Strage ciclisti, investitore scrive lettera ai familiari delle vittime

Chafik El Katani, il marocchino di 21 anni, che il 5 dicembre 2010 travolse ed uccise a bordo di un’auto sette ciclisti sulla statale 107, ferendone altri tre, a Lamezia Terme, ha scritto

una lettera ai familiari delle vittime. Nella lettera, inviata a New Mediaset, l’agenzia delle reti Mediaset, che ne ha diffuso il testo, il giovane parla di ”tragica fatalita”. ”In questi giorni di festa in cui si sente il bisogno dell’affetto e della vicinanza dei proprio cari – scrive – il mio pensiero e’ rivolto alle famiglie che a causa di una tragica fatalita’ sono state all’improvviso private dei propri figli, mariti e padri”. Chafik El Katani, che viveva con la famiglia a Gizzeria (Catanzaro) dove risiede una folta comunita’ di marocchini dediti al commercio ambulante, e’ risultato positivo al test sugli stupefacenti anche se lui ha negato di aver assunto droga quella mattina. ”Anche la mia vita e quella della mia famiglia – scrive il giovane – si sono fermate a quella domenica e sono rimaste sospese dinanzi all’immenso dolore che senza volere ho cagionato Anche se chiedessi e ottenessi il vostro perdono, sento di non potermi mai piu’ liberare di quel tremendo ricordo”. L’avvocato di El Katani annuncia ricorso al tribunale del Riesame per la scarcerazione del ragazzo. Quando vennero celebrati i funerali dei sette ciclisti morti la Questura di Catanzaro sconsiglio’ alla comunita’ marocchina di partecipare ai funerali mentre tutta Lamezia si stringeva attorno alle famiglie dei ciclisti. Chafik, nella lettera, augura ai familiari delle vittime ”la forza per andare avanti e guardare al futuro. Quella stessa forza che io sento di non possedere piu”’. (ANSA).

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento