Venerdì scorso, davanti al tribunale collegiale di Catanzaro, nell’ambito del processo a carico delle 27 persone rinviate a giudizio a seguito della nota inchiesta “Why not” sono state raccolte alcune nuove testimonianze.
Si rammenta che l’inchiesta, avviata nel 2006 dall’allora sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Luigi de Magistris e poi, dopo l’avocazione a quest’ultimo, venne affidata alla Procura generale di Catanzaro.
L’accusa formulata riguardava un presunto comitato d’affari politico affaristico che avrebbe illecitamente gestito i soldi pubblici destinati allo sviluppo della Calabria.
Sono stati ascoltati Maurizio Ponzio, ex manager dell’azienda “Cm sistemi”, ed il giornalista Fulvio Mazza, il quale ha escluso che fonti istituzionali lo supportarono nell’ambito delle sue inchieste giornalistiche.
Nel fascicolo documentale oltre agli articoli di Mazza sono entrate anche le dichiarazioni di alcuni dipendenti dell’azienda “Cm sistemi” già rese agli inquirenti.
Il processo è stato poi aggiornato all’udienza del 15 aprile per l’audizione di altri testimoni.
Sul banco degli imputati, davanti al tribunale presieduto dal giudice Antonio Battaglia (a latere Adriana Pezzo e Giovanna Mastroianni) sfileranno le 27 persone rinviate a giudizio.
L’accusa è sostenuta dai sostituti procuratori generali Massimo Lia ed Eugenio Facciolla.
Fra i 27 imputati c’è anche Caterina Merante, testimone chiave dell’inchiesta rinviata a giudizio per un solo capo d’accusa contestatole per aver violato alcune leggi in materia di lavoro.
Davanti al tribunale – – sul banco degli imputati siedono le 27 persone rinviate a giudizio il 2 marzo 2010, tra le quali anche Caterina Merante, testimone chiave dell’inchiesta “Why Not”, chiamata a rispondere dell’unico capo d’accusa contestatole: una contravvenzione alle leggi in materia di lavoro.
Gli altri imputati sono: Aldo Curto, Antonino Giuseppe Gatto, Marino Magarò, Francesco Morelli, Antonio Mazza, Rosario Caccuri Baffa, Giorgio Cevenini, Rosalia Marasco, Ennio Morrone, Gennaro Ditto, Cesare Carlo Romano, Rosario Calvano, Dionisio Gallo, Domenico Basile, Giancarlo Franzè, Antonio Gargano, Filomeno Pometti, Michelangelo Spataro, Michele Montagnese, Pasquale Marafioti, Clara Magurno, Alfonso Esposito, Giuseppe Pascale, Ernesto Caselli, Nicola Adamo, Pasquale Citrigno.
