Intervistiamo

Comunicati politici e associazioni

ULIXES aderisce all’iniziativa di “Libera” contro la corruzione

L’Associazione universitaria e giovanile calabrese Ulixes decide di aderire alla grande campagna di raccolta firme promossa dall’associazione Libera di Don Luigi Ciotti e da Avviso Pubblico per chiedere al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di intervenire affinché il governo ed il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l’uso sociale dei beni sottratti ai corrotti.

La corruzione costa ai cittadini tra i 50 e i 60 miliardi di euro. E’ una tassa occulta, che trasforma risorse pubbliche, destinate a servizi e opere, a noi cittadini, in profitti illeciti. E’ una zavorra ancora più insopportabile in una fase di crisi economica e di tagli alla spesa dello Stato. E’ un peso per l’Italia ed in particolare per una regione come la Calabria.

Secondo l’ultimo rapporto di Transparency international, il nostro Paese è al 67° posto per trasparenza nelle decisioni pubbliche. L’intero valore dei beni sequestrati e confiscati alla mafia negli ultimi due anni (18 miliardi) non basta a coprire neppure un quinto di ciò che è stato contemporaneamente sottratto ai cittadini come costo della corruzione.
Con la raccolta di firme si vuole ottenere la ratifica delle convenzioni internazionali che l’Italia non ha ancora ratificato. A cominciare dalla Convenzione di Strasburgo, del 1999, che prevede l’introduzione nel nostro codice penale di delitti importanti, come il traffico di influenze illecite (cioè la corruzione realizzata con favori e regali invece che con la classica mazzetta), la corruzione tra privati, l’auto riciclaggio. Inoltre si chiede la modifica dei termini di prescrizione e  l’introduzione della figura del collaboratore di giustizia per i reati di corruzione, come avviene per quelli di mafia. Allo stesso modo è fondamentale aggredire le ricchezze accumulate dai corrotti, confiscandone i beni e dando concreta attuazione alle norme già inserite nella legge Finanziaria del 2007, che ne prevedono l’uso sociale, come già avviene per quelli sottratti ai clan.

La raccolte di firme come ha ricordato Don Luigi Ciotti è dedicata alle vittime del terremoto in Abruzzo, in particolare ai ragazzi della Casa dello Studente, perché in quel cemento crollato la corruzione ha toccato il suo massimo. Tutti i cittadini possono aderire ed Avviso Pubblico ha chiesto a tutti i Consigli Comunali, Provinciali e Regionali di approvare un ordine del giorno per impegnarsi a promuovere la campagna. Ci aspettiamo che tutte le amministrazioni pubbliche calabresi dimostrino una sensibilità in merito e dicano apertamente e sostanzialmente no alla corruzione.

 

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Nota stampa di Alfonso Ciacci

Dopo aver annunciato la volontà di sostenere il candidato a sindaco Michele Traversa, decidendo allo stesso tempo di correre per un posto nel prossimo Consiglio Comunale,  il dottor Alfonso Ciacci parla di “atto di responsabilità verso la città, vero quelle forze sane, propulsive e professionali che possono dare il la al tanto atteso cambiamento”, esponendo poi le sue idee in merito all’azione di governo della città

“Un atto di responsabilità verso la città, vero quelle forze sane, propulsive e professionali che possono dare il “la” al tanto atteso cambiamento” è il pensiero del dottor Alfonso Ciacci, dirigente di Struttura Semplice e consulente dei servizi sanitari aziendali presso l’Azienda Sanitaria “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro, nonché componente del Consiglio Direttivo Nazionale della Federazione UGL (Unione Generale del Lavoro) Medici. Reduce dalla positiva esperienza nella tornata elettorale dello scorso anno, allorché nella lista del Pdl, sostenendo la candidatura a governatore di Giuseppe Scopelliti e correndo per un posto in Consiglio regionale, ha registrato ben 3144 voti consensi personali, adesso, ha deciso scendere in campo affianco di Michele Traversa. E ciò per una sfida importante e decisiva per il futuro del capoluogo di regione. Una sfida che per Alfonso Ciacci, quale candidato a consigliere comunale in una delle liste che appoggeranno Traversa, sarà quindi anche personale. “Sostenere in prima persona la candidatura a sindaco di Michele Traversa nelle elezioni del 15 e 16 maggio – spiega Ciacci – rappresenta un atto di responsabilità da parte di quelle forze sane, propulsive e professionali che possono dare il “la” al tanto atteso cambiamento. Il tutto come richiesto dallo stesso Traversa già da mesi”. “Un atto di responsabilità – prosegue – che non può essere svincolato da una sana e fattiva azione di governo della città, ma che anzi deve concorrere a implementare e concretizzare. Del resto, il percorso che attende Traversa, il giorno dopo della sua elezione a sindaco della città, sarà lungo e tortuoso, perché tanto c’è da fare per far “ripartire” la nostra Catanzaro che tutti sogniamo, abbiamo in mente ma che stentiamo a riconoscere nella realtà di tutti i giorni”. Soffermandosi su un campo a lui tanto caro come quello della sanità, sottolinea: “E’ necessaria un’azione di governo che vada di pari passo con la riorganizzazione dell’apparato sanitario all’insegna della programmazione. Avvicinare e rafforzare, quindi, la collaborazione e il coordinamento tra Università Magna Graecia, Azienda Sanitaria Provinciale e Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio, ma il tutto con rispetto di ruoli, competenze e specificità. Integrazione, quindi, per uno sviluppo fattivo e per limitare l’emigrazione sanitaria, col malato al centro del progetto, ma allo stesso tempo anche maggiore dinamismo e praticità. Magari, rivedendo e rafforzando il ruolo” vecchio “ospedale Pugliese che, qualora non dovesse prevalere l’idea di costruire un nuovo nosocomio a Germaneto, potrebbe e dovrebbe essere soggetto a un profondo restyling”. “Restyling che  renderebbe – aggiunge Ciacci – lo stesso ospedale Pugliese maggiormente funzionale e integrato nel complesso urbanistico della zona di Pontegrande-Pontepiccolo, ripartendo da quel che è stato fatto negli ultimi tempi. Mi riferisco ai tanti reparti e alle nuove unità inaugurate di recente, con la dotazione di strutture all’avanguardia, e ad una realtà importante a livello regionale (e non) nel campo oncologico come l’ospedale Ciaccio. Come dire, il rafforzamento del Ciaccio e del Pugliese potrebbe consentire la nascita di una cittadella della Salute nella zona Nord della città, che, dal canto suo, non verrebbe smembrata di un altro pezzo importante a livello economico, di crescita e di sviluppo”. “Mi si consenta infine – conclude Ciacci -, da innamorato dei colori giallorossi, una riflessione sulle parole di Michele Traversa riguardo la necessità di ridare dignità al football catanzarese. Le sue parole non rappresentano demagogia elettorale, come sussurrato da qualcuno, ma la presa di coscienza, vera e profonda, di quel che rappresenta il calcio, il pallone, ahimè sempre più sgonfio, per la nostra città. Non è solo passione, senso di appartenenza per la terra e sentimento, ma il Catanzaro calcio ha rappresentato e rappresenta un veicolo e un fenomeno sociale di straordinaria valenza per la nostra realtà. L’amore, infatti, per la squadra del cuore fa parte del Dna dei catanzaresi. Masticare, parlare di calcio e dei giallorossi è un veicolo per sorridere o di evasione dai piccoli o grandi problemi che riguardano e affliggono il cittadino nella nostra Catanzaro”.

Ufficio Stampa dott. Alfonso Ciacci      

 

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GIORNATA NEI LABORATORI ARPACAL PER GLI STUDENTI

DELL’ITIS “E. FERRARI” DI CHIARAVALLE CENTRALE

 

Le tecniche di campionamento e analisi nei laboratori chimici, il monitoraggio dell’aria con centraline poste sui mezzi mobili nonché l’uso del misuratore di biogas portatile sono stati al centro del secondo incontro che i ragazzi delle quinte classi dell’istituto tecnico industriale “Enzo Ferrari” di Chiaravalle Centrale (CZ) hanno avuto con i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal). Le giornate formative rientrano nel progetto PON “Le(g)ali al Sud: un progetto per la legalità in ogni scuola”.

Questa volta, dopo il primo incontro nei locali dell’istituto scolastico, la seconda lezione si è svolta, sabato scorso, nei laboratori del Dipartimento provinciale Arpacal situati a Catanzaro Lido.  I ragazzi – accompagnati dai professori Rocco Caccamo, Giovanni Casadonte e Pietro Sinopoli – sono stati accolti dalla Dr.ssa Claudia Morabito che li ha guidati nei diversi incontri previsti nella giornata formativa. Il primo a spiegare come funzionano i laboratori chimici, quali procedure vengono applicate e su quali matrici ambientali si opera, è stato il Dr. Francesco Maria Russo, dirigente del laboratorio chimico del Dipartimento di Catanzaro dell’Arpacal.

Il referente del Servizio tematico Aria, Domenico Curcio, ha invece illustrato ai ragazzi del “Ferrari” di Chiaravalle le tecniche e gli strumenti adoperati dall’Agenzia per monitorare i principali fattori inquinanti dell’aria. Curcio ha spiegato come la concentrazione di inquinanti nell’aria dipenda sia dalla quantità di sostanze emesse dalle diverse sorgenti, e sia dalle condizioni meteo-climatiche che possono favorirne o meno la dispersione. Curcio ha, inoltre, spiegato alla scolaresca la distinzione fra inquinanti primari e secondari: i primari sono generati direttamente dalle attività umane (monossido di carbonio, biossido di zolfo, ossidi di azoto, polveri sottili, benzene), mentre  i secondari si originano per effetto dell’irraggiamento solare in presenza di inquinanti primari. I ragazzi hanno avuto la possibilità anche di entrare dentro il mezzo mobile dell’Arpacal, dotato di tutte le attrezzature scientifiche necessarie per monitorare l’aria, studiando “in diretta” come avviene un monitoraggio.

L’ultimo passaggio della giornata formativa è stato curato dal tecnico Vincenzo Tarsia, che ha spiegato ai ragazzi le funzioni e l’operatività del misuratore di biogas portatile per misurare l’Ossigeno (O2), il Metano (CH4) e l’Anidride Carbonica (CO2). Tarsia ha illustrato il vasto campo di applicazioni dello strumento, che si applica in particolare per la misura di biogas in discariche RSU, impianti di cogenerazione e depuratori.

Per questo progetto formativo, l’Arpacal ha designato come tutor il dirigente del Servizio Suolo e Rifiuti del Dipartimento provinciale di Catanzaro, Dr. Clemente Migliorino.

 

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Ad Aprile Mostra “Sensazioni”

Da Lunedì 28 Marzo fino al 30 Aprile sarà possibile ammirare le opere dell’artista Radu Vincenzo Chiarella in arte Harceus, presso il Cafè Ine tutti i giorni, con il Patrocinio dell’agenzia Cantelmi Network sempre vicino alle manifestazioni Artisctiche Culturali dell’Hinteralnd Catanzarese. Le opere si presentano come un libro pieno di pagine che vanno a descrivere e a leggere le sensazioni, parlano di mafia e politica, amore e sesso, omosessualità e gelosia, omicidio e chiesa, in se rappresentano una globalizzazione di sensazione, ad impatto molto irruente come se volessero entrare dentro l’anima e la mente delle persone, è quanto dichiara l’autore sulle sue esposizioni.

 

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Punto turistico di Via Nazionale bonificato.

 

Pochi giorni orsono (23/3) avevamo richiesto l’intervento di bonifica e di pulizia del punto turistico di Via Nazionale. Con grande tempestività in data 26/3 la ditta Torchia Giovanni, incaricata dalla Provincia di Catanzaro è intervenuta ripulendo e bonificando il sito e smontando le pareti laterali, in modo che l’opera non possa più essere utilizzata nei modi indecenti degli ultimi tempi. Questo il positivo commento di Massimo Gualtieri del Movimento Civico Catanzaro Marina e Aurelio Cinelli all’operatività della Provincia di Catanzaro e del Suo Presidente Wanda Ferro nonché ai settori interessati che hanno operato con celerità. Non è la prima volta che ciò accade, in quanto quando qualcuno ha segnalato a mezzo stampa e/o di persona problemi seppur piccoli che però toccavano per esempio il decoro della città e/o questioni inerenti la viabilità dei tratti di strada ubicate nel territorio del capoluogo, o altre situazioni, il personale e gli uffici della provincia si sono subito attivati. Evidentemente la “squadra” è ben condotta e l’allenatore, anzi l’allenatrice con tutti i suoi collaboratori per usare una metafora calcistica ha le idee chiare e questa è vox populi. Il punto turistico di cui avevamo chiesto anche lo spostamento proprio per sottrarlo al degrado ed al devastamento cui era stato sottoposto ora si presenta come un gazebo (vedi foto), sicuramente utile a vari scopi, non ultimo quello di fornire riparo a tanti cittadini, spesso anziani che usufruiscono dei mezzi pubblici urbani ed extraurbani. Si è posto quindi termine allo sconcio dell’uso della casetta a mò di luogo dove poter espletare atti fisiologici da parte di gente senza dimora nonché di deposito di indumenti sporchi. Continueremo ad interessarci quotidianamente di tutti i problemi di Marina, occupandoci del territorio a 360 gradi convinti che oltre a puntare sulle opere più importanti per cui ci battiamo da anni ed in particolare scuole, porto, riqualificazione della pineta, completamento del lungomare di Giovino, messa in sicurezza della Tiriolello – Aranceto, viabilità strada della polvere, riqualificazione Gaslini e Tonnina ed altro, occorre ascoltare e dare voce alle piccole questioni che interessano i residenti, che vanno dal decoro urbano sotto ogni forma a strade sicure ed ordinate e non piene di buche ed impraticabili, alla raccolta delle acque piovane ove le opere risultano carenti, alla cura e manutenzione del verde pubblico, alla pulizia della città (raccolta rifiuti e decespugliamento periodico aree) ed alla manutenzione ordinaria dei canali onde impedire allagamenti e danni. Occuparsi del territorio, questo l’impegno che chiediamo al nuovo sindaco.

Massimo Gualtieri Movimento Civico Catanzaro Marina – Aurelio Cinelli.

 

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Roma è il più grande quartiere di Catanzaro” – esordisce così Roberto Rizza, candidato alle prossime elezioni amministrative del 15 e 16 Maggio per il rinnovo del Consiglio Comunale del Capoluogo Calabrese. Amici e sostenitori hanno organizzato, in suo onore, un aperitivo culturale dal tema “Roma-Catanzaro: Andata e Ritorno” per discutere e analizzare in profondità le prospettive dei tanti catanzaresi attualmente domiciliati fuori sede e le aspettative di svolta da loro nutrite.

“La bellezza di una campagna elettorale risiede anche e soprattutto nelle numerose possibilità di confronto con  i cittadini più critici e sensibili. In quest’ottica, un confronto con i tanti ragazzi che hanno deciso di formarsi e prepararsi professionalmente fuori dai confini della nostra città mi pare un’occasione ampiamente costruttiva per la quale ringrazio gli organizzatori e i tanti amici che hanno sollecitato la mia presenza”.  La città di Roma, da sempre cara a Roberto Rizza, ha potuto sperimentare già in passato il tangibile impegno dello stesso, chiamato, dal 2004 al 2006, a rivestire importanti incarichi nella dirigenza provinciale di Azione Universitaria e Azione Giovani, movimenti giovanili dell’allora Alleanza Nazionale.

Tra i promotori dell’incontro il catanzarese Vitaliano Magro, dirigente nazionale di Azione Universitaria, il quale entusiasticamente dichiara: “Le prossime elezioni comunali rappresentano un nodo cruciale per tutta la comunità catanzarese, compreso per chi, come me, si augura di spendere il più presto possibile le competenze e le esperienze acquisite in una città come Roma nella città capoluogo della Calabria. Affinché ciò possa accadere è necessario rilanciare una cultura del merito e Roberto Rizza ha ampiamente dimostrato attraverso il suo ‘fare’ politico e culturale una precisa coerenza in tale direzione”.

Dal canto suo, dopo aver espresso il suo entusiasmo per l’iniziativa, Roberto Rizza prosegue: “Un’amministrazione Comunale ha il primario compito di valorizzare le risorse umane e professionali di cui può godere; perdere anche solo un giovane o una giovane che abbia brillantemente dimostrato il suo valore durante percorsi di formazione fuori sede solo per il fatto di far prevalere logiche che poco hanno a che vedere con il merito rappresenta a mio parere una sconfitta per tutto il territorio calabrese. Bisogna, a tal proposito, creare adeguati presupposti per favorire il ritorno in città di questi ragazzi di assoluto valore, senza che questo ritorno possa essere avvertito come un ‘declassamento’ personale e professionale. Una concorrenza leale, un innalzamento del livello culturale in ogni ambito, una programmazione mirata che punti alle professionalità laddove le esigenze le richiedano, un corretto rapporto tra politica e mondo imprenditoriale: sono queste le misure sulle quali la futura amministrazione dovrà puntare”. 

 

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  • Mercoledì 30, ore 17:30 in sede, tè del mercoledì. Proiezione del film “La politica del desiderio”, modera Mariella Cosentino Fiorita, presenta Franca Fortunato (Rete delle Città vicine). 

La politica del desiderio (Italia, 2010) è un documentario di 74 minuti di Flaminia Cardini, Lia Cigarini, Luisa Muraro, Manuela Vigorita, regia di Manuela Vigorita e Flaminia Cardini, prodotto da Libreria delle donne di Milano e L’altra vista. Accompagna il film un piccolo libro, a cura di Clara Jourdan, sull’originalità del femminismo italiano, con nomi di luoghi e di persone e un’antologia di testi che hanno contato nel movimento. Il film è il risultato di un viaggio delle due registe per l’Italia, nella storia e nel presente, tra luoghi, gruppi, donne e uomini che hanno in comune di pensare e praticare politiche di libertà femminile: un viaggio ovviamente parziale dato che queste realtà sono state e sono tuttora moltissime e anche molto diverse tra loro, ma che dà l’idea della dimensione e dell’articolazione e del profondo radicamento di questo femminismo. Il titolo, La politica del desiderio, riprende il titolo del libro di Lia Cigarini (Pratiche 1995, ancora in circolazione) e vuole significare oggi che ciò che ha reso dirompente la politica delle donne in Italia è disponibile per tutte e tutti, donne e uomini, che sono esseri desideranti. 

“La cosa veramente importante per una femminista, che sia italiana, australiana, americana, giapponese o marocchina, non è il femminismo. È importante, invece e sopra tutto, che ci sia libertà per ogni donna che viene al mondo, libertà di pensare e di agire in rispondenza ai suoi desideri e, prima ancora, libertà di desiderare senza misure stabilite da altri. 

Noi qui facciamo riferimento al femminismo (precisamente, al femminismo della seconda ondata che comincia negli anni Sessanta del secolo scorso) solo perché ha risvegliato in tante donne, in tanti paesi del mondo, la voglia di essere libere. E le ha fatte incontrare. Tra quelle donne ci siamo anche noi che presentiamo questo racconto di fatti, idee e immagini” (dall’Introduzione).

 

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GIORNATA MONDIALE DELLA TUBERCOLOSI: IL PROFESSOR GIOVANNI BATTISTA  MIGLIORI  IN CALABRIA.

 

Lamezia Terme, 28.03.2011 – I risultati conseguiti dal Centro Regionale di Riferimento per il Controllo della TBC dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e gli obiettivi a medio e lungo termine, sono stati illustrati a Lamezia Terme dal dott. Lorenzo Surace, coordinatore del Centro, nel corso del TB day regionale – anno 2011, promosso dalla Regione Calabria in occasione della Giornata mondiale contro la tubercolosi (World TB Day – WTBD), indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

I risultati finora raggiunti riguardano l’istituzione dei Dispensari Funzionali nelle ASP della Regione, strutture funzionali deputate al controllo e alla gestione della malattia tubercolare  per gli aspetti di prevenzione, diagnosi e cura, nonché, dato importante, l’implementazione della notifica di malattia da parte dei Servizi di Anatomia Patologica e di Microbiologia.

Si è inoltre lavorato molto sul versante della formazione, sia attraverso le varie edizioni del TB DAY dal 2008 ad oggi, sia  attraverso momenti formativi nelle varie Azienda sanitarie provinciali regionali. Sono inoltre di imminente pubblicazione le Linee guida regionali, importante strumento che consente di uniformare a livello regionale  comportamenti riguardanti le procedure di approccio nei confronti di tale patologia.

Altrettanto apprezzabili sono anche gli obiettivi previsti nell’imminente, ed in particolare: l’individuazione del Laboratorio di riferimento regionale per la diagnostica micobatteriologica, necessario  anche per la diagnostica delle forme multifarmacoresistenti,  vera emergenza della patologia;  l’avvio di programmi di controllo della malattia tubercolare negli immigrati, considerato che circa il 50% dei casi di malattia riguarda tali soggetti; la stesura di protocolli operativi negli  Istituti di Pena, dove l’elevata percentuale di detenuti stranieri, il sovraffollamento  e la promiscuità, costituiscono importanti fattori favorenti il contagio. Sul versante della formazione per l’anno 2011 è previsto un programma di formazione   per  Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta.

Con la sua presenza all’evento, il Commissario straordinario, dott. prof. Gerardo Mancuso ha dimostrato la propria attenzione alla problematica della tubercolosi  – per la quale si è tenuta a Roma la 1^ edizione degli Stati Generali della Tubercolosi, patrocinati dal Senato della Repubblica – rispondendo così all’invito dell’OMS che di fatto mette al primo posto dell’Agenda per la lotta contro la TBC la “disponibilità” dei politici e degli amministratori.

Hanno moderato l’incontro il dott. Lucio Cosco, direttore dell’unità operativa Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera di Catanzaro ed il Dott. Giuseppe Foti, direttore dell’U.O. Malattie Infettive dell’A.O. di Reggio Calabria. La prima delle relazioni è stata tenuta dal dott. L. Rubens Curia, dirigente “Area LEA” del Dipartimento “Tutela della Salute e Politiche Sanitarie”, il quale ha illustrato le “Politiche Regionali in materia di prevenzione e controllo della Tubercolosi”, dopo aver fornito i dati aggiornati, relativi agli aspetti epidemiologici e gestionali della patologia nella Regione.

Il Dottor Arcangelo Delfino, Responsabile U.O.S. ‘Prevenzione Infezioni Ospedaliere’ dell’ASP di Catanzaro, è poi intervenuto sul “Ruolo del Territorio e dell’Ospedale nella lotta contro la Tubercolosi”, soffermandosi sulla necessità di istituire una Rete Regionale di Controllo  della Tubercolosi, modulata secondo un modello “Hub and Spoke”, che preveda la concentrazione delle funzioni altamente specialistiche in un HUB regionale – di riferimento e di coordinamento dei diversi Centri Spoke – che sia in grado di fornire la risposta alla gestione delle forme tubercolari a più alta complessità, attraverso il potenziamento  delle risorse tecnologiche (stanze a pressione negativa  e laboratori di microbiologia ad alta complessità, di contenimento P3). I diversi Centri Spoke diventerebbero, a loro volta, responsabili delle Reti Provinciali di Controllo.

La relazione conclusiva è stata tenuta dal prof. dott. Giovanni Battista Migliori, European Respiratory Society (ERS) Assembly Head of Respiratory Infections, nonché direttore del Centro di Collaborazione con l’OMS per la TBC e le patologie del polmone, con sede  presso la Fondazione ‘Salvatore Maugeri’ di Tradate (VA). Studioso di fama internazionale, cui si deve la prima descrizione a livello mondiale di ceppi di micobatteri responsabili della XXDR-TB,  ovvero della TBC resistente a tutti i tipi di farmaci antitubercolari sia di prima che di seconda linea. Il prof. Migliori si è soffermato  sugli aspetti clinici e gestionali delle forme tubercolari causate appunto da ceppi  micobatterici multi farmaco-resistenti.

La conclusione dei lavori è stata affidata al dott. Surace che ha rassicurato l’impegno della Regione e dell’ASP di Catanzaro nel dare gli imput giusti e nel garantire l’impegno necessario per fronteggiare tale malattia, oggi sempre più emergente visto l’incremento dei flussi migratori legati alle vicende che stanno coinvolgendo i Paesi del Nordafrica. L’Asp di Catanzaro, disponendo del Centro di Medicina delle Migrazioni, peraltro unico nella regione, sicuramente potrà garantire il proprio contributo in tale direzione.

 

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VERRENGIA: “NELL’ERA ABRAMO CLIMA DI LEGALITA’. OLIVO FACCIA UN MEA CULPA INVECE DI GETTARE FANGO”.

 

“Le accuse false e infamanti del sindaco Rosario Olivo sulla legalità e la correttezza amministrativa della Giunta Abramo sono gravissime e offensive per tutti coloro che, in quegli anni, hanno lavorato onestamente e correttamente per il bene della città. Non posso evitare di intervenire su una questione che nulla ha a che fare con il dibattito politico ma che serve solo a screditare avversari che non si sanno contrastare in altra maniera”.

Così, in una nota, Emilio Verrengia, Coordinatore provinciale del Pdl e già assessore comunale nella Giunta Abramo replica alle accuse del sindaco Rosario Olivo sui presunti appalti dati ad imprese in “odor di mafia”.

 “Da  assessore nell’era Abramo so bene come si lavorava nel Comune di Catanzaro in quegli anni e posso affermare con certezza che il clima nel quale si operava era di assoluta legalità- continua Verrengia – Nessuno, nemmeno il sindaco attuale ormai arrivato al capolinea, può permettersi di lanciare accuse  gravi come queste.  Del resto, a provarlo, c’è il fatto che negli anni in cui abbiamo amministrato siamo stati quotidianamente oggetto di visite da parte della Polizia giudiziaria che ha verificato il nostro operato senza mai riscontrare nulla di illecito. Io stesso sono finito, in quanto assessore, nell’indagine riguardante la valutazione del dirigente della polizia municipale che però si è conclusa con un nulla di fatto. Tutte le accuse, infatti, sono decadute perchè il fatto non sussiteva. Ulteriore prova, questa, della nostra onestà nonostante in molti, e a più riprese, abbiano provato ad infangare il nostro nome e il nostro lavoro”.

 

“Ho sempre riposto massima fiducia nell’operato della Polizia giudiziaria e della Magistratura così come dovrebbe fare Olivo – aggiunge il Coordinatore provinciale del Pdl – Se è  vero, come dice il sindaco in scadenza, che determinate imprese che negli anni precedenti hanno lavorato per il Comune sono oggi sospettate di essere in “odor di mafia”, la Giunta Abramo non ha alcuna responsabilità. Chiunque abbia mai prestato la sua opera per l’amministrazione, a quell’epoca, aveva  tanto di certificato rilasciato dalla Prefettura. Inoltre, Olivo dovrebbe sapere anche che a decidere sulle gare d’appalto  sono i dirigenti in piena autonomia e molti dei  professionisti che erano in servizio nella passata legislatura sono stati riconfermati dall’attuale governo comunale”.

 

“Da uomo impegnato in politica da anni – conclude Verrengia – posso dirmi fiero di essere stato assessore comunale nell’era Abramo, un sindaco  amatissimo dai cittadini e capace di impegnarsi per migliorare la città. Consiglio vivamente a Rosario Olivo di fare un bel mea culpa sui disastri lasciati in eredità ai catanzaresi fatti dalla sua squadra invece di accusare ingiustamente i suoi predecessori”.

 

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POLITICA: VITTORIO COSENTINO CONCORDA CON EMILIO VERRENGIA “MASSIMA LEGALITA’ NELL’ERA ABRAMO”

Il consigliere provinciale Vittorio Cosentino concorda con il collega Emilio Verrengia. Il riferimento è alla nota stampa a firma del Cordinatore provinciale del Pdl che difende l’operato dell’amministrazione comunale targata Abramo in termini di legalità e trasparenza. In risposta alla polemica innescata dalle accuse del sindaco Rosario Olivo sugli appalti dati ad imprese in odor di mafia, anche Cosentino parla da ex assessore al Comune nella legislatura di centrodestra. Il consigliere provinciale condivide totalmente le affermazioni di Verrengia e difende il lavoro fatto in quegli anni al fianco del sindaco “più amato dalla città”.

 

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SOLUZIONI CONCRETE E DEFINITIVE PER L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI

 

Occorre trovare una soluzione definitiva per l’Accademia di belle arti di Catanzaro. Non si può più tergiversare perché c’è il rischio concreto di perdere questa importantissima e prestigiosa istituzione. Oggi è arrivato il momento che tutto ciò avvenga senza strumentalizzazioni politiche. L’Accademia di Belle Arti istituita nel 1972, ha un bacino d’utenza che abbraccia le provincie di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. Un’istituzione di rango universitario che dà prestigio alla città dal punto di vista professionale e culturale e, allo stesso tempo, porta ricchezza economica. Per tali ragioni i problemi dell’Accademia non riguardano solo ed esclusivamente gli studenti e il corpo docente ma l’intera cittadinanza. C’è bisogno di scelte mirate e concrete.

L’Accademia di belle arti, così come l’istituzione di nuove facoltà dell’Università Magna Grecia, devono essere ubicate nel centro storico. Uno dei luoghi deputati ad ospitare l’Accademia potrebbe essere il Palazzo dell’ex albergo Centrale su corso Mazzini. Un immobile importante anche dal punto di vista storico, celebre per essere stato gestito da Coriolano Paparazzo, colui che per i suoi modi affabili fu ricordato da George Gissing nel suo libro “Sulle rive dello Jonio” e che, grazie a Federico Fellini e al film “La dolce vita”, ispirò la creazione della parola “paparazzo”, uno dei neologismi più usati al mondo. Qualora questa soluzione non possa essere perseguita per le più svariate ragioni, ci sono altre soluzioni che possono  e devono essere trovate per dare finalmente all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro la sede definitiva. Ovviamente ciò che viene prospettato nell’immediatezza è da cogliere come soluzione di emergenza per consentire il prosieguo delle attività didattiche. Ma a questo punto riteniamo che la risposta definitiva bisogna richiederla ai Ministeri competenti in modo da ottenere l’acquisto di un immobile di pregio nel centro storico o, eventualmente, la realizzazione ex novo di una struttura  consona al rango di un’importante Accademia qual è quella catanzarese, il cui prestigio dovrebbe inorgoglire tutti e spingere la politica locale ad avanzare a Roma richieste adeguate e definitive.

 

Pierpaolo Voci

Direttivo “Catanzaro Nel Cuore”

 


 

 


Autore

Salvatore Ferragina

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