Ci deve essere un virus che contagia chiunque abbia a che fare con la vicenda FC. Prima o poi la richiesta che tutti coloro che hanno avuto a che fare con tale disgraziata società avanzano è quella di potere avere a disposizione moneta sonante. Naturalmente di altri.
Dai primi tempi di Pittelli fino alle continue mani tese di Aiello e poi Santaguida, nessuno si è sottratto a tale incombenza. E non l’ha fatto neanche (naturalmente questa volta almeno a ragione veduta) il curatore fallimentare designato nella sentenza di fallimento dello scorso febbraio. Il professor Giulio Nardo, accompagnato dal dirigente dell’Fc designato per l’esercizio provvisorio Nicola Canino, ha infatti indetto una conferenza stampa finalizzata proprio ad una nuova e solo un po’ meglio circostanziata richiesta di denaro fresco ai tifosi.
“In cassa non c’è un Euro – ha esordito Nardo nel suo incontro con la stampa – e per proseguire nell’esercizio provvisorio concesso dal Tribunale nella sua sentenza è necessario che tutti i tifosi, anche quelli che ci stanno mettendo la faccia (chiara citazione dell’iniziativa di Puntonet…) mettano una mano sul portafogli. Stiamo predisponendo un conto corrente bancario nel quale tutti potranno dare il loro contributo, anche minimo. Mi auguro così di avere le disponibilità necessarie per finire il campionato e magari rendere maggiormente appetibile il titolo sportivo che credo possa essere, sulla base delle notizie che arrivano dalla Federazione, ancora di Seconda Divisione visto che non sono stati bloccati i ripescaggi”.
Alla considerazione che non più tardi di un mese addietro già analoga richiesta era rimasta inevasa, Nardo non si scompone: “Sono cambiati i presupposti. Ora sarò solo io a gestire tale risorse. Non ho avuto alcun contatto con i vecchi soci e per questo, anche per rimarcare una sostanziale differenza, ho chiesto appunto al giudice delegato l’apertura di un nuovo conto corrente bancario”.
Nardo, che confida di avere chiesto anche l’aiuto di Massimo Mauro ricevendone in cambio una pronta disponibilità ancora però tutta da sostanziare, rivela quello che potrebbe essere il corrispettivo per i tifosi: “Il mio obiettivo è quello di consentire l’apertura del Ceravolo per le prossime gare magari anche facendo intervenire le scolaresche cittadine per ricreare un minimo di entusiasmo che so essere particolarmente carente”.
Il curatore nel primo pomeriggio si è recato al Ceravolo ed ha incontrato personale e tesserati. Da tutti ricavandone la volontà di proseguire, pur tra le mille difficoltà che stanno travagliando la stagione, nell’attività agonistica e lavorativa.
Quel che ancora Nardo non ha potuto fare è invece prendere visione dei libri contabili: “Solo oggi ho preso in mano la questione dell’Fc. Al momento non sono in grado di stabilire quale prezzo potrà avere il titolo sportivo ed anche per questo nei prossimi giorni mi recherò in Lega per capire meglio le procedure per la vendita di tale titolo a cui conterei di abbinare anche la vendita del marchio Us”.
Nardo, che non esclude la possibilità di fare nominare un perito che lo assista nella determinazione del valore del titolo e quindi nella sua messa in vendita – che spera comunque di realizzare in tempi brevi – infine spiega la questione del fallimento Us di cui ha eguale curatela: “Il fallimento dell’Us è dovuto ad una massa debitoria decisamente diversa. Lì ci sono debiti per oltre dieci milioni di Euro. Finora nessuno ha richiesto il concordato fallimentare ma per azionarlo la somma da impiegare non dovrebbe essere inferiore a 2,5 – 3 milioni”.
Nardo non lo dice ma l’impressione è che se c’è davvero qualcuno che immagina un ritorno in bonis della vecchia società, forse farebbe meglio a rivolgere altrove le proprie mire…