Interrogazione urgente con risposta scritta, circa l’affissione abusiva cartelloni pubblicitari (6×3).
PREMESSO che il sottoscritto, da anni, ha sempre segnalato sia in consiglio comunale che sui media di dare completa attuazione alla Delibera di Giunta Comunale n° 82 del 2 marzo 2004 “Approvazione del Piano Generale degli impianti pubblicitari e di pubblica affissione” e a quanto recitano i D.lgs. 30.4.1992, n°285, (codice della strada), il D.P.R. 16 .12. 1992. n°495 (regolamento d’esecuzione del Codice della strada), nonché il D.lgs. del 15.11.1993 n.° 507 e successive modifiche ed integrazioni, con lo scopo di dettare norme di riferimento, relativamente alle caratteristiche ed all’ubicazione dei mezzi pubblicitari e degli impianti di pubblicità e propaganda, su aree pubbliche o d’uso pubblico;
CONSIDERATO che nella giunta attuale e sotto anche la copertura, in buona fede, dei colleghi dell’esecutivo, risiede un amministratore con un palese conflitto d’interessi (Roberto Talarico) in quanto, per la propria attività professionale, pare che detenga considerevoli impianti pubblicitari avendo l’interesse soggettivo a non procedere alla prevista regolamentazione;
VISTA la sua figura di uomo delle Istituzioni, che ha speso una vita per la diffusione della cultura della legalità e della sicurezza
il sottoscritto consigliere comunale ai sensi della normativa vigente e per il solo fine dell’espletamento del mandato elettivo
C H I E D E
– le modalità con le quali codesto Assessorato, intende porre fine all’illegalità imperante nella città in
materia di cartelloni pubblicitari 6×3;
– le scelte attuate della rimozione dei cartelli pubblicitari abusivi solo in alcuni punti della città (centri
commerciali), anziché sull’intero territorio comunale;
– se le aziende investite dalla procedura amministrativa in atto (rimozioni abusive), sono riconducibili
all’Assessore Roberto Talarico;
– quali azioni Ella ha posto in essere, alla luce della denuncia mezzo stampa all’autorità giudiziaria
avviata dal sottoscritto nei mesi scorsi, sia sulla mancata regolamentazione degli impianti che sui mancati introiti, da anni non riscossi dall’Amministrazione per la certezza dell’impunità e che,
comunque, lo scrivente, si riserva di inoltrare formale esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
Sergio Costanzo