Intervistiamo

Catanzaro – Pomezia 0-2

Scritto da Tony Marchese
I figli contestano i padri, in attesa che sia il tribunale ad occuparsi dei conti societari

Il Catanzaro perde anche in casa con il ….  … commette un fallo plateale che l’arbitro non puo’ ignorare assegnando il rigore che viene realizzato al… il raddoppio giunge puntuale nel finale di gara… il Catanzaro finisce in dieci in seguito all’espulsione di…

Riordinate come vi pare le frasi precedenti ed otterrete il resoconto della gara. Da 14 partite ormai è sempre cosi. Oggi si è registrata la settima sconfitta consecutiva. Chi può, per favore li fermi!

Ad inizio gara questo branco di pseudo-calciatori hanno anche avuto il coraggio di inscenare una protesta trascorrendo i primi  50 secondi di gara seduti sul terreno di gioco mentre il Pomezia palleggiava nella propria metà campo. Il motivo? Ufficialmente una protesta nei confronti della Società!. Ma quale società? Quella le cui azioni sono detenute dai loro padri? Quella che è tenuta in vita dall’amministrazione comunale del sindaco Olivo? Quella che se non sarà salvata da qualche personaggio proveniente direttamente dal  mondo dei cartoni animati, finirà, e si spera presto, fallita in un tribunale? E poi per cosa avrebbero protestato? Per aver avuto l’opportunità di calcare un glorioso terreno di gioco indossando una storica maglia del calcio nazionale? O per non aver ricevuto la paghetta dal paparino?

Per quanto visto in campo, se anche fossero rimasti seduti per tutti i novanta minuti il risultato non sarebbe stato molto diverso, il Pomezia visto oggi è comunque una squadra di dilettanti espressione di uno dei più scarsi campionati di C2 che si siano visti negli ultimi vent’anni.

TM

Autore

Tony Marchese

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