VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA SUI PIANI DI LOTTIZZAZIONE / SORIERO QUESTA MATTINA HA INVIATO LA RICHIESTA ALLA REGIONE / ILLUSTRATE LE LE BASI DI RIFERIMENTO DEL P.S.C.
“Già questa mattina abbiamo provveduto ad inviare al Dipartimento Ambiente della Regione le richieste di verifica di assoggettabilità alla Vas(Valutazione ambientale strategica) dei sette piani di lottizzazione sospesi ieri dal Consiglio comunale”. Lo ha annunciato l’assessore all’urbanistica, Giuseppe Soriero incontrando i giornalisti questa mattina negli uffici del suo settore. “Per quanto riguarda la copertura finanziaria di qualche pratica – ha proseguito – mi auspico che il Consiglio comunale approvi al più presto il conto consuntivo in modo tale da avere tutti gli elementi chiari relativi a questa fase evitando, così, pendolarismi sull’interpretazione sulla copertura finanziaria di diverse pratiche ed evitando, altresì, il rischio che interi settori dell’amministrazione comunale rimangono bloccati”. In riferimento alla pratiche sospese ieri dal Consiglio comunale Soriero ha sottolineato che a suo parere “ si poteva tener conto del parere già espresso dal settore urbanistica della Regione” L’Assessore a portato ad esempio il parere di conformità su una delle pratiche di lottizzazione in discussione ieri in Consiglio con il quale viene affermato che “l’insediamento progettato risulta compatibile sotto l’aspetto ambientale, con il contesto dei luoghi interessati. Siccome il Consiglio ha chiesto ulteriori verifiche – ha rimarcato Soriero – già questa mattina ho inviato la relativa richiesta alla Regione”. L’assessore si è poi soffermato sul documento presentato in Consiglio e che illustra l’evoluzione dal vecchio Prg al redigendo Psc. “L’iter sta andando avanti – ha detto Soriero – e questo documento rappresenta il lavoro prezioso e sinergico svolto finora dalla giunta Olivo. Lavoro riconosciuto dalla sentenza Tar sul Psc che ha bocciato i due ricorsi presentati dando atto al Comune di aver agito bene dando l’incarico di redigere il Piano strategico comunale ad un gruppo di tecnici interni all’ente. Non si può, quindi, non partire da questo documento, frutto di una cooperazione tra i vari livelli istituzionali, per costruire la nuova Catanzaro”
COSTANZO / UN GRUPPO D’AZIONE COSTIERA PER AVVIARE UN PERCORSO VIRTUOSO IN FAVORE DEI PESCATORI E DEGLI OPERATORI TURISTICI E COMMERCIALI DI CATANZARO”
Testo della dichiarazione diramata dal consigliere comunale, Sergio Costanzo
“Dopo cinque anni di disinteresse per le politiche del mare, indifferenza più volte da me evidenziata anche dalla mancata partecipazione del Comune a specifici bandi per il porto di Catanzaro e servizi connessi, mi preme segnalare un’ulteriore opportunità offerta dalla Comunità Europea non solo per la comunità dei pescatori, ma anche per le aziende destinate alla lavorazione dei prodotti ittici, le associazioni di settore e per quelle ambientaliste, per gli operatori turistici e della cantieristica.Mi riferisco al bando di attuazione dell’Asse IV del FEP – “Sviluppo sostenibile delle zone di pesca” , che mira a rafforzare la competitività delle zone di pesca, a favorire la diversificazione delle attività mediante la promozione della pluriattività dei pescatori, a sostenere le infrastrutture ed i servizi per la piccola pesca e il turismo, attraverso un partenariato pubblico/privato “Gruppo d’Azione Costiera”, responsabile della stesura, dell’attuazione e della gestione di una strategia locale di sviluppo.Molteplici sono le iniziative che potrebbero realizzarsi sul territorio catanzarese a sostegno della comunità dei pescatori e delle aziende, per la salvaguardia dell’ambiente e del turismo in generale.
Centri d’assistenza di servizi per la pesca, ecoturismo e pescaturismo, redazione di materiale promozionale e partecipazione a fiere di settore, realizzazione di punti sosta, di didattica e di ristoro attrezzati, centri visita e sentieristica, spazi ed attività sportive e per il tempo libero.Mi appello, dunque, al senso di responsabilità dell’attuale giunta comunale e del sindaco in particolare, per porre in essere le necessarie azioni di concertazione con i comuni limitrofi e con tutti i portatori d’interesse, per dare vitalità e nuove opportunità di sviluppo a Catanzaro Marina sull’auspicabile “Gruppo d’Azione Costiera”
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In allegato il documento LE BASI DI RIFERIMENTO DEL P.S.C. illustrato da Soriero
LE BASI DI RIFERIMENTO DEL P.S.C.
Linee Guida della Pianificazione Regionale e Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.)
La città capoluogo con la sua massima espressione democratica costituita dal Consiglio Comunale deve riaffermare il primato delle proprie funzioni dopo essere stata in passato espropriata ( vedi nomina dei Commissari ad Acta regionali che hanno approvato il vigente P.R.G. ) di tale importante ed irrinunciabile compito.
L’approvazione delle Linee Guida della Pianificazione regionale e recentemente l’adozione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale costituiscono fatti importanti con cui l’Amministrazione comunale deve immediatamente confrontarsi allo scopo di dotarsi di strumenti urbanistici coerenti e soprattutto capaci di provocare nel concreto una oculata gestione delle risorse territoriali in linea con i principi di ecosostenibilità dettati dalla Comunità Europea.
In sede di verifica di coerenza con il P.T.C.P. sarà necessario fare alcune valutazioni di politica urbanistica su alcune previsioni dello strumento di pianificazione provinciale per le parti in cui si rivela poco coerente con il Piano Strategico approvato dal Comune di Catanzaro come per esempio l’Asse Metropolitano Catanzaro Lamezia Terme laddove sussiste una macroscopica discordanza di orientamento in termini di sviluppo del territorio interessato.
Per quest’ultimo aspetto si dovrà procedere ad una nuova concertazione tra i soggetti territoriali istituzionalmente interessati ( Regione, Provincia e Comune di Catanzaro unitamente ai comuni costituenti l’Area Vasta dell’Istimo Catanzaro Lamezia ) allo scopo di pervenire ad una coordinata ed uniforme previsione dei relativi strumenti di pianificazione.
L’approvazione delle Linee Guida della Pianificazione Regionale ha comportato sul P.R.G l’immediata applicazione delle disposizioni normative previste in termini di salvaguardia dall’art. 65 della Legge Urbanistica Regionale e sue modifiche ed integrazioni;
Secondo tale disposizione normativa, peraltro, per come risulta dagli atti del procedimento, modificata in alcune parti sostanziali senza la preventiva concertazione con i soggetti istituzionali interessati, per il P.R.G di cui è dotato il Comune di Catanzaro valgono le seguenti prescrizioni normative:
a- il Piano Regolatore conserva validità giuridica senza alcuna restrizione fino al mese di Giugno 2011 dopo numerose proroghe del predetto termine consentite con l’emanazione di apposite norme di legge dalla Regione Calabria;.
b- col decorso naturale del predetto termine decadono tutte le previsioni del Piano Regolatore riguardanti le aree esterne al perimetro dei suoli urbanizzati;
c- nel caso in cui le previsioni dei Piani Regolatori non siano in contrasto con le previsioni delle Linee Guida esse restano in vigore quali previsioni strutturali e ricognitive la cui attuazione e comunque subordinata alla redazione ed approvazione dei Piani Operativi ( P.O.T. ) e/o Piani Attuativi ( P.A.U. ) previsti dalla Legge Urbanistica regionale secondo le Modalità dettate dalla Linee Guida;
d- la verifica del non contrasto deve essere effettuata secondo quanto previsto dalla Linee Guida;
e- il Comune entro un anno dall’approvazione delle Linee Guida deve conformare le procedure e i contenuti del P.R.G alle Linee Guida per le parti di esso di cui non potrà attestarsi la coerenza con i criteri di definizione del non contrasto previsti dalle medesime Linee Guida;
f- i Permessi di Costruire, i Piani Attuativi e gli atti di programmazione negoziata restano validi fino alla scadenza naturale prevista per legge o dagli atti convenzionali;
g- Sono ammesse solo varianti urbanistiche per la realizzazione di opere pubbliche e/o di interesse pubblico.
Come si vede si tratta di una norma di salvaguardia di non facile applicazione e peraltro ingiustificatamente iniqua in un punto sostanziale laddove provoca la decadenza delle previsioni urbanistiche nelle zone che non siano zonizzate A e B o ricadenti nei Piani di Lottizzazione approvati all’interno delle Zone Omogenee del P.R.G. comunque denominate.
Tale definizione che ha modificato quella previgente non tiene conto che all’interno di un P.R.G come quello di Catanzaro sono presenti anche zone di completamento delle Aree produttive come per esempio le D1 o aree di completamento delle zone F laddove le previsioni del P.R.G ammettono l’intervento diretto in quanto ritenute in fatto ed in diritto aree dotate di tutte le opere di urbanizzazione primarie.
Effetti giuridici ed urbanistici sul P.R.G. vigente
Lo stesso vale per tutte quelle previsioni del P.R.G accolte anche a seguito delle “ osservazioni ” laddove è ammesso per espressa previsione normativa l’intervento diretto. Si tratta evidentemente di una norma volutamente modificata per causare la decadenza dei P.R.G anche laddove ciò era ed è inutile ai fini dell’applicazione delle previsioni dei contenuti delle Linee Guida della Pianificazione Regionale.
E’ importante inoltre chiarire il concetto di “ Non Contrasto” con le Linee Guida che il Comune è chiamato a valutare per definire quelle parti del P.R.G obbligatoriamente sottoposte ad adeguamento in sede di redazione del Piano Strutturale Comunale.
Intanto va chiarito che tale disposizione normativa riportata nelle Linee Guida si è resa necessaria in considerazione del mero carattere metodologico delle Linee Guida che com’è noto hanno uno scarso carattere prescrittivo non essendo presenti in esse né previsioni relative a scelte sui principali indicatori territoriali né previsioni prescrittive di tipo normativo.
In sostanza se non si fossero individuati dei punti sostanziali a cui rivolgere la verifica di coerenza sarebbe stato veramente impossibile stabilire coerenze e non coerenze del P.R.G vigente con un strumento urbanistico anomalo come Le Linee Guida della Pianificazione regionale che ha inconcepibilmente la pretesa di costituire l’antefatto, quale strumento di Pianificazione, del Quadro Territoriale Regionale ( Q.T.R. ).
In riferimento quindi a quanto previsto dal comma 2 dell’art. 65 della L.R. 19/02 la definizione di “ NON CONTRASTO “ delle previsioni del Piano Regolatore Generale nelle aree esterne a quelle aventi destinazione A e B e delle zone C individuate dai medesimi strumenti per le quali siano stati approvati Piani di Lottizzazione è riferita ai seguenti criteri:
a- rispetto della tutela e della vincolistica esistente per legge in materia di tutela dei beni paesaggistici e culturali: devono essere esplicitati e rispettati tutti i vincoli, paesaggistici e territoriali previsti dalla normativa vigente;
b- compatibilità ambientale: nel senso che tutte le previsioni dello strumento urbanistico vigente devono rispettare la normativa vigente in materia di compatibilità ambientale;
c- sicurezza idrogeologica e protezione civile: nel senso che devono essere rispettati i criteri di trattamento del quadro idro-geologico e di protezione civile e difesa del suolo, secondo le leggi vigenti il contenuto delle presenti Linee Guida e la strumentazione sovraordinata.
d- Rispetto degli standard di cui al D.M. 1444/68 nella misura prevista superiore al minino di 18 mq ad abitante ovvero nella misura maggiore indicata dalle leggi regionali che regolano la materia.
E’evidente l’importanza che ha assunto la verifica di “ Non Contrasto ” del P.R.G vigente con i sopraindicati criteri già deliberata dal Consiglio Comunale ed ancora in attesa di approvazione definitiva da parte della Regione Calabria.
L’approvazione definitiva della Delibera di “ Non Contrasto” determinerà la sopravvivenza giuridica del P.R.G. vigente fatto salvo, allo stato attuale, l’obbligo di salvaguardia delle previsioni del P.T.C.P. della Provincia di Catanzaro che è stato di recente adottato;
Problematiche relative al passaggio dal P.R.G al P.S.C.
Il Piano Regolatore Generale vigente, approvato dai Commissari ad Acta della Regione Calabria, ha mostrato sin da subito nella sua fase gestionale i limiti politici, tecnici e di coerenza col diritto urbanistico vigente che portarono il Consiglio Comunale di allora ad esprimere parere contrario alla sua approvazione. Infatti si possono così riassumere i principali elementi di valutazione negativa:
-non coerenza con le linee guida programmatiche indicate dal Consiglio comunale per la redazione del P.R.G. che ha avuto come conseguenza immediata sotto il profilo politico di caratterizzare il Piano Regolatore Generale oggi vigente non come il Piano voluto dalla Città attraverso la sua massima espressione di rappresentanza politica qual è il Consiglio Comunale ma al contrario il Piano dei Commissari ad Acta nominati dalla Regione Calabria;
-sovradimensionamento delle previsioni edificatorie in special modo per le aree produttive e direzionali ma anche per il residenziale con gravi ricadute sul mercato edilizio, fondiario e sul regime fiscale. Il predetto sovradimensionamento rappresenta oggi uno dei problemi più gravi ed urgenti da affrontare in quanto a fronte di posizioni giuridiche qualificate dei proprietari fondiari scaturenti dal regime giuridico dei suoli determinato dal P.R.G. vigente si contrappone la necessità di rendere coerenti tali previsioni con il principio della ecosostenibilità che si richiama alle direttive europee in materia di politiche territoriali. Tale criterio rappresenta anche il principale parametro di verifica in termini di coerenza con le Linee Guida della Pianificazione Regionale e dei contenuti del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale cui dovrà essere sottoposto il P.R.G. nella sua obbligatoria trasformazione in Piano Strutturale Comunale ( P.S.C.);
-scarsa coerenza col diritto urbanistico vigente laddove vengono previste Zone Territoriali Omogenee aggiuntive e diverse nei contenuti di quelle previste dal D.M. 1444/68. Anche questo punto rappresenta una delle anomalie più gravi in termini di diritto urbanistico attesa la circostanza che le linee Guida della Pianificazione regionale, il P.T.C.P. e la stessa Legge Urbanistica Regionale prevedono che in attesa della individuazione degli “ Standard di Qualità” quelli previsti dal D.M. 1444/68 devono ritenersi prescrittivi e quindi immodificabili. In tal senso quindi dovrà muoversi la verifica di coerenza per la redazione del P.S.C.
-perequazione urbanistica prevista in particolare per alcune zone del P.R.G., che, di fatto, pur essendo in linea con una moderna concezione urbanistica per come le stesse Linee Guida prevedono, risulta solo enunciata e non sostenuta da criteri e metodi oggettivamente e giuridicamente misurabili in termini operativi e gestionali;
Il Passaggio dal P.R.G al P.S.C in realtà non è poi così facile.
Si tratta in realtà di un procedimento molto complesso in cui bisognerà coniugare le esigenze di politica urbanistica dell’amministrazione con la validità giuridica delle previsioni del P.R.G vigente che ha già determinato in maniera consolidata il conseguente regime giuridico d’uso dei suoli.
Le previsioni del P.R.G. vigente possono infatti legittimamente essere modificate in conseguenza di esigenze puntuali di interesse pubblico e di coerenza alle previsioni delle Linee Guida e del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale;
Nel caso del P.R.G di Catanzaro bisognerà eseguire attentamente, in relazione agli obiettivi di politica urbanistica indicati dall’ Amministrazione, le relative verifiche di coerenza.
In sostanza si tratta,di “ filtrare il P.R.G vigente” attraverso i contenuti prescrittivi delle Linee Guida e i quattro punti con cui si determina la “verifica di coerenza.