Si è conclusa con successo a Catanzaro la terza tappa delle celebrazioni ufficiali per il Ventennale dal vile assassinio per mano mafiosa del sostituto procuratore generale della Suprema Corte di Cassazione Antonino Scopelliti (Campo Calabro, 20/01/1935 -09/08/1991), il cui delitto non conosce ancora colpevoli. Ad aprire la manifestazione è stata la coordinatrice catanzarese di ‘Ammazzateci Tutti’, Rosaria Altilia, che ha poi passato il timone per la conduzione dell’evento ad Aldo Pecora, giornalista e Presidente del movimento ‘Ammazzateci Tutti’ nonché autore del libro-inchiesta sul delitto Scopelliti “Primo sangue”. Vasta e variegata la platea che ha gremito l’Auditorium Casalinuovo: sono stati oltre cinquecento, infatti, gli studenti delle scuole medie e superiori della città capoluogo.
All’evento, intitolato ‘Antonino Scopelliti, il giudice non è più solo’, sono intervenuti il Presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Scopelliti, il Sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, il Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria, Francesco Mercurio, e la figlia del compianto magistrato nonché Presidente della Fondazione Scopelliti, Rosanna Scopelliti.
Presenti in sala anche tutte le forze armate al completo: dal Comandande Legione Carabinieri della Calabria, Gen. Adelmo Lusi, al Comandante regionale della Guardia di Finanza, Gen. Michele Calandro, al Direttore regionale dei Vigili del Fuoco, dott. Claudio De Angelis, al Questore di Catanzaro, dott. Vincenzo Roca.
“Uno dei modi più efficaci per dare un senso al sacrificio del giudice Scopelliti e di tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata – ha affermato Aldo Pecora, rivolgendosi agli studenti – è entrare nell’ordine di idee che la divisa, la toga, la politica sana, lo Stato insomma, non sono un ostacolo ma un qualcosa di ‘utile’ a tutti, perché è questo il primo passo per concorrere alla costruzione di una comunità consapevole”.
Ed a proposito di dialogo tra i giovani e le istituzioni, il direttore dell’Ufficio Scolastico regionale della Calabria, Francesco Mercurio, delineando “le azioni che la scuola calabrese ha svolto e che svolge costantemente”, ha proposto alla Fondazione Scopelliti la stipula di un protocollo d’intesa per l’avvio di un percorso congiunto volto a far conoscere l’esempio di Antonino Scopelliti in tutte le scuole di ogni ordine e grado della Calabria.
Per il Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, “iniziative come questa sono importantissime, perchè in una terra come la nostra non è facile dare ai giovani la possibilità di riconoscersi in un orizzonte ideale a cui tutti i calabresi possono e devono richiamarsi”. “E voglio ringraziare pubblicamente – ha rilanciato Scopelliti – Aldo Pecora, Rosanna Scopelliti e tutti i ragazzi di ‘Ammazzateci Tutti’, che sono ormai il ‘braccio operativo’ delle istituzioni, perchè hanno il merito – ha concluso il Governatore – di essere riusciti, nel nome e con l’esempio di Antonino Scopelliti, a divenire complementari al lavoro di chi vuole affermare la presenza dello Stato in Calabria”.
Commosso il ricordo del magistrato calabrese da parte del Primo cittadino catanzarese, Rosario Olivo, il quale ha ricordato di aver accompagnato personalmente, nella veste di Presidente della Regione, l’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga ai funerali del giudice Scopelliti, “in un clima – ha sottolineato Olivo – drammatico per tutta la regione e per tutta l’Italia, anche se purtroppo noi calabresi abbiamo con troppa facilità dimenticato che il nostro Falcone, il nostro Borsellino, lo abbiamo avuto, ed era Nino Scopelliti”.
I lavori si sono conclusi con l’intervento di Rosanna Scopelliti, che ha detto ai giovani catanzaresi: “il percorso di memoria che cerco di portare avandi unitamente alla ricerca della verità sul delitto hanno bisogno anche delle vostre gambe e delle vostre braccia”. “Abbiamo una montagna da scalare, ma insieme possiamo farcela”.
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