«Prima o poi doveva succedere. Dall’incontro multietnico che ha generato l’Orchestra di Piazza Vittorio questa volta è scappato il capolavoro. Il Flauto Magico è un progetto che farà il giro del mondo e di cui si parlerà a lungo». Questo giudizio di Gino Castaldo, critico musicale tra i più apprezzati in Italia, rende bene l’idea dello spettacolo che domani, mercoledì 23 febbraio, sarà ospitato dal teatro Politeama di Catanzaro (unica rappresentazione, esclusiva per la Calabria).
La multi etnicità sarà indiscussa protagonista dell’evento. Un tema, quello della tolleranza e della rispettosa convivenza tra i popoli, che proprio in questi giorni è di scottante attualità.
Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio è un divertente e fiabesco prodigio in cui la musica mozartiana si trasforma, con sorprendente naturalezza, in reggae, jazz, intrecci ritmici africani e orientali, mentre gli archi arieggiano la partitura originale.
Concepita come una favola tramandata in forma orale e giunta fino a noi attraverso le culture di appartenenza dei vari musicisti, l’Orchestra è riuscita a trasformare Il Flauto Magico in un’esperienza musicale stupefacente e ricca di emozioni.
La leggerezza e l’allegria di questa rivisitazione, tanto libera quanto inaspettatamente fedele all’originale, è un inno carico di amore e di gioia di vivere.
L’orchestra di piazza Vittorio rappresenta, da tempo, un fenomeno nel panorama artistico italiano e internazionale.
L’orchestra nasce da un’idea di Mario Tronco, componente della Piccola Orchestra Avion Travel, e del documentarista Agostino Ferrente. Tronco e Ferrente trovano nell’Esquilino, quartiere di Roma multietnico per eccellenza, che ha il suo centro a piazza Vittorio, una grande ricchezza di suoni e musicisti provenienti dai quattro angoli del mondo. Sorge così il progetto di riunire alcuni di questi musicisti in un gruppo, o meglio un’orchestra che riesca a fondere i suoni caratteristici di ognuno. Agostino Ferrente realizza nel 2006 il documentario L’orchestra di piazza Vittorio, che racconta la storia di questa inconsueta formazione musicale, vincitore di numerosi premi tra cui il Nastro d’Argento e il Globo d’Oro come migliore documentario. L’Orchestra di piazza Vittorio vanta circa trecento concerti realizzati nei cinque continenti, e tre album, il primo dei quali ha ottenuto il “German Record Critics’ Award” 2005 per la sezione Wordlmusic.