Rassegna stampa

Il gol è una specialità del Sud

Corona, De Cesare e Prisciandaro dominano: a salvare l’onore del Nord c’è soltanto Serafini
da Gazzetta dello Sport

9 ª Giornata / La curiosità

Hanno ingaggi alti, ma sembrano soldi ben spesi. E in C2 c’è anche un compaesano di Gattuso
Se lo viene a sapere Umberto Bossi, la serie C rischia grosso. Perché tutti i più grandi attaccanti di questo avvio di stagione sono del Sud. Il gol in serie C insomma è una questione meridionale.
Mica come in serie A, dove alle spalle degli stranieri Adriano e Shevchenko svetta un milanese come Caracciolo (Brescia). E mica come in serie B, dove il capocannoniere è il toscano Spinesi (Bari).

SERIE C1 GIRONE A
  — Questo è l’unico girone nel quale i cannonieri del Sud non emergono. Serafini dell’Arezzo è bresciano e guida a sorpresa il gruppo con 6 reti: alle sue spalle ci sono il reggiano Abbruscato, il laziale Ambrosi e il maceratese Giandomenico, poi altri giocatori del Centro- Nord. Per trovare un attaccante del Sud bisogna scendere a quota 3 reti, dove tra gli altri c’è il casertano Ruopolo (Cittadella).

SERIE C1 GIRONE B

— Il numero uno della C1 è Giorgio Corona, con i suoi 8 gol nel Catanzaro, ultimi due quelli nel derby di domenica contro il Crotone. Corona è di Palermo e, pur avendo 29 anni, è la vera novità del campionato, essendo al debutto dopo una lunga gavetta tra dilettanti e C2. Nonostante abbia sempre segnato a valanga (soltanto in C2 ha fatto 64 gol in 153 partite) e nonostante nel 1997- 98 il Messina l’abbia ingaggiato, Corona non ha mai avuto la giusta opportunità. Il Catanzaro, che l’ha comprato dai siciliani per 300.000 euro (con contratto triennale da 150.000 euro), adesso si affida a lui per essere protagonista; ma anche l’onore dei cannonieri del Sud, per questo girone, è nelle sue mani, visto che i due della Samb che inseguono Corona sono toscani: Scandurra e Zerbini.

SERIE C2 GIRONE A

— Dalla serie A alla C2 nessuno segna come Gioacchino Prisciandaro della Cremonese, che già dopo 7 giornate aveva messo a segno 9 reti e che domenica s’è fermato. In questo girone gli attaccanti meridionali latitano, ma lui spadroneggia. La storia di questo attaccante di 33 anni nato a Brindisi è strana come il suo nome. Giocava nei Dilettanti e faceva il salumiere, poi un giorno del 1992 i figli del compianto Tommaso Maestrelli, procuratori, l’hanno segnalato a Sergio Borgo, allora d.s. della Pistoiese. Il provino non fu un granché, ma Borgo vide nell’allora molto grezzo Prisciandaro le qualità necessarie e così, allenandolo in pratica di persona per insegnargli i trucchi del mestiere, Borgo ha costruito una mostruosa macchina da gol. In carriera Prisciandaro è andato in rete 50 volte tra i professionisti (130 partite) e 126 nei dilettanti. Impressionante la sua ascesa nel Martina: in tre anni (due promozioni e una finale playoff per la B) ha fatto 54 gol. Poi in estate la Cremonese l’ha acquistato versando ai pugliesi quasi 100.000 euro e facendo a lui un contratto biennale da 90.000 euro a stagione: Prisciandaro con la maglia che è stata di Vialli e Chiesa è l’unica nota positiva dei grigiorossi.

SERIE C2 GIRONE B

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Al centro di tutto c’è Brindisi, la città di Prisciandaro, Sardelli e anche di Francioso, che insidia De Cesare
equilibratissimo girone, che in vetta alla classifica vede ben tre squadre appaiate (Cuoiocappiano, Ravenna e Sangiovannese). Sia per quello che riguarda le squadre che gli attaccanti, insomma, la situazione è ancora molto ingarbugliata. E se gli ex milanisti Lantignotti (è di Milano) del Forlì e Schiavon (è di Varese) dell’Imolese sono lombardi, vengono dal Sud altri due elementi primi tra i marcatori con 4 reti. Uno è l’esperto Riccardo Sardelli (Grosseto), che è di Brindisi, l’altro è il giovane Cosimo Sarli (Aglianese), che è calabrese di Corigliano Calabro, il paese di Rino Gattuso.

SERIE C2 GIRONE C

— Il leader di questo girone è Ciro De Cesare, che è di Salerno e che rappresenta un raro esempio di giocatore sceso direttamente dalla serie A (lo scorso anno prima era al Como e poi al Piacenza) alla C2. Il motivo? I soldi sicuramente, visto che la Palmese made in Cina l’ha convinto con un contratto di oltre 150.000 annui per tre stagioni. De Cesare sta ricambiando questo ingaggio con i gol, ma si deve guardare dal cosentino Perna (Giugliano), dal siracusano Scichilone (Cavese), dal napoletano Pignalosa (Giugliano), dal ragusano Rosa (Igea) e soprattutto dal brindisino Francioso (Brindisi). Già, Brindisi, dove sono nati anche i già citati Prisciandaro e Sardelli e dove lo scorso anno giocava Corona: la città pugliese in serie C è la vera capitale del gol.

Nicola Binda

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