Non c’è tregua, non c’è trattativa vera o presunta che tenga. Il Giudice supremo, il CAMPO, non aspetta, non perdona, ed inclemente ha sentenziato anche oggi l’ottava sconfitta per il Catanzaro dopo solo 11 partite.
L’umiliazione sarebbe stata ancora più grande se nel primo tempo Moscelli non avesse bissato il gesto tecnico già compiuto in maglia giallorossa in una ormai lontana finale playoff contro l’Acireale, fallendo un calcio di rigore assegnato per un fallo di Di Meglio.
Invece i ragazzi guidati dal subentrante Aloi hanno accarezzato l’idea di portare a casa almeno un pareggio, nonostante lo stesso “disastro” Di Meglio fosse stato espulso per doppia ammonizione ad inizio ripresa lasciando i compagni in dieci. Ma a quattro minuti dal termine con un secondo rigore assegnato su segnalazione del guardalinee Radi ha realizzato la rete che ha fruttato l’intera posta per il Brindisi.
Con questa vittoria il Brindisi si porta a ridosso della zona playoff a pari punti della Vigor Lamezia, il Catanzaro rimane fanalino di coda di tutti i campionati professionistici in attesa che le istituzioni, che detengono il controllo azionario della più blasonata squadra calabrese, mettano fine alle umiliazioni mettendo la società in liquidazione.
TM