IL CORDOGLIO DEL SINDACO PER LA SCOMPARSA DELL’EX PROCURATORE MARIANO LOMBARDI , “MEMORABILE IMPEGNO IN CELEBRI PROCESSI E NELLA LOTTA ALLA MAFIA”
Il sindaco Rosario Olivo, appresa la luttuosa notizia della scomparsa del dr. Mariano Lombardi, ha espresso il più sentito cordoglio alla moglie, ai figli, ai familiari tutti. Il sindaco ha ricordato “le tappe prestigiose nella magistratura inquirente, percorse dal dr. Lombardi come Pubblico ministero in memorabili processi, di grande rilievo nazionale, quali quello per la strage di piazza Fontana ed altri ancora che hanno suscitato l’attenzione di vasti settori dell’opinione pubblica nazionale”.
Olivo ha ricordato di avere seguito come giovane giornalista “quelle straordinarie vicende giudiziarie che hanno visto come principale protagonista il valoroso magistrato, presidente Pietro Scuteri”.
Il sindaco ha poi ricordato la lunga permanenza di Lombardi a capo della Procura della Repubblica di Catanzaro, “ruolo svolto sempre con equilibrio, competenza e disponibilità al confronto positivo con le altre istituzioni, nell’interesse comune dell’affermazione della giustizia e della crescita della società”.
Il sindaco non ha mancato di ricordare le importanti inchieste antimafia condotte dal dottor Lombardi che hanno permesso di infliggere duri colpi alla criminalità organizzata.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PASSAFARO INCONTRA DELEGAZIONE SINDACALE AMC/ DOMANI RIUNIONE PER CERCARE SOLUZIONI CHE SALVINO L’AZIENDA
Il presidente del Consiglio Comunale Francesco Passafaro ha ricevuto, questa mattina, una delegazione dei sindacati dei lavoratori Amc per discutere della grave situazione economico-finanziaria che sta attraversando la società compartecipata dal Comune. All’incontro sono intervenuti anche i consiglieri Bernardo Cirillo, Giulio Elia, Giuliano Renda,Vincenzo Febbe e Benedetto Cassala. Al termine della discussione, il presidente Passafaro, accogliendo le richieste emerse dal confronto, si è fatto promotore, per domani pomeriggio e prima della riunione del Consiglio comunale posticipata alle 16,30, di un incontro operativo con le cinque sigle sindacali presenti al tavolo (Ugl, Cisal-Faisa, Cgil, Cisl e Uil), il direttore generale e il presedente dell’Amc, il direttore operativo del Comune e gli assessori alla Mobilità e al Bilancio. “L’obiettivo – ha spiegato Passafaro – è quello di trovare le soluzioni più adeguate per affrontare la crisi che sta vivendo la società di trasporto pubblico. La quale – ha aggiunto – svolge un servizio sociale insostituibile nella nostra città e per questo è necessario mettere sul campo ogni forzo possibile per evitarne il fallimento”. La riunione si aperta con l’intervento del rappresentante sindacale della Uil, Franco Scarpino, il quale ha ringraziato per la sensibilità mostrata da Passafaro nell’aver subito accettato la richiesta di incontro, sottolineando che, a suo avviso, “l’Amc paga un debito politico, ossia quello di un bilancio gravato da giuste e opportune assunzioni alle quali però non è seguito l’adeguamento del contratto d’esercizio, carente di circa 800mila euro rispetto ai servizi richiesti dal Comune e che l’azienda offre”.
Nel dettaglio dei debiti che gravano sulla società è entrato Salvatore Mazza dell’Ugl: “Un milione e 400mila euro nei confronti della banca, due milioni verso i fornitori: di questo passo è ovvio che ci avviamo verso il fallimento”. E per avvalorare la tesi, Dario Passafaro (Cgil) ha ricordato che il debito dell’azienda ammonta in realtà a circa 6 milioni, “se si considera che il Tfr dei dipendenti (circa 3milioni) non è stato accantonato ma utilizzato per altri investimenti”.
Anche Giovanni Iatì della Cisl ha sottolineato l’inadeguatezza del contratto d’esercizio: “I costi standard per chilometro – ha spiegato – sono di 2 euro e 62 centesimi, mentre il Comune li paga a 80 centesimi. In pratica, invece di erogare un milione e duecentomila euro, versa appena 400mila euro e ciò costituisce un danno notevole per le casse dell’Amc”. Iatì ha evidenziato che la situazione necessita di interventi rapidi perché “i circa 200 dipendenti vivono ormai da mesi una preoccupante precarietà”.
Per la Cisl ha preso la parola anche Antonio Procopio, il quale ha sottolineato la straordinaria produttività dei dipendenti Amc: “Siamo sui 22mila chilometri ad operatore, mentre la media nazionale si attesta sui 18-20/mila”. Lo stesso ha sollevato il problema delle autolinee extraurbane che tolgono utenza all’azienda. Raffaele Battaglia (Cisal-Faisa), dopo aver ricordato che l’Amc ha fatto la storia della città, si è augurato “che l’Amministrazione comunale, come socio unico, decida presto se rilanciarla o farla morire”. A tal proposito, il consigliere Cirillo ha affermato che domani “in Consiglio comunale si adotterà una delibera per mantenere in vita le partecipate” e che “si sta ragionando con l’assessore al Bilancio sulla possibilità di stipulare un contratto di servizio che raggiunga almeno la cifra di un milione di euro, reperendo la somma dall’avanzo di amministrazione. Tuttavia, per ricostruire l’azienda – ha concluso – occorre investire su qualcuno che abbia delle grandi capacità manageriali”.
Giulio Elia ha chiesto “che tutti, anche le componenti sindacali, facciano autocritica per lo stato in cui versa l’azienda”, ricordando che già nel 2008 aveva chiesto l’azzeramento del Cda e sostenendo che per reggere le sorti dell’Amc serve un amministratore unico capace.
Secondo Benedetto Cassala “un piano industriale serio si può adottare se c’è un adeguato piano economico” mentre il problema della concorrenza delle autolinee private è risolvibile se c’è la volontà politica”. Giuliano Renda si è detto convinto dell’utilità di coinvolgere l’assessore al Bilancio e il direttore operativo “per vedere che vie percorrere, trovando una soluzione che non guardi soltanto all’immediato ma che getti le basi per un futuro solido”. Sulla stessa lunghezza d’onda Vincenzo Febbe che ha sottolineato l’esigenza che all’incontro di domani partecipi anche la dirigenza dell’Amc.
Richiesta accolta dal presidente Passafaro che ha convocato tutte le parti per le ore 16.