Intervistiamo

Vigili del Fuoco: mandati a Manduria allo sbaraglio

La denuncia del Sindacato

”I compiti propri della protezione civile” in occasione dell’emergenza immigrazione, ”sono stati scaricati sulla componente vigili del fuoco”. E’ quanto sostiene, in una nota, l’Unione sindacale di base dei vigili del fuoco di Catanzaro a conclusione della missione compiuta a Manduria (Taranto), dove e’ stato allestito un campo di accoglienza. ”I vigili del fuoco catanzaresi – per il sindacato – sono stati mandati allo sbaraglio da una dirigenza cieca e sorda alle esigenze e alle necessita’ indispensabili dei lavoratori e della macchina dei soccorsi in citta’, privata di ben 18 unita’. Sono partiti da Catanzaro in fretta e furia con sole 12 bottigliette di acqua da mezzo litro da dividere in nove persone; partiti alla ventura senza sapere con precisione nulla. L’ amministrazione non si e’ premurata di anticipare neanche un centesimo per poter acquistare un panino lungo il tragitto, breve, ma affrontato con mezzi da 60 km/h. Il personale e’ partito senza niente, con mezzi rispolverati in tutta fretta ed allestiti alla meno peggio. Non e’ stato possibile inviare il ‘Polilogistico’, che avrebbe garantito un minimo di ‘logistica’ agli operatori: il mezzo giace nel piazzale da mesi in condizioni pietose ed inutilizzabile”. Secondo il sindacato, ”non si sa bene per quale tipo di operazione i vigili del fuoco siano partiti: non vi era nessuna calamita’, nessun tipo di emergenza, anche perche’ di possibili sbarchi si parla ormai da svariate settimane. Poi, di punto in bianco, scatta il piano ’emergenza profughi ed immigrati”’. ”Non entriamo nella discussione di come hanno vissuto i nostri in questi tre giorni nel campo allestito tra i ruderi dell’ex campo dell’aviazione americana – prosegue la nota – ma lasciamo immaginare come possano vivere oltre 200 vigili in un campo senza servizi igienici, senza una mensa, senza una doccia: da profughi”. (ANSA).

Autore

Salvatore Ferragina

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