortunate di noi (mensa, distibuzione viveri, vestiti ecc.). Se ho deciso di candidarmi a Sindaco della nostra città sento il dovere di  dare un segnale forte di legalità, si parte dalle piccole cose per poi poter arrivare a quelle più grandi, e soprattutto di sobrietà. Spendere sino a 8,30 Euro al minuto (le 8 ore) per vedere la mia faccia pubblicizzata ai cittadini (avendo fra l’altro pensato ad un Manifesto davvero diverso dalle solite “pose” plastiche) mi sembra, visto l’andazzo, uno schiaffo all’indigenza. Ecco la mia firma sul “Codice Etico dell’Affissione” : LUIGI CIAMBRONE, Candidato Sindaco per Futuro e Libertà per l’Italia per la città di Catanzaro.

Autore

Salvatore Ferragina

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