L’Fc Catanzaro è fallita.
Fallisce la società che fu di Giancarlo Pittelli (era questo il piano quinquennale di cui parlava?), la società del tifosissimo Pasquale Bove, dell’imprescindibile Soluri, dell’accorto Aiello, dei soci minoritari (e amorevoli padri) Catalano e Santaguida, della buffa e dannosa “Tribuna Gianna“. Fallisce, si spera per sempre – ma per questo non c’era neanche bisogno di una sentenza – un’idea di fare calcio che col calcio c’entra poco e niente.
Il Tribunale ha nominato curatore il professore Giulio Nardo, docente di diritto fallimentare presso l’ Unical che già riveste lo stesso incarico per la vecchia Uesse, fallita dopo quasi otto decenni ai tempi di Massimo Poggi e Claudio Parente.
Alla società più scapestrata della storia del calcio europeo viene comunque concesso l’esercizio provvisorio: unica possibilità per evitare la radiazione e salvare così il titolo sportivo.