TRE A ZERO, nessun tiro in porta: per raccontare la partita della Fermana a Catanzaro bastano questi due dati. Un monologo quello dei calabresi, che hanno travolto i gialloblù sovrastandoli in tutti i reparti.
A voler cercare un’attenuante, ci si può aggrappare al gol subìto a freddo, che ha completamente stravolto i piani tattici di Bortoletto, e all’infortunio al 13′ di Romualdi. Sotto di un gol dopo 2 minuti, per la Fermana è stato tutto più difficile mentre il Catanzaro ha potuto usufruire di spazi larghi. Specie sulle fasce la squadra di Braglia ha fatto la differenza e costruito il successo. Caterino sulla sinistra è stato devastante, sue le iniziative che hanno portato alle prime due reti. Ma anche in mezzo la coppia formata da Ceccobelli (entrato per Romualdi) e Di Deo non è riuscita a contrastare il pacchetto avversario orchestrato da un Alfieri illuminante. Senza la necessaria copertura del centrocampo anche la difesa della Fermana ha sbandato sotto i colpi di Corona (al nono centro in campionato) e Ferrigno. Quest’ultimo con le sue volate è stato un pericolo costante, si è proposto con continuità ed ha finalizzato il gioco sugellando con una doppietta una prova da migliore in campo. Alla vigilia si sapeva che la trasferta calabrese si presentava molto difficile, ma il poco gioco espresso dalla Fermana ha spiazzato anche i più ottimisti. Il tabellino dell’incontro è praticamente tutto di marca giallorossa, con il Catanzaro che sul 3-0 ha rallentato il gioco e risparmiato energie.
LA GARA – La partenza dei padroni di casa è veemente: al 2′ Alfieri appoggia a Caterino, fuga sulla sinistra e cross lungo sul secondo palo per Corona che di testa sblocca il risultato. Non sono passati 120 secondi e la Fermana è giá costretta a inseguire. Passano due minuti e la squadra marchigiana usufruisce di una punizione dal limite: batte Lacrimini ed il suo rasoterra sfiora il palo alla destra di Lafuenti. Sarà questa l’unica conclusione della Fermana dell’intero incontro. Al 13′ Romualdi deve abbandonare il campo, Bortoletto lo sostituisce con Ceccobelli ed il pacchetto centrale inevitabilmente ne risentirà . Il Catanzaro con Toledo e Ferrigno sulle corsie esterne ai lati di Corona è una minaccia costante. Al 19′ il brasiliano sulla destra salta due avversari e mette al centro con Chiodini bravo a bloccare in tuffo. Stessa azione un minuto dopo sull’altra fascia: Caterino va via in dribbling e crossa lungo per Ferrigno che di destro infila in rete. Due a zero, sono passati solo 20 minuti e la partita sembra giá chiusa. Di tempo per recuperare ce ne sarebbe, ma la Fermana non sembra avere la forza per tentare la rimonta. Sino alla fine della prima frazione di gioco c’è solo il Catanzaro: al 29′ Dei, solo davanti a Chiodini, non riesce a controllare un facile pallone. Al 41′ Alfieri dal limite dell’area calcia forte con Chiodini bravo e neutralizzare la minaccia.
Nella ripresa all’8′ Bortoletto manda in campo Mancino per Perra, poi tre minuti dopo Zaminga al posto di Bonetto. I cambi non svegliano la Fermana che continua a subire la costante iniziativa degli avversari. Al 13′ Toledo affonda sulla destra e crossa per Corona che viene anticipato da un soffio da Farina. Al 20′ Corona lanciato sul filo del fuori gioco da Ferrigno si presenta solo davanti al portiere, Chiodini è bravo e salva la sua porta. Il terzo gol arriva lo stesso, al 24′: Corona conquista una palla a centrocampo e lancia lungo Ferrigno che scatta in posizione regolare, si presenta davanti a Chiodini e lo infila con un rasoterra angolato. Partita che non ha più molto da dire, al 28′ Caterino tenta il gol a sensazione su angolo di Alfieri, poi il tecnico di casa fa tre cambi in due minuti ma nell’ultimo quarto d’ora non ci sono ulteriori emozioni.
Resta il tre a zero, e resta una Fermana brutta e travolta, mentre il Catanzaro vola al secondo posto. E qualcuno potrebbe dire: “Non finisce qui…”