“Carissimi concittadini, il clima di incertezza e preoccupazione che aleggia sul nostro Paese e sulla nostra regione non mi impedisce di rivolgere a voi tutti, alle vostre famiglie, gli auguri più sinceri e affettuosi per il nuovo anno, trasmettendovi un messaggio di fiducia.
L’anno appena trascorso ha lasciato in tutte le famiglie i segni di una crisi che ha coinvolto il mondo intero e non solo l’Italia e la nostra comunità.
L’augurio che mi sento di rivolgere ai miei concittadini è quello di continuare ad alimentare la speranza di un nuovo anno che segni l’inizio di una vera ripresa sul piano economico e sociale.
Il mio pensiero va, innanzitutto, alle tante persone che trascorreranno il Capodanno senza gioia: le persone sole, malate, colpite da gravi eventi familiari o afflitte dai tanti problemi che attraversano la nostra società, come la povertà, la disoccupazione e il disagio giovanile.
Un augurio dal profondo del cuore lo rivolgo ai dipendenti di Villa Betania, la benemerita struttura socio-assistenziale, fiore all’occhiello della città, che rischia seriamente la sopravvivenza.
Alle famiglie colpite dalla frana di Janò e che ancora non sono riuscite a rientrare nelle loro abitazioni l’augurio sincero che presto possano tornare alla normalità, confermando loro che il Comune farà di tutto – come peraltro ha fatto in questi dieci mesi – per fronteggiare un’emergenza frutto non solo delle calamità naturali, ma anche e soprattutto dell’incuria e della superficialità degli uomini.
Un pensiero commosso va alle famiglie dei sette ciclisti di Lamezia Terme che hanno perso la vita in un incidente della strada assurdo e crudele.
Infine, il ricordo più dolce e intenso per il caro Tonino Tassoni, vicesindaco della città, che manca molto alla sua famiglia, all’Amministrazione comunale e alla nostra collettività.
Desidero rivolgere un sincero ringraziamento a tutti coloro che anche in questi giorni di festa sono chiamati a svolgere i loro delicati compiti al servizio della collettività: penso agli operatori della sanità, agli addetti dei servizi pubblici, ai vigili del fuoco, ai volontari che operano nelle strutture sociali, agli operatori dell’informazione.
E, naturalmente, un forte “grazie” alla Chiesa catanzarese che, sotto la guida illuminata dall’Arcivescovo Metropolita Antonio Ciliberti, ha svolto un insostituibile ruolo spirituale e sociale, sempre al fianco dei più deboli.
Naturalmente, non posso dimenticare i tutori dell’ordine pubblico: la Polizia di Stato, i carabinieri, la guardia di finanza, la polizia penitenziaria che con il loro durissimo, e non sempre ripagato lavoro, hanno contribuito nel corso del 2010 a rendere più sicura la nostra città, mettendo a segno importanti operazioni che hanno liberato alcuni quartieri a rischio dal giogo della criminalità.
Un augurio agli immigrati che vivono e lavorano con onestà a Catanzaro, una città caratterizzata da tolleranza, senso dell’accoglienza, rispetto delle altre confessioni religiose.
Ma soprattutto sento di rivolgere gli auguri più belli e sentiti a tutti i catanzaresi, sia quelli che vivono stabilmente nella nostra città, sia quelli – che sono davvero tanti – che pur vivendo in altre città italiane e straniere non hanno mai spezzato il forte legame con le proprie radici.
Anche se il Capodanno è tempo di bilanci, credo sia inopportuno utilizzare questa occasione per tracciare un consuntivo dell’attività che abbiamo svolto nel corso del 2010.
Penso però sia giusto sottolineare che questa Amministrazione,a conclusione di una legislatura difficile e caratterizzata dagli effetti nefasti della crisi economica, possa essere soddisfatta dei tanti risultati ottenuti.
Il lavoro svolto nell’arco temporale agosto 2006- dicembre 2010 ha consentito di raggiungere fondamentali obiettivi : rimettere in moto una macchina comunale praticamente ferma e demotivata (anche grazie alla stabilizzazione di circa 200 precari); arginare le emergenze sul territorio (ambiente, dissesto idro-geologico, stato delle fiumare); arrestare il processo di delegittimazione della Città Capoluogo portato avanti attraverso continue spoliazioni; costruire – attraverso moderni strumenti di programmazione – un nuovo disegno di sviluppo della Città tale da esaltare il suo ruolo di cerniera tra Jonio e Tirreno; dotare la Città di infrastrutture strategiche nei settori dei trasporti, della sosta e della sanità pubblica; affermare il ruolo di Catanzaro quale Città del Sapere e della Cultura, nonché l’immagine di Città Accogliente.
Unica Amministrazione in Italia, il Comune di Catanzaro non ha aumentato di un solo centesimo tributi e tasse, evitando di fare gravare sui cittadini gli effetti devastanti della crisi e dei provvedimenti governativi che hanno messo in ginocchio gli Enti Locali.
Auguro alle forze politiche cittadine, di maggioranza e di opposizione, di ritrovare nel 2011, anno delle elezioni, serenità nel confronto democratico, senza la tentazione di demonizzare l’avversario, soffermandosi esclusivamente sui programmi e sui contenuti, nell’interesse supremo di una città che ha ripreso il suo cammino verso lo sviluppo e la crescita.
D’altronde, il 2011 sarà l’anno delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità ‘Italia, un evento che – come ha sottolineato più volte il Presidente della repubblica Napolitano – dovrà contribuire a saldare la coesione sociale e la solidarietà nel nostro Paese”.
(