Catanzaro non costante nell’arco dei 90 minuti
La formazione iniziale schierata dal tecnico giallorosso ha portato ad un paio di novità significative: Ilie si è posizionato al centro-sinistra della linea mediana, mentre Buso è stato scelto come partner d’attacco di Iemmello. Analizzando il primo tempo, emergono due fattori chiave che hanno influenzato la scialba prestazione dei giallorossi fino alla fine della prima frazione. In primo luogo, la fame e la determinazione dei giocatori del Modena sono state sicuramente superiori a quelle mostrate dai giallorossi. Tuttavia, sarebbe riduttivo attribuire la prestazione a questo solo aspetto.
Il Catanzaro ha mostrato difficoltà, soprattutto sulle corsie laterali. Riguardando la situazione di Quagliata, è chiaro che, considerando la febbre accusata il giorno prima della partita, sarebbe stato preferibile non schierarlo. In alternativa, si sarebbe potuto considerare l’inserimento iniziale di Cassandro, spostando Situm a sinistra. Non possiamo sapere come si sarebbe sviluppata la partita, ma un giocatore in migliore condizione come Cassandro avrebbe potuto giovare alla manovra.
Nei primi quarantacinque minuti, il Modena non ha surclassato il Catanzaro (la rete del vantaggio è arrivata quasi per caso), ma ha sicuramente mostrato maggiore corsa, sfruttando la lentezza della manovra dei giallorossi. Queste difficoltà erano già emerse in precedenti occasioni, come a Cremona, dove Petriccione e Pompetti, pur giocando bene, non erano riusciti a trovare compagni liberi a cui scaricare il pallone in zona offensiva.
Le variazioni nella ripresa
I cambi effettuati all’inizio del secondo tempo, col passaggio al 4-4-2, hanno sicuramente dato più ampiezza alla manovra, in particolare a destra, dove Cassandro e Compagnon hanno fornito soluzioni più fluide rispetto ai primi quarantacinque minuti.
Però lasciare in campo Ilie, spostandolo come esterno nel centrocampo a 4, non ha pagato (anche per l’evidente stanchezza del ragazzo, chiamato alla terza gara in una settimana) e forse sarebbe stato opportuno tenere in campo Situm, mettendolo in quella posizione. Il croato nel primo tempo non aveva giocato male, ma non aveva trovato la sponda di Pompetti, che tendeva sempre ad accentrarsi, quando invece poteva servire scambiare di più sulla fascia.
Purtroppo l’inserimento di Pittarello non ha per nulla inciso sulle sorti della gara: l’attaccante padovano non è praticamente mai riuscito a rendersi pericoloso ed è stato sistematicamente anticipato dai difensori canarini. Seck ha fatto vedere qualcosa, e quando è stato impiegato a sinistra non ha mai trovato il tempo giusto per tirare in porta, rientrando sul destro. Spostato a destra ha piazzato qualche cross in area e, su un paio di essi, Biasci (forse entrato tardi) non è riuscito a trovare la porta.
Due minuti di follia
La meritata rete del pareggio di Iemmello ha generato una situazione che in una sfida come quella di sabato non dovrebbe accadere. Naturalmente il Modena, ferito dal gol subito, ha cercato di riprendere immediatamente il vantaggio, ma è importante non cadere nel tranello delle motivazioni diverse, poiché era naturale che il Modena attaccasse con fervore. Ciò che risulta incomprensibile è perché il Catanzaro, invece di gestire il vantaggio psicologico acquisito, non abbia controllato la partita come sa fare, ovvero con il palleggio e con tutte quelle situazioni utili per spezzare il ritmo di un avversario in cerca di riscatto. Pigliacelli ha addirittura accelerato la ripresa del gioco (cosa che spesso non fa), con Compagnon che, da solo, non è riuscito a controllare e ha perso palla per il pressing modenese: da lì è nato il corner vincente di Palumbo per Gliozzi, che ha insaccato indisturbato.
Nei restanti minuti, il Modena ha fatto ciò che il Catanzaro non è riuscito a fare bene nei due minuti fatali dopo il pareggio: si è sistemato bene in difesa, puntando solo a pericolose ripartenze. Aggiungiamo che i canarini hanno perso tempo quasi indisturbati, con i calciatori che restavano a terra al minimo contatto, e il pallone, con l’ausilio dei raccattapalle, tardava a rientrare in campo (con il nuovo regolamento non ancora applicato, vedi Serie B: nuovo regolamento per raccattapalle e posizionamento dei palloni). Nel frattempo, il Catanzaro non ha trovato il guizzo necessario per portare a casa un punto che sembrava ampiamente alla sua portata.
Redazione 24
Foto US Catanzaro 1929