Per il grande pubblico è sempre l’affascinante Bond- girl di “Casino Royale”, il film del 2006 che segnò l’esordio di Daniel Craig nel ruolo dell’agente segreto più famoso del mondo.
Eppure Caterina Murino, che il 6 e il 7 gennaio prossimo porterà in scena al Politeama lo spettacolo “Dona Flor e i suoi due mariti”, è un’attrice completa che si è guadagnata la sua notorietà con una dura gavetta in teatro.
Nel film diretto da Martin Campbell, la Murino interpretava la bellissima Solange, moglie del criminale Dimitrios.
Nata a Cagliari nel 1977 Caterina Murino ha iniziato la sua carriera a Milano come modella e si è poi trasferita a Roma per studiare recitazione nella Scuola di Cinema e Teatro di Francesca De Sapio.
Il primo debutto teatrale è del 2001 con la pièce di Agatha Christie “Dieci piccoli indiani”, a cui fanno seguito altri lavori teatrali tratti da grandi classici come Pirandello, Shakespeare, Tennessee Williams.
Il debutto cinematografico arriva invece nel 2001 con il film di produzione internazionale “Nowhere” diretto dal famoso scrittore cileno Luis Sepúlveda, con H. Keitel e A. Molina, presentato al Festival di Cannes lo stesso anno. Ma è la Francia a dare la grande opportunità a Caterina che nel 2003 gira la commedia francese “L’enquete corse” protagonista assieme a Jean Reno e Christian Clavier. Il film, diretto da Alain Berberian, è un grande successo ed apre le porte del cinema d’oltralpe all’attrice sarda. Seguono infatti film importanti come “L’amour aux trousses” di Philippe De Chauveron (2004) e il campione di incassi – nonché cult movie in Francia – “Les bronzes 3, amis pour la vie”di Patrice Leconte nel 2005. Per Caterina inizia una grande notorietà.
Ma il 2006 è l’anno decisivo. Sul set del film di Claver Salizzato Caterina riceve la notizia di essere stata scelta per interpretare Solange, la bond-girl nell’ultima saga del famoso agente segreto 007, CASINO ROYALE. Il film, interpretato da Daniel Craig e diretto da Martin Campbell fa il giro del mondo.
Finita la lunghissima promozione del film, si rimette subito al lavoro per il grande schermo e gira nello stesso anno: “Non pensarci” di Gianni Zanasi (Italia, 2007); la commedia tutta british “St. Trinian’s” , regia di Oliver Parker con Rupert Everett, Colin Firth ed Emily Watson (Gran Bretagna, 2007); “The Garden Eden” , tratto dall’omonimo romanzo di E. Hamingway, regia di John Irvin, con Mena Suvari e Jack Huston, Carmen Maura (Gran Bretagna-USA, 2007) presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, 2008; “Made in Italy”, regia di Stéphane Giusti con Gilbert Melki, Amira Casar, Francoise Fabian (Francia, 2007) e infine “Le grand alibi”, regia di Pascal Bonitzer tratto dal romanzo di Agatha Christie “Poirot e la salma”, con Kristin Scott Thomas, Lambert Wilson, Nicole Garcia, Pierre Arditi (Francia, 2007).
Nel 2008 Caterina ha lavorato in Canada nel film TV americano XIII (ispirato al noto fumetto belga “XIII”) per la regia di Duane Clark, con Van Kilmer e Stephen Dorff. A seguire ha interpretato il ruolo della protagonista nel film del regista italiano Pappi Corsicato “Il seme della discordia” in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2008 per volare poi in Argentina per girare uno degli episodi della celebre collana televisiva prodotta dalla FOX “Donne assassine”, diretta dal regista Francesco Patierno.
Caterina Murino recita e si doppia in quattro lingue. La sua carriera, fin dall’inizio, ha preso un indirizzo internazionale.
Oggi, abbandonati i panni del Bond-girl, Caterina Murino si confronta con l’ironica vena lirica di Dona Flor e i suoi due mariti, tratto dal romanzo di Jorge Amado con l’adattamento e la regia di Emanuela Giordano. Inutile dire che l’attesa del pubblico per Politeama è tutto per lei.